Il complesso del Foro della Pace fatto costruire da Vespasiano nell’area compresa tra le pendici della Velia e l’Argileto, subisce considerevoli danni in seguito all’incendio del 192 d.C. All’indomani del suo insediamento, l’imperatore Settimio Severo avvia l’opera di restauro del monumento: alla luce delle recenti campagne di scavo effettuate dalla Soprintendenza Archeologica di Roma nell’area dell’aula di culto, si illustrano le modalità dell’intervento del rifacimento rispetto al progetto originario del monumento flavio. L’analisi si basa in particolare su alcuni aspetti progettuali riguardanti l’apprestamento del cantiere con l’opera di bonifica delle parti distrutte del monumento, come alzati, coperture e rivestimenti; il sistema impiegato per gli interventi di ripristino, dalla ricostruzione delle murature alla posa in opera di nuovi rivestimenti; gli espedienti tecnici impiegati per le modifiche apportate al progetto originario. Inoltre la valutazione della modalità di approvvigionamento dei materiali, in particolar modo dei monumentali fusti monolitici del pronao dell’aula di culto, in un’area centrale fortemente urbanizzata, contribuisce a meglio definire la consistenza dell’intervento del restauro severiano.
Settore meridionale del Foro della Pace. L'impatto del cantiere di restauro severiano. Corrispondenze e differenze rispetto al progetto originario / Fogagnolo, Stefania; Rossi, Federica Michela. - (2010), pp. 93-104. (Intervento presentato al convegno Arqueología de la construcción II. Los procesos constructivos en el mundo romano. Italia y provincias orientales tenutosi a Certosa di Pontignano (SI)).
Settore meridionale del Foro della Pace. L'impatto del cantiere di restauro severiano. Corrispondenze e differenze rispetto al progetto originario
Stefania Fogagnolo
;Federica Michela Rossi
2010
Abstract
Il complesso del Foro della Pace fatto costruire da Vespasiano nell’area compresa tra le pendici della Velia e l’Argileto, subisce considerevoli danni in seguito all’incendio del 192 d.C. All’indomani del suo insediamento, l’imperatore Settimio Severo avvia l’opera di restauro del monumento: alla luce delle recenti campagne di scavo effettuate dalla Soprintendenza Archeologica di Roma nell’area dell’aula di culto, si illustrano le modalità dell’intervento del rifacimento rispetto al progetto originario del monumento flavio. L’analisi si basa in particolare su alcuni aspetti progettuali riguardanti l’apprestamento del cantiere con l’opera di bonifica delle parti distrutte del monumento, come alzati, coperture e rivestimenti; il sistema impiegato per gli interventi di ripristino, dalla ricostruzione delle murature alla posa in opera di nuovi rivestimenti; gli espedienti tecnici impiegati per le modifiche apportate al progetto originario. Inoltre la valutazione della modalità di approvvigionamento dei materiali, in particolar modo dei monumentali fusti monolitici del pronao dell’aula di culto, in un’area centrale fortemente urbanizzata, contribuisce a meglio definire la consistenza dell’intervento del restauro severiano.File | Dimensione | Formato | |
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