L’empatia dello spettatore con il testimone – o con il personaggio attraverso cui la sua storia è rappresentata sullo schermo – è un fenomeno molto ricercato dalle produzioni - nianza o nella vicenda personale la realtà, lo spettatore si aspetta soprattutto di essere - da far diventare vero soltanto ciò che viene raccontato. Seguendo questa dinamica rela- zionale, il «bisogno di verità» sovrasta «l’opacità del linguaggio in quanto tale», superando . Questo corto circuito dell’immaginario coinvolge direttamente il problema della presunzione di attendibilità documentaria delle - sperienza testimoniale che, come abbiamo visto, si trasforma in documento depositato in un archivio, dove va a riempire il «posto vuoto del soggetto»39. Nell’ottica dell’imminente scomparsa dei sopravvissuti, l’apparente veridicità dell’immagine registrata della testimo- nianza va quindi a conferire attendibilità al testimone stesso. Di fronte alla banalizzazione della memoria e agli assalti su più fronti di varie forme di revisionismo e negazionismo, la necessità è quella di ricondurre le testimonianze agli eventi, riallacciando così la memoria alla storia e reinventando, di conseguenza, una «difesa della memoria» che ha bisogno di nuovi strumenti40.
Fonti orali, audiovisive e memoria della Shoah nel web e nel digitale / Garofalo, Damiano. - In: ANNALI DELLA FONDAZIONE UGO LA MALFA. - ISSN 1826-8854. - (2015).
Fonti orali, audiovisive e memoria della Shoah nel web e nel digitale
Damiano Garofalo
2015
Abstract
L’empatia dello spettatore con il testimone – o con il personaggio attraverso cui la sua storia è rappresentata sullo schermo – è un fenomeno molto ricercato dalle produzioni - nianza o nella vicenda personale la realtà, lo spettatore si aspetta soprattutto di essere - da far diventare vero soltanto ciò che viene raccontato. Seguendo questa dinamica rela- zionale, il «bisogno di verità» sovrasta «l’opacità del linguaggio in quanto tale», superando . Questo corto circuito dell’immaginario coinvolge direttamente il problema della presunzione di attendibilità documentaria delle - sperienza testimoniale che, come abbiamo visto, si trasforma in documento depositato in un archivio, dove va a riempire il «posto vuoto del soggetto»39. Nell’ottica dell’imminente scomparsa dei sopravvissuti, l’apparente veridicità dell’immagine registrata della testimo- nianza va quindi a conferire attendibilità al testimone stesso. Di fronte alla banalizzazione della memoria e agli assalti su più fronti di varie forme di revisionismo e negazionismo, la necessità è quella di ricondurre le testimonianze agli eventi, riallacciando così la memoria alla storia e reinventando, di conseguenza, una «difesa della memoria» che ha bisogno di nuovi strumenti40.File | Dimensione | Formato | |
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