Natura e Architettura si pongono costantemente alla nostra riflessione come elementi opposti e complementari: da un lato la prima offre il suo valore di preesistenza; dall’altro la seconda ordina e suggerisce il suo valore di ‘archè’, in quanto ‘principio’. Inoltre la natura permea le città con la sua presenza, a volte esclude a volte include l’architettura, dissolvendo o sottolineando la materia e mostrandone l’ambivalenza. Questo rapporto è notoriamente ricorrente nella nostra urbanistica, ed evidenzia l’aspetto prevalente dato dalla relazione spaziale tra natura/ architettura che troppo spesso sfugge, o viene messo in secondo piano. Basta volgere lo sguardo alle città del nostro paese dove, escluse alcune grandi metropoli, vi sono in prevalenza città medio/piccole. In queste ultime ancora sono evidenti i rapporti primigeni, come quello città/campagna, come forma del paesaggio che rappresenta una relazione biunivoca di delimitazione fisica (dove la natura lambisce e conforma la città); ma anche quello territorio/architettura inteso come produzione dei materiali che compongo gli edifici della città, come la terra del paesaggio senese nelle facciate di mattoni, oppure il tufo che costruisce l’immagine di Pitigliano o di Matera.
Architettare la natura / Iacomoni, A. - In: ARCHITETTURA CITTÀ. - ISSN 1828-8944. - (2010), pp. 86-88.
Architettare la natura
Iacomoni A
2010
Abstract
Natura e Architettura si pongono costantemente alla nostra riflessione come elementi opposti e complementari: da un lato la prima offre il suo valore di preesistenza; dall’altro la seconda ordina e suggerisce il suo valore di ‘archè’, in quanto ‘principio’. Inoltre la natura permea le città con la sua presenza, a volte esclude a volte include l’architettura, dissolvendo o sottolineando la materia e mostrandone l’ambivalenza. Questo rapporto è notoriamente ricorrente nella nostra urbanistica, ed evidenzia l’aspetto prevalente dato dalla relazione spaziale tra natura/ architettura che troppo spesso sfugge, o viene messo in secondo piano. Basta volgere lo sguardo alle città del nostro paese dove, escluse alcune grandi metropoli, vi sono in prevalenza città medio/piccole. In queste ultime ancora sono evidenti i rapporti primigeni, come quello città/campagna, come forma del paesaggio che rappresenta una relazione biunivoca di delimitazione fisica (dove la natura lambisce e conforma la città); ma anche quello territorio/architettura inteso come produzione dei materiali che compongo gli edifici della città, come la terra del paesaggio senese nelle facciate di mattoni, oppure il tufo che costruisce l’immagine di Pitigliano o di Matera.File | Dimensione | Formato | |
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