Il dibattito contemporaneo muta continuamente il ruolo e le forme dello spazio pubblico all’interno della città, sovrapponendo al concetto di proprietà quello di accessibilità. Come da molti riconosciuto questo è forse lo specchio fedele della crisi dei momenti aggregativi reali. Dagli spazi privati ma aperti al pubblico, alla privatizzazione e commercializzazione degli spazi urbani, si è assistito alla trasformazione dell’idea classica di spazio collettivo, distinguendo anche concezioni sull’astrazione di questi luoghi (non-luoghi) o sulla pratica delle politiche sociali (spazi differenziali). È proprio con la società contemporanea che si affermano e si stabilizzano nuovi fenomeni legati a distinzioni sottili tra gli abitanti e fruitori della città, che ne implica anche variazioni morfologiche del “sistema” dello spazio pubblico.
Aperti ma non troppo / Iacomoni, A. - In: ARK NEWS. - ISSN 2038-1182. - (2010).
Aperti ma non troppo
Iacomoni A
2010
Abstract
Il dibattito contemporaneo muta continuamente il ruolo e le forme dello spazio pubblico all’interno della città, sovrapponendo al concetto di proprietà quello di accessibilità. Come da molti riconosciuto questo è forse lo specchio fedele della crisi dei momenti aggregativi reali. Dagli spazi privati ma aperti al pubblico, alla privatizzazione e commercializzazione degli spazi urbani, si è assistito alla trasformazione dell’idea classica di spazio collettivo, distinguendo anche concezioni sull’astrazione di questi luoghi (non-luoghi) o sulla pratica delle politiche sociali (spazi differenziali). È proprio con la società contemporanea che si affermano e si stabilizzano nuovi fenomeni legati a distinzioni sottili tra gli abitanti e fruitori della città, che ne implica anche variazioni morfologiche del “sistema” dello spazio pubblico.File | Dimensione | Formato | |
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