The rapid growth of informal settlements, in Africa, Asia and especially in Latin America, cannot be attributed only to the demographic explosion and global phenomena, but represents the failure of housing, urban, economic and welfare at multiple levels, national and local. In these areas the dichotomy between formal and informal exists translates into a clear separation between the City of the rich and the City of the poor: the former within guarded walls, the latter creeping around them, in the meanders of the fragmented and widespread city. This "denial" of the city is the spatial representation of the policies of fueling fear - for those who are different, for the poor - which develop intolerance and produce social inequality, segregation and a sense of abandonment and marginality which translates into crime, radicalisation, clashes internal and external. The Plan Maestro is inserted in this context for the recovery and integration of a precarious settlement in the city of Zacatecoluca (El Salvador), the "Ramal A", one of the 26 precarious urban settlements, mainly with extreme and high precariousness, identified in the "Map of Urban Poverty and Social Exclusion” of the United Nations Development Programme. The Plan Maestro was born as part of the project "Strengthening the Secretariat of Culture of the Presidency of El Salvador through the valorisation of cultural heritage", carried out by the Roma Tre University with the collaboration of FUNDASAL Salvadorian Foundation for Development and Minimum Living and financed by AICS, the Italian Agency for Development Cooperation. It represents a virtuous experience in the activities of the so-called Third Mission of the University.

La crescita rapida degli insediamenti informali, in Africa, in Asia e soprattutto in America Latina, non è ascrivibile solo all’esplosione demografica e a fenomeni globali, ma rappresenta il fallimento di politiche abitative, urbane, economiche e assistenziali a più livelli, nazionali e locali. In queste aree la dicotomia tra formale e informale si traduce in una netta separazione tra Città dei ricchi e Città dei poveri: le prime dentro mura sorvegliate, le seconde che si insinuano intorno a queste, nei meandri della città frammentata e diffusa. Questa “negazione” della città è la rappresentazione spaziale delle politiche di alimentazione della paura - per il diverso, per il povero - che sviluppano intolleranza e producono diseguaglianza sociale, segregazione e un senso di abbandono e marginalità che si traduce in criminalità, radicalizzazione, scontri interni e esterni. In questo contesto si inserisce il Plan Maestro per il recupero e integrazione di un insediamento precario nella città di Zacatecoluca (El Salvador), il Ramal A, uno dei 26 insediamenti urbani precari, in prevalenza a precarietà estrema e alta, identificati nella “Mapa de Pobreza Urbana y Exclusion Social” del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo. Il Plan Maestro vede la luce nell’ambito del Progetto “Fortalecimiento de la Secretaría de Cultura de la Presidencia de El Salvador a través de la valorización del patrimonio cultural” realizzato dall’Università Roma Tre con la collaborazione di FUNDASAL FundaciónSalvadoreña de Desarrollo y Vivienda Mínima, finanziato dall’AICS Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Rappresenta un’esperienza virtuosa nelle attività della cosiddetta Terza Missione dell’Università.

Pianificare nella Città dei Poveri. L’esperienza del Plan Maestro per il “Ramal A” di Zacatecoluca (El Salvador) | Planning in the city of the poor. The experience of the Plan Maestro for the Ramal A in Zacatecoluca (El Salvador) / Cerasoli, Mario; Amato, Chiara. - In: URBANISTICA. - ISSN 0042-1022. - 162 luglio-dicembre 2018:162(2020), pp. 59-66.

Pianificare nella Città dei Poveri. L’esperienza del Plan Maestro per il “Ramal A” di Zacatecoluca (El Salvador) | Planning in the city of the poor. The experience of the Plan Maestro for the Ramal A in Zacatecoluca (El Salvador)

Mario Cerasoli
;
Chiara Amato
2020

Abstract

The rapid growth of informal settlements, in Africa, Asia and especially in Latin America, cannot be attributed only to the demographic explosion and global phenomena, but represents the failure of housing, urban, economic and welfare at multiple levels, national and local. In these areas the dichotomy between formal and informal exists translates into a clear separation between the City of the rich and the City of the poor: the former within guarded walls, the latter creeping around them, in the meanders of the fragmented and widespread city. This "denial" of the city is the spatial representation of the policies of fueling fear - for those who are different, for the poor - which develop intolerance and produce social inequality, segregation and a sense of abandonment and marginality which translates into crime, radicalisation, clashes internal and external. The Plan Maestro is inserted in this context for the recovery and integration of a precarious settlement in the city of Zacatecoluca (El Salvador), the "Ramal A", one of the 26 precarious urban settlements, mainly with extreme and high precariousness, identified in the "Map of Urban Poverty and Social Exclusion” of the United Nations Development Programme. The Plan Maestro was born as part of the project "Strengthening the Secretariat of Culture of the Presidency of El Salvador through the valorisation of cultural heritage", carried out by the Roma Tre University with the collaboration of FUNDASAL Salvadorian Foundation for Development and Minimum Living and financed by AICS, the Italian Agency for Development Cooperation. It represents a virtuous experience in the activities of the so-called Third Mission of the University.
2020
La crescita rapida degli insediamenti informali, in Africa, in Asia e soprattutto in America Latina, non è ascrivibile solo all’esplosione demografica e a fenomeni globali, ma rappresenta il fallimento di politiche abitative, urbane, economiche e assistenziali a più livelli, nazionali e locali. In queste aree la dicotomia tra formale e informale si traduce in una netta separazione tra Città dei ricchi e Città dei poveri: le prime dentro mura sorvegliate, le seconde che si insinuano intorno a queste, nei meandri della città frammentata e diffusa. Questa “negazione” della città è la rappresentazione spaziale delle politiche di alimentazione della paura - per il diverso, per il povero - che sviluppano intolleranza e producono diseguaglianza sociale, segregazione e un senso di abbandono e marginalità che si traduce in criminalità, radicalizzazione, scontri interni e esterni. In questo contesto si inserisce il Plan Maestro per il recupero e integrazione di un insediamento precario nella città di Zacatecoluca (El Salvador), il Ramal A, uno dei 26 insediamenti urbani precari, in prevalenza a precarietà estrema e alta, identificati nella “Mapa de Pobreza Urbana y Exclusion Social” del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo. Il Plan Maestro vede la luce nell’ambito del Progetto “Fortalecimiento de la Secretaría de Cultura de la Presidencia de El Salvador a través de la valorización del patrimonio cultural” realizzato dall’Università Roma Tre con la collaborazione di FUNDASAL FundaciónSalvadoreña de Desarrollo y Vivienda Mínima, finanziato dall’AICS Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Rappresenta un’esperienza virtuosa nelle attività della cosiddetta Terza Missione dell’Università.
social exclusion/integration; inclusive processes; local development
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Pianificare nella Città dei Poveri. L’esperienza del Plan Maestro per il “Ramal A” di Zacatecoluca (El Salvador) | Planning in the city of the poor. The experience of the Plan Maestro for the Ramal A in Zacatecoluca (El Salvador) / Cerasoli, Mario; Amato, Chiara. - In: URBANISTICA. - ISSN 0042-1022. - 162 luglio-dicembre 2018:162(2020), pp. 59-66.
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