La definizione di cripta ci riconduce comunemente all’architettura cristiana per la quale sta a indicare un ambiente o un insieme variamente articolato di ambienti, posto al di sotto dell’area presbiteriale di un edificio sacro, in cui vengono custodite e venerate spoglie o reliquie di martiri e santi. Ma il termine, inteso in senso più strettamente etimologico, era già in uso nell’Antichità greca e romana per designare ambienti e passaggi ipogei naturali o artificiali annessi ad edifici residenziali, da spettacolo e sacri. Sebbene solo dalla fine del VI secolo d.C. la parola acquisisca significato specificamente architettonico legato al culto di resti o luoghi santi, il presente saggio traccia un excursus storico-religioso e architettonico che, in un mondo in via di cristianizzazione, individua precedenti ispiratori per la formazione delle cripte già a partire dall’età tardoantica (sepolture martiriali extraurbane; chiese-martyria con vani ipogei; ambienti edificati a fini commemorativi per la custodia di luoghi venerati ecc.). Secoli dopo, il rinnovato fervore per il culto delle reliquie in età altomedievale produrrà un’istanza religiosa capace di produrre, nell’architettura cristiana, innovazioni radicali sotto diversi aspetti, aprendo a nuove esperienze compositive, figurative, statico-costruttive, spaziali. A fronte d’una varietà d’impianti planimetrici pressoché illimitata, generati in special modo proprio in età altomedievale e la cui definizione architettonica è soprattutto connessa al mutare delle esigenze liturgico-funzionali e alle consuetudini costruttive locali, il saggio, con la consapevolezza di operare una necessaria semplificazione di natura classificatoria, si sofferma poi su alcune tipologie di cripte riconosciute tra le più diffuse dalla storiografia moderna (c. ‘semianulari’, c.‘a galleria’, c. ‘ad oratorio’) accennando anche alle principali variazioni impresse ai tipi enunciati. Lo studio esamina altresì altri raggruppamenti morfologici di cripte caratterizzati tanto sul piano planimetrico quanto sull’articolazione spaziale (c. a deambulatorio e cappelle radiali; c. a impianto scalare o ad «apse échelon»; c. a transetto o Querschiffkrypten; c. esterne o Aussenkrypten; c. complesse a più livelli), fornendo di volta in volta una lettura architettonica aggiornata e integrata da imprescindibili considerazioni storico-religiose. Oltre ad essere corredata da illustrazioni, la trattazione è costantemente accompagnata dall’indicazione di un copioso numero di esempi individuati in ambito europeo, nordafricano e mediorientale volti a costituire concreti riferimenti per i temi esposti.

Le cripte nelle chiese cristiane. Questioni di fede e di architettura / Mannino, Natalina. - 5 (numero 5 della collana di volumi: I Documenti):(2018), pp. 7-26. (Intervento presentato al convegno Le cripte del Santo Sepolcro di Acquapendente e del Santissimo Salvatore al Monte Amiata nell'ambito delle cripte ad oratorium della Tuscia tenutosi a Acquapendente (Viterbo); Abbadia San Salvatore (Siena)).

Le cripte nelle chiese cristiane. Questioni di fede e di architettura

Natalina Mannino
2018

Abstract

La definizione di cripta ci riconduce comunemente all’architettura cristiana per la quale sta a indicare un ambiente o un insieme variamente articolato di ambienti, posto al di sotto dell’area presbiteriale di un edificio sacro, in cui vengono custodite e venerate spoglie o reliquie di martiri e santi. Ma il termine, inteso in senso più strettamente etimologico, era già in uso nell’Antichità greca e romana per designare ambienti e passaggi ipogei naturali o artificiali annessi ad edifici residenziali, da spettacolo e sacri. Sebbene solo dalla fine del VI secolo d.C. la parola acquisisca significato specificamente architettonico legato al culto di resti o luoghi santi, il presente saggio traccia un excursus storico-religioso e architettonico che, in un mondo in via di cristianizzazione, individua precedenti ispiratori per la formazione delle cripte già a partire dall’età tardoantica (sepolture martiriali extraurbane; chiese-martyria con vani ipogei; ambienti edificati a fini commemorativi per la custodia di luoghi venerati ecc.). Secoli dopo, il rinnovato fervore per il culto delle reliquie in età altomedievale produrrà un’istanza religiosa capace di produrre, nell’architettura cristiana, innovazioni radicali sotto diversi aspetti, aprendo a nuove esperienze compositive, figurative, statico-costruttive, spaziali. A fronte d’una varietà d’impianti planimetrici pressoché illimitata, generati in special modo proprio in età altomedievale e la cui definizione architettonica è soprattutto connessa al mutare delle esigenze liturgico-funzionali e alle consuetudini costruttive locali, il saggio, con la consapevolezza di operare una necessaria semplificazione di natura classificatoria, si sofferma poi su alcune tipologie di cripte riconosciute tra le più diffuse dalla storiografia moderna (c. ‘semianulari’, c.‘a galleria’, c. ‘ad oratorio’) accennando anche alle principali variazioni impresse ai tipi enunciati. Lo studio esamina altresì altri raggruppamenti morfologici di cripte caratterizzati tanto sul piano planimetrico quanto sull’articolazione spaziale (c. a deambulatorio e cappelle radiali; c. a impianto scalare o ad «apse échelon»; c. a transetto o Querschiffkrypten; c. esterne o Aussenkrypten; c. complesse a più livelli), fornendo di volta in volta una lettura architettonica aggiornata e integrata da imprescindibili considerazioni storico-religiose. Oltre ad essere corredata da illustrazioni, la trattazione è costantemente accompagnata dall’indicazione di un copioso numero di esempi individuati in ambito europeo, nordafricano e mediorientale volti a costituire concreti riferimenti per i temi esposti.
2018
Le cripte del Santo Sepolcro di Acquapendente e del Santissimo Salvatore al Monte Amiata nell'ambito delle cripte ad oratorium della Tuscia
cripta; cryptae; martiri; reliquie; pignora; criptoportici; villa adriana; giove anxur a terracina; crypta balbi; anfiteatro di pozzuoli; ipogei funerari; catacombe; editto di tessalonica; westwerke; westbauten; martino di tours; gregorio di tours; cluny II; pipino il breve; crodegango; s. stefano a bourges; madonna di chartres; madonna di domérat; madonne del latte in s. luca di maranola; cappella del succorpo a napoli; cripta di s. canio ad acerenza; cripta dei ss. luca e martina a roma; cripta di s. francesco ad assisi; cripta di madre speranza alhama a collevalenza; cripta di s. pio di pietralcina a san giovanni rotondo; saint-martin-du-canigou; saint-aignan-sur-cher; duomo di nevers; duomo di rouen; duomo di auxerre; duomo di palermo; duomo di cracovia; monastero dell’escorial; chiesa dei cappuccini di vienna; basilica di superga a torino; cripta di s. paolo a londra; cripta di s.te-geneviève a parigi; basiliche ad sanctos; coemeteria subteglata; basiliche circiformi; chiese-martyria; tomba apostolica di s. pietro a roma; tomba apostolica di s. paolo a roma; natività a betlemme; basilica dell’eleona; grotta dell’assunzione di maria a gethsemani; «memoria apostolorum» di s. sebastiano; mausoleo di probo in vaticano; mausoleo degli onorii in vaticano; s. pietro in vaticano; mausoleo di costantina a roma; s. agnese a roma; tomba di s. mena ad abū mena; tomba di s. giovanni ad efeso; tombe dei sette dormienti ad efeso; s. giovanni di studio a costantinopoli; theotokos chalkoprateia a costantinopoli; s. demetrio a salonicco; cripta della martire robba a bénian; pilastri acritani; gregorio magno; costantino; anicia giuliana; s. polieucto a costantinopoli; cripte ‘semianulari’; cripte ‘a galleria’; cripte ‘ad oratorio’ o ad oratorium; ’cripte ‘a sala’; cripte ‘a navate’; fenestella confessionis; confessione; s. pietro in vaticano; sant pere de rodes; all saints di brixworth; cattedrale di wing; cattedrale di canterbury; cripta «ad ambulacro doppio»; basilica ursiana a ravenna; duomo di ivrea; duomo di colonia; s. pancrazio a roma; s. crisogono a roma; s. prassede a roma; s. marco a roma; s. martino ai monti a roma; ss. quattro coronati a roma; s. nicola de calcarario o de’ cesarini a roma; s. saba a roma; sant’apollinare nuovo a ravenna; sant’apollinare in classe a ravenna; duomo di luni; cripta del duomo di spoleto; s. maria a otricoli; abbazia di farfa; cripta di s. maria di vescovio; cripta di s. vittorino ad amiterno; s. vincenzo al volturno; saint-denis a parigi; s. lucio a coira; saint-maurice d’agaune; s. emmeram a ratisbona; complesso palatino di paderborn; basilica di seligenstadt; conventuale di werden; collegiale di vreden; s. severino a colonia; tegernsee; s. valentino sulla via flaminia; saint maximin a treviri; s. andrea ad hexham; s. pietro a ripon; cripta nella chiesa di chabris; s. lioba sul petersberg; abbaziale di s. maria a schlüchtern; collegiata di saint-quentin; chiesa carolingia del fraumünster a zurigo; s. salvatore a sirmione; ss. felice e fortunato a pavia; s. maria delle cacce a pavia; pieve di sestino; s. maria assunta di farneta; s. giusto a tuscania; s. maria del piano ad ausonia; s. michele ad curtim a capua; badia di s. giusto a carmignano; cripta in s. angelo a lauro di sessa aurunca; pieve di sestino; saint-médard di soissons; basilica di steinbach; s. willibrord a echternach; s. maria in cosmedin; mausoleo di giulio pisone a maktar; s. michele a fulda; s. gervasio a ponte rio; badia di sitria; s. severo a bardolino del garda; s. benedetto al subasio; s. silvestro a collepino di spello; sant’antimo presso castelnuovo dell’abate; s. salvatore a montecchia di crosara; s. secondo ad asti; s. giovanni domnarum a pavia; s. vincenzo a galliano; s. giorgio di praga; st. michael a rohr; duomo di aquileja; s. pietro ad agliate; s. pietro al monte di civate; s. eusebio di pavia; s. giovanni profiamma presso foligno; s. clemente a velletri; san wiperti a quedlinburg; san magno a füssen; saint-maurice ad amsoldingen; s. michele di hildesheim; saint-eutrope di saintes; cattedrale di winchester; collegiata di s. orso ad aosta; s. quintino a spigno monferrato; s. giovanni in conca a milano; s. vincenzo in prato a milano; ss. pietro e paolo a panicale; abbaziale di montelabate; duomo di trivento; s. massimo a penne; san gallo; s. gertrude a nivelles; trinité di caen; notre-dame di bayeux; s. felice a giano; s. michele a bevagna; s. silvestro a bevagna; cattedrale di vic; san vicente a cardona; abbaziale di fulda; conventuale di gernrode; duomo di treviri; saint-hadelin a celles; cripta ‘a transetto’; querschiffkrypta; duomo di spira; st. maria in kapitol a colonia; saint-servais a quedlinburg; s. salvador de leyre; duomo di lund; s. benigno a digione; saint-maur a bleurville; s. carpoforo a como; s. michele a pavia; duomo di modena; duomo di parma; s. zeno a verona; abbaziale di nonantola; s. nicola a bari; duomo di otranto; duomo di trani; duomo di gerace; duomo di calvi vecchia; duomo di alife; duomo dell’assunta a rieti; duomo di anagni; s. domenico a isola liri; s. bartolomeo all’isola tiberina a roma; ss. bonifacio e alessio a roma; s. clemente a casauria; duomo di s. rufino ad assisi; duomo di s. ciriaco di ancona; s. salvatore all’amiata; duomo di sovana; duomo di parma; s. marco a venezia; duomo di acqui; s. paragorio a noli; tuscia; cripta del santo sepolcro di acquapendente; duomo di nepi; duomo di sutri; duomo di civita castellana; s. pietro di tuscania; s. pietro di norchia; s. francesco di vetralla; s. vivenzio di blera (o bieda); s. andrea a pianoscarano; santissimo salvatore al monte amiata; cripte esterne; aussenkrypten; abbaziale di centula; abbaziale di corvey II; cappella di s. ilduino in saint-denis a parigi; abbaziale di lorsch; duomo di hildesheim; duomo di halberstadt; saint maximin a treviri; abbaziale di essen; saint-germain ad auxerre; saint-pierre a flavigny; saint-philibert di grandlieu; saint-pierre-le-vif a sens; s. benigno di digione; saint-philibert di tournus; duomo di clermont-ferrand; duomo di thérouanne; saint-aignan ad orléans; riforma di gorze;
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Le cripte nelle chiese cristiane. Questioni di fede e di architettura / Mannino, Natalina. - 5 (numero 5 della collana di volumi: I Documenti):(2018), pp. 7-26. (Intervento presentato al convegno Le cripte del Santo Sepolcro di Acquapendente e del Santissimo Salvatore al Monte Amiata nell'ambito delle cripte ad oratorium della Tuscia tenutosi a Acquapendente (Viterbo); Abbadia San Salvatore (Siena)).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1282646
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