Abstract Introduzione. La donazione degli organi post-mortem è un tema complesso che implica aspetti culturali, legislativi, etici e sanitari. Sebbene sia possibile esprimere in vita la propria volontà sulla donazione, coloro che la esprimono sono solo il 7% della popolazione idonea. Ciò comporta che, in caso di morte encefalica di un soggetto che non ha espresso la propria volontà in vita, sia il personale sanitario a farsi carico del difficile compito di proporre e supportare la scelta dei familiari proprio nelle fasi iniziali del lutto. Il presente studio è volto a comprendere l’esperienza degli operatori sanitari rispetto a questo lavoro, che rappresenta un aspetto cruciale per la donazione. Metodo. Sono stati intervistati 18 professionisti, tra medici, infermieri e psicologi, che operano nei centri per la donazione degli organi, in cinque tra le più grandi strutture ospedaliere della provincia di Roma. Le trascrizioni delle interviste sono state sottoposte ad analisi multivariata del testo per individuare la rappresentazione della donazione e le categorie simboliche che organizzano la prassi degli operatori sanitari. Risultati. I risultati evidenziano uno spazio simbolico (4 fattori) che contrappone i familiari agli operatori sanitari, la procedura alla relazione, l’onnipotenza al limite e gli ideali alla realtà. Gli elementi che caratterizzano la rappresentazione dei professionisti sono il prestigio dell’equipe, l’accertamento della morte, la comunicazione, il trapianto e il dono. Conclusioni. Il contatto costante con i vissuti di morte per gli operatori di questo settore, l’essere un “ponte tra vita e morte”, sembra sollecitare una posizione che contrappone i vissuti positivi di prestigio ed eccellenza a quelli meno piacevoli del confronto con i propri limiti. Questi aspetti, difficilmente integrabili, sostanziano le difficoltà che questi professionisti incontrano e potrebbero essere utili elementi per pensare ad un possibile intervento di formazione e supporto in questo settore.

La rappresentazione della donazione degli organi nel personale sanitario: uno studio tra gli ospedali romani / Monaco, S.; Greco, F.; Di Trani, M.; Cordella, B.. - (2019). (Intervento presentato al convegno XIII Congresso Nazionale Associazione SIPSA, Prospettive di psicologia della salute tenutosi a Napoli).

La rappresentazione della donazione degli organi nel personale sanitario: uno studio tra gli ospedali romani

Monaco S.;Greco F.;Di Trani M.;Cordella B.
2019

Abstract

Abstract Introduzione. La donazione degli organi post-mortem è un tema complesso che implica aspetti culturali, legislativi, etici e sanitari. Sebbene sia possibile esprimere in vita la propria volontà sulla donazione, coloro che la esprimono sono solo il 7% della popolazione idonea. Ciò comporta che, in caso di morte encefalica di un soggetto che non ha espresso la propria volontà in vita, sia il personale sanitario a farsi carico del difficile compito di proporre e supportare la scelta dei familiari proprio nelle fasi iniziali del lutto. Il presente studio è volto a comprendere l’esperienza degli operatori sanitari rispetto a questo lavoro, che rappresenta un aspetto cruciale per la donazione. Metodo. Sono stati intervistati 18 professionisti, tra medici, infermieri e psicologi, che operano nei centri per la donazione degli organi, in cinque tra le più grandi strutture ospedaliere della provincia di Roma. Le trascrizioni delle interviste sono state sottoposte ad analisi multivariata del testo per individuare la rappresentazione della donazione e le categorie simboliche che organizzano la prassi degli operatori sanitari. Risultati. I risultati evidenziano uno spazio simbolico (4 fattori) che contrappone i familiari agli operatori sanitari, la procedura alla relazione, l’onnipotenza al limite e gli ideali alla realtà. Gli elementi che caratterizzano la rappresentazione dei professionisti sono il prestigio dell’equipe, l’accertamento della morte, la comunicazione, il trapianto e il dono. Conclusioni. Il contatto costante con i vissuti di morte per gli operatori di questo settore, l’essere un “ponte tra vita e morte”, sembra sollecitare una posizione che contrappone i vissuti positivi di prestigio ed eccellenza a quelli meno piacevoli del confronto con i propri limiti. Questi aspetti, difficilmente integrabili, sostanziano le difficoltà che questi professionisti incontrano e potrebbero essere utili elementi per pensare ad un possibile intervento di formazione e supporto in questo settore.
2019
XIII Congresso Nazionale Associazione SIPSA, Prospettive di psicologia della salute
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
La rappresentazione della donazione degli organi nel personale sanitario: uno studio tra gli ospedali romani / Monaco, S.; Greco, F.; Di Trani, M.; Cordella, B.. - (2019). (Intervento presentato al convegno XIII Congresso Nazionale Associazione SIPSA, Prospettive di psicologia della salute tenutosi a Napoli).
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