Il genius loci di Sorrento si ravvisa nel paesaggio, ma soprattutto nei testi da esso ispirati e in un certo senso direttamente scaturiti. Il topos patemico che costituisce l’identità sorrentina è ben rappresentato dalla costruzione semiotica dello spazio che avviene anche attraverso l’iscrizione, come nel caso delle lapidi commemorative sorrentine. A Sorrento, infatti, i connettori isotopici della memoria sono materializzati nelle lapidi commemorative che potrebbero essere viste come un vero e proprio itinerario turistico a sé stante, orientato a far vedere quello che i letterati vedevano e conseguentemente far sentire quello che sentivano. I personaggi illustri che hanno composto opere immortali a Sorrento, o che a essa si sono ispirate, costituiscono una peculiarità non indifferente: l’immortalità. Far parte di un paesaggio letterario, poetico, musicale, vuol dire entrare prepotentemente nei discorsi e nell’immaginario delle persone. Si tratta di un vero e proprio tesoro da non sottovalutare nella gestione dell’identità del territorio. Dato l’appiattimento delle località turistiche dovute alla globalizzazione è importante giocare su ciò che gli altri non hanno e non potranno mai avere: la passione del luogo.
"Su una vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento". Panorami patemici incisi nella memoria del genius loci / Terracciano, Bianca. - In: E/C. - ISSN 1973-2716. - (2012), pp. 219-222.
"Su una vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento". Panorami patemici incisi nella memoria del genius loci
Bianca Terracciano
2012
Abstract
Il genius loci di Sorrento si ravvisa nel paesaggio, ma soprattutto nei testi da esso ispirati e in un certo senso direttamente scaturiti. Il topos patemico che costituisce l’identità sorrentina è ben rappresentato dalla costruzione semiotica dello spazio che avviene anche attraverso l’iscrizione, come nel caso delle lapidi commemorative sorrentine. A Sorrento, infatti, i connettori isotopici della memoria sono materializzati nelle lapidi commemorative che potrebbero essere viste come un vero e proprio itinerario turistico a sé stante, orientato a far vedere quello che i letterati vedevano e conseguentemente far sentire quello che sentivano. I personaggi illustri che hanno composto opere immortali a Sorrento, o che a essa si sono ispirate, costituiscono una peculiarità non indifferente: l’immortalità. Far parte di un paesaggio letterario, poetico, musicale, vuol dire entrare prepotentemente nei discorsi e nell’immaginario delle persone. Si tratta di un vero e proprio tesoro da non sottovalutare nella gestione dell’identità del territorio. Dato l’appiattimento delle località turistiche dovute alla globalizzazione è importante giocare su ciò che gli altri non hanno e non potranno mai avere: la passione del luogo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.