Il presente contributo è il risultato di un’approfondita analisi semiotica dei discorsi e delle pratiche social mediali di Matteo Salvini, svoltesi nell’arco temporale 2012-2019. Si è scelto di focalizzare l’attenzione sui post gastronomici pubblicati su Instagram, social network di riferimento per la pubblicazione di immagini che, insieme a Facebook e Twitter, si configura come un canale di opinionismo diffuso, spesso asservito a passioni puntuali, evanescenti e momentanee. Salvini fotografa ed esalta solo cibi genuini perché italiani, assiologia che viene intenzionalmente estesa, a mo’ di alone semantico, alle isotopie della sue politica, di cui si trova traccia nei testi verbali pubblicati in forma di caption. Generalmente si tratta di esternazioni “nazionalpopolari” relative alla salvaguardia dell’heritage italiano, dove a farla da padrone sono le immagini del bello e del buono made in Italy: Salvini sa che un bel paesaggio o un piatto di pasta valgono più di mille parole per affermare il suo ruolo da difensore della patria e per attirare l’attenzione dei follower. Le pietanze, inoltre, assurgono a figure delle configurazioni discorsive del suo programma politico, come ad esempio la torta a forma di ruspa o il fritto misto, metafora della mescolanza etnica e culturale.

Il sovranismo è servito. La retorica salviniana del buono made in Italy / Terracciano, Bianca. - In: E/C. - ISSN 1973-2716. - 27(2019).

Il sovranismo è servito. La retorica salviniana del buono made in Italy

Bianca Terracciano
2019

Abstract

Il presente contributo è il risultato di un’approfondita analisi semiotica dei discorsi e delle pratiche social mediali di Matteo Salvini, svoltesi nell’arco temporale 2012-2019. Si è scelto di focalizzare l’attenzione sui post gastronomici pubblicati su Instagram, social network di riferimento per la pubblicazione di immagini che, insieme a Facebook e Twitter, si configura come un canale di opinionismo diffuso, spesso asservito a passioni puntuali, evanescenti e momentanee. Salvini fotografa ed esalta solo cibi genuini perché italiani, assiologia che viene intenzionalmente estesa, a mo’ di alone semantico, alle isotopie della sue politica, di cui si trova traccia nei testi verbali pubblicati in forma di caption. Generalmente si tratta di esternazioni “nazionalpopolari” relative alla salvaguardia dell’heritage italiano, dove a farla da padrone sono le immagini del bello e del buono made in Italy: Salvini sa che un bel paesaggio o un piatto di pasta valgono più di mille parole per affermare il suo ruolo da difensore della patria e per attirare l’attenzione dei follower. Le pietanze, inoltre, assurgono a figure delle configurazioni discorsive del suo programma politico, come ad esempio la torta a forma di ruspa o il fritto misto, metafora della mescolanza etnica e culturale.
2019
semiotica; politica; social media; populismo; cibo; post-verità
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Il sovranismo è servito. La retorica salviniana del buono made in Italy / Terracciano, Bianca. - In: E/C. - ISSN 1973-2716. - 27(2019).
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