L'estetica elettronica di Stockhausen vista come un tentativo di ripensare l'esperienza del "bello" in una relazione dinamica fra i momenti dell'estraneità e del familiare. Il lavoro si basa su testi pubblicati da Stockhausen e sull'analisi delle sue composizioni elettroniche degli anni Sessanta, in particolare "Telemusik" e "Hymnen", spingendosi sino alla produzione più matura.
«Eine eigene fremde Welt»: le utopie terrestri di Karlheinz Stockhausen / Catucci, Stefano. - In: ATENEO VENETO. - ISSN 0004-6558. - STAMPA. - CXCV 7/1:(2009), pp. 129-144.
«Eine eigene fremde Welt»: le utopie terrestri di Karlheinz Stockhausen
CATUCCI, STEFANO
2009
Abstract
L'estetica elettronica di Stockhausen vista come un tentativo di ripensare l'esperienza del "bello" in una relazione dinamica fra i momenti dell'estraneità e del familiare. Il lavoro si basa su testi pubblicati da Stockhausen e sull'analisi delle sue composizioni elettroniche degli anni Sessanta, in particolare "Telemusik" e "Hymnen", spingendosi sino alla produzione più matura.File allegati a questo prodotto
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