In questo contributo, gli autori offrono una panoramica sull’approccio diagnostico interdisciplinare della seconda edizione del Manuale Diagnostico Psicodinamico (PDM-2), il quale mira a descrivere l’intera gamma del funzionamento dell’individuo, dagli aspetti più manifesti fino agli elementi profondi che sono alla base dei suoi pattern emotivi, cognitivi, interpersonali e sociali più caratteristici, così come a promuovere un’integrazione tra la conoscenza nomotetica e quella idiografica, utile alla pianificazione del trattamento e alla formulazione del caso. Dopo aver descritto le principali caratteristiche e innovazioni del PDM-2, viene sottolineato come il manuale si proponga come integrazione e complemento ai principali sistemi nosografici attualmente in uso, ovvero il DSM e l’ICD. In aggiunta, uno degli obiettivi del PDM-2 è di stimolare un maggior dialogo tra comprensione diagnostica, pratica clinica e ricerca empirica, così come di riservare una particolare attenzione alla diagnosi in età evolutiva, dalla prima infanzia fino all’adolescenza. Infine, viene evidenziato come il processo diagnostico proposto dal PDM-2 tenga in considerazione numerosi contributi provenienti da altre discipline psicologiche, in primis dal campo delle neuroscienze.
Il Manuale Diagnostico Psicodinamico (PDM-2). Un'occasione di dialogo interdisciplinare / Lingiardi, Vittorio; Muzi, Laura. - In: GIORNALE ITALIANO DI PSICOLOGIA. - ISSN 0390-5349. - 45:4(2018), pp. 781-804. [10.1421/92989]
Il Manuale Diagnostico Psicodinamico (PDM-2). Un'occasione di dialogo interdisciplinare
Lingiardi, Vittorio;Muzi, Laura
2018
Abstract
In questo contributo, gli autori offrono una panoramica sull’approccio diagnostico interdisciplinare della seconda edizione del Manuale Diagnostico Psicodinamico (PDM-2), il quale mira a descrivere l’intera gamma del funzionamento dell’individuo, dagli aspetti più manifesti fino agli elementi profondi che sono alla base dei suoi pattern emotivi, cognitivi, interpersonali e sociali più caratteristici, così come a promuovere un’integrazione tra la conoscenza nomotetica e quella idiografica, utile alla pianificazione del trattamento e alla formulazione del caso. Dopo aver descritto le principali caratteristiche e innovazioni del PDM-2, viene sottolineato come il manuale si proponga come integrazione e complemento ai principali sistemi nosografici attualmente in uso, ovvero il DSM e l’ICD. In aggiunta, uno degli obiettivi del PDM-2 è di stimolare un maggior dialogo tra comprensione diagnostica, pratica clinica e ricerca empirica, così come di riservare una particolare attenzione alla diagnosi in età evolutiva, dalla prima infanzia fino all’adolescenza. Infine, viene evidenziato come il processo diagnostico proposto dal PDM-2 tenga in considerazione numerosi contributi provenienti da altre discipline psicologiche, in primis dal campo delle neuroscienze.File | Dimensione | Formato | |
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