L’articolo si propone come riflessione sul senso del passaggio dell’artista giapponese Sada Yacco nell’Europa teatralmente fervida di primo Novecento. Il clamore suscitato nel nostro continente dall’arrivo della Compagnia di Otojirō Kawakami, al cui interno la moglie Sada Yacco finì per diventare la stella incondizionata (spianando così la strada alla collega Hanako, che arrivò in Occidente dopo di lei1) venne liquidato da molti come la semplice conseguenza del gusto per l’esotico che circolava allora in Europa. È vero che il Giappone, di cui nel nostro continente poco o nulla si sapeva fino alla fine dell’Ottocento, esercitava nell’immaginario europeo il fascino delle cose misteriose; altrettanto vero, però, è che sulla signora Kawakami si sono espressi in modo entusiasta i maggiori intellettuali e critici del tempo; come anche teatranti di prim’ordine, quali gli attori Henry Irving ed Ellen Terry, le danzatrici Isadora Duncan e Ruth St. Denis, solo per citarne alcuni. Viene quindi da chiedersi – ed è da qui che l’articolo prende le mosse – se, e in che misura, il passaggio della Yacco abbia esercitato una reale influenza sulla formulazione delle nuove concezioni circa l’arte e la figura dell’attore, allora in germe. Una domanda a cui si prova a cercare risposta, con l’ausilio delle pubblicazioni più recenti dedicate all’argomento.

L’Oriente dell'arte. Il passaggio in Europa di Sada Yacco (1900-1902) / Bellavia, Sonia. - In: AGON. - ISSN 2384-9045. - 20(2019), pp. 5-66.

L’Oriente dell'arte. Il passaggio in Europa di Sada Yacco (1900-1902)

Sonia Bellavia
2019

Abstract

L’articolo si propone come riflessione sul senso del passaggio dell’artista giapponese Sada Yacco nell’Europa teatralmente fervida di primo Novecento. Il clamore suscitato nel nostro continente dall’arrivo della Compagnia di Otojirō Kawakami, al cui interno la moglie Sada Yacco finì per diventare la stella incondizionata (spianando così la strada alla collega Hanako, che arrivò in Occidente dopo di lei1) venne liquidato da molti come la semplice conseguenza del gusto per l’esotico che circolava allora in Europa. È vero che il Giappone, di cui nel nostro continente poco o nulla si sapeva fino alla fine dell’Ottocento, esercitava nell’immaginario europeo il fascino delle cose misteriose; altrettanto vero, però, è che sulla signora Kawakami si sono espressi in modo entusiasta i maggiori intellettuali e critici del tempo; come anche teatranti di prim’ordine, quali gli attori Henry Irving ed Ellen Terry, le danzatrici Isadora Duncan e Ruth St. Denis, solo per citarne alcuni. Viene quindi da chiedersi – ed è da qui che l’articolo prende le mosse – se, e in che misura, il passaggio della Yacco abbia esercitato una reale influenza sulla formulazione delle nuove concezioni circa l’arte e la figura dell’attore, allora in germe. Una domanda a cui si prova a cercare risposta, con l’ausilio delle pubblicazioni più recenti dedicate all’argomento.
2019
teatro; Oriente; recitazione
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
L’Oriente dell'arte. Il passaggio in Europa di Sada Yacco (1900-1902) / Bellavia, Sonia. - In: AGON. - ISSN 2384-9045. - 20(2019), pp. 5-66.
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