Innovare, dare nuova forma e nuova prospettiva a vecchi ingranaggi, metodi e strategie: che si parli di musei, scuole, accademie tutto ciò è possibile grazie a un differente approccio all’immagine - opera d’arte o strumento – oggetto del metodo delle Visual Thinking Strategies (VTS), strategie di pensiero visuale. Viviamo in una società di immagini senza averne la percezione né tanto meno la padronanza, al contrario siamo spesso fruitori totalmente inconsapevoli e maldestri. Il dibattito contemporaneo affronta tale questione promuovendo delle riflessioni su L’essere dell’immagine? Un modo di rispondere alla domanda “Che cos’è l’immagine?”, precisamente una categoria. La risposta affrettata della storia della filosofia “occidentale”, o affrettatamente letta nella sua vulgata, fa dell’essere dell’immagine un essere minore, un calco, una copia, una seconda cosa capace di minore realtà. Rudolf Arnheim già nel secolo scorso dimostrò quanto questa apologia della parola avesse creato una analfabetizzazione sensoriale generale e attraverso la psicologia della Gestalt aprì la riflessione sul tema percezione-concetto: il senso della vista opera attraverso la formazione di concetti visuali, cioè attraverso pattern figurativi che sono adattati all’apparizione di oggetti nell’ambiente. La lunga premessa vuole solo essere la corretta cornice a una riflessione sul tema dell’immagine e sull’importanza del suo uso “consapevole” che la rende uno strumento tale, grazie ad alcune strategie, da permettere all’osservatore di sviluppare competenze cognitive, intellettive e relazionali e promuovere approcci innovativi di educazione al patrimonio.
Innovare il racconto, rinnovare lo sguardo. Il nuovo approccio delle Visual Thinking Strategies / Ferrara, V.; Villa, B.. - In: OFFICINA. - ISSN 2532-1218. - 23(2018), pp. 80-83.
Innovare il racconto, rinnovare lo sguardo. Il nuovo approccio delle Visual Thinking Strategies
V. Ferrara
Primo
Investigation
;B. VillaSecondo
Membro del Collaboration Group
2018
Abstract
Innovare, dare nuova forma e nuova prospettiva a vecchi ingranaggi, metodi e strategie: che si parli di musei, scuole, accademie tutto ciò è possibile grazie a un differente approccio all’immagine - opera d’arte o strumento – oggetto del metodo delle Visual Thinking Strategies (VTS), strategie di pensiero visuale. Viviamo in una società di immagini senza averne la percezione né tanto meno la padronanza, al contrario siamo spesso fruitori totalmente inconsapevoli e maldestri. Il dibattito contemporaneo affronta tale questione promuovendo delle riflessioni su L’essere dell’immagine? Un modo di rispondere alla domanda “Che cos’è l’immagine?”, precisamente una categoria. La risposta affrettata della storia della filosofia “occidentale”, o affrettatamente letta nella sua vulgata, fa dell’essere dell’immagine un essere minore, un calco, una copia, una seconda cosa capace di minore realtà. Rudolf Arnheim già nel secolo scorso dimostrò quanto questa apologia della parola avesse creato una analfabetizzazione sensoriale generale e attraverso la psicologia della Gestalt aprì la riflessione sul tema percezione-concetto: il senso della vista opera attraverso la formazione di concetti visuali, cioè attraverso pattern figurativi che sono adattati all’apparizione di oggetti nell’ambiente. La lunga premessa vuole solo essere la corretta cornice a una riflessione sul tema dell’immagine e sull’importanza del suo uso “consapevole” che la rende uno strumento tale, grazie ad alcune strategie, da permettere all’osservatore di sviluppare competenze cognitive, intellettive e relazionali e promuovere approcci innovativi di educazione al patrimonio.File | Dimensione | Formato | |
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