Di fronte a una ormai evidente trasformazione dell’attuale ecosistema mediale frutto della moltiplicazione/frammentazione dello spazio pubblico, si registra una lacuna negli studi che non sono ancora in grado di far luce sui meccanismi che regolano la costruzione dell’agenda pubblica. Le numerose ricerche fin qui condotte, con riferimento al framework teorico dell’agenda building e dell’intermedia agenda setting, esibiscono in larghissima parte un research gap comune, ovvero l’assenza di un approccio che prenda simultaneamente in considerazione diversi media. Le analisi si concentrano prevalentemente su una sola piattaforma (il più delle volte Twitter) o sul solo web, ignorando pressoché completamente i legacy media, o viceversa continuano ad analizzare questi ultimi senza tentare di confrontarli attraverso la ricerca empirica con quanto avviene online. L’idea alla base della nostra ricerca è che per descrivere lo stato della sfera pubblica in un’era di continua trasformazione dei rapporti comunicativi tra cittadini, politici e media non si possa che procedere contemporaneamente all’analisi delle numerose agende. Le agende poste a confronto nel nostro studio sono quelle di 14 quotidiani a diffusione nazionale nel formato cartaceo e dei loro siti web, di 6 online only news, dei tre principali telegiornali nazionali nell’edizione del prime time, delle conversazioni pubblicate sulla piattaforma di Twitter (dal 4 gennaio al 4 marzo 2018). Tutte le news pubblicate dalla stampa (52.764), sia nel formato cartaceo sia online, contenenti riferimenti alle elezioni, e tutti i tweet (1.305.141) contenenti keywords riferite all’appuntamento elettorale, ai partiti politici e ai principali attori in competizione sono stati analizzati con l’intento di individuare i temi ricorrenti all’interno del testo. I dati dei tg (Tg1, Tg5, TgLa7, per un totale di 180 edizioni) sono stati analizzati in parallelo al fine di individuare i temi relativi alla campagna elettorale. Nell’intento di cogliere eventuali convergenze o divergenze abbiamo calcolato il coefficiente Rho di Spearman. L’obiettivo del nostro lavoro è stato quello di analizzare i diversi spazi mediatici nell’intento di individuare la “interrelated public agenda”, ovvero l’agenda pubblica che, a nostro avviso, si è affermata nell’attuale ecosistema mediale.

L'agenda pubblica nella campagna elettorale. Un caso di "interrelated agenda" / Bentivegna, Sara; Boccia Artieri, Giovanni; Marchetti, Rita. - (2019), pp. 19-36. - MEDIACULTURA.

L'agenda pubblica nella campagna elettorale. Un caso di "interrelated agenda"

Bentivegna, Sara;Marchetti, Rita
2019

Abstract

Di fronte a una ormai evidente trasformazione dell’attuale ecosistema mediale frutto della moltiplicazione/frammentazione dello spazio pubblico, si registra una lacuna negli studi che non sono ancora in grado di far luce sui meccanismi che regolano la costruzione dell’agenda pubblica. Le numerose ricerche fin qui condotte, con riferimento al framework teorico dell’agenda building e dell’intermedia agenda setting, esibiscono in larghissima parte un research gap comune, ovvero l’assenza di un approccio che prenda simultaneamente in considerazione diversi media. Le analisi si concentrano prevalentemente su una sola piattaforma (il più delle volte Twitter) o sul solo web, ignorando pressoché completamente i legacy media, o viceversa continuano ad analizzare questi ultimi senza tentare di confrontarli attraverso la ricerca empirica con quanto avviene online. L’idea alla base della nostra ricerca è che per descrivere lo stato della sfera pubblica in un’era di continua trasformazione dei rapporti comunicativi tra cittadini, politici e media non si possa che procedere contemporaneamente all’analisi delle numerose agende. Le agende poste a confronto nel nostro studio sono quelle di 14 quotidiani a diffusione nazionale nel formato cartaceo e dei loro siti web, di 6 online only news, dei tre principali telegiornali nazionali nell’edizione del prime time, delle conversazioni pubblicate sulla piattaforma di Twitter (dal 4 gennaio al 4 marzo 2018). Tutte le news pubblicate dalla stampa (52.764), sia nel formato cartaceo sia online, contenenti riferimenti alle elezioni, e tutti i tweet (1.305.141) contenenti keywords riferite all’appuntamento elettorale, ai partiti politici e ai principali attori in competizione sono stati analizzati con l’intento di individuare i temi ricorrenti all’interno del testo. I dati dei tg (Tg1, Tg5, TgLa7, per un totale di 180 edizioni) sono stati analizzati in parallelo al fine di individuare i temi relativi alla campagna elettorale. Nell’intento di cogliere eventuali convergenze o divergenze abbiamo calcolato il coefficiente Rho di Spearman. L’obiettivo del nostro lavoro è stato quello di analizzare i diversi spazi mediatici nell’intento di individuare la “interrelated public agenda”, ovvero l’agenda pubblica che, a nostro avviso, si è affermata nell’attuale ecosistema mediale.
2019
Niente di nuovo sul fronte mediale. Agenda pubblica e campagna elettorale
978-88-917-8190-1
campagna elettorale; legacy media; social media
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
L'agenda pubblica nella campagna elettorale. Un caso di "interrelated agenda" / Bentivegna, Sara; Boccia Artieri, Giovanni; Marchetti, Rita. - (2019), pp. 19-36. - MEDIACULTURA.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1255607
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