In occasione delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla posa della prima pietra della Nuova Basilica Vaticana, la Veneranda Fabbrica di San Pietro ha dedicato alla Basilica Patriarcale e all’Apostolo Pietro la mostra intitolata Petros Eni/Pietro è qui che ha raccolto cento capolavori provenienti dai più importanti musei del mondo con l’obiettivo di illustrare sia il valore spirituale e religioso del luogo su cui è stata edificata la Basilica, sia l’iter ideativo, progettuale e costruttivo del Nuovo San Pietro. L’apporto del modello del Sangallo era dunque, in questo quadro, irrinunciabile; valutazioni di natura logistica e conservativa sconsigliavano tuttavia lo spostamento del plastico dalla sede in cui attualmente si trova (uno degli ottagoni della Basilica). È proprio sotto la spinta di queste urgenze contrapposte che è nato il progetto di ricerca che ha condotto alla costruzione di una Replica Virtuale del Modello sangallesco e alla realizzazione di un filmato volto ad illustrare le qualità spaziali e formali del progetto del Sangallo, proiettato nel corso della mostra. Sebbene l’obiettivo della ricerca fosse quello di costruire un prodotto multimediale con finalità essenzialmente divulgative, era ben chiaro fin dall’inizio che il vero problema sarebbe stato culturale più che tecnico: da un lato gli aspetti tecnici dell’operazione, sebbene rilevanti, avrebbero dovuto in ogni fase essere inquadrati in un rigoroso contesto scientifico (nel senso sperimentale del termine) in grado di indicare una metodologia applicabile a casi analoghi; dall’altro, l’occasione era troppo importante per non tentare di dare un contributo al dibattito sulle forme, sulla natura e sui fondamenti della cosiddetta rappresentazione digitale. Questo approccio ha indirizzato non solo la costruzione della Replica Virtuale (dall’acquisizione dei dati alla modellazione CAD), ma, in modo significativo, anche le successive scelte relative alla costruzione della scena virtuale e alla realizzazione del filmato definitivo.
Dal Reale al Virtuale (e ritorno): il modello ligneo di Antonio da Sangallo per il Nuovo San Pietro in Vaticano From reality to virtuality (and back): the wooden model by Antonio da Sangallo for the new St. Peter's in Vatican / Bianchini, Carlo. - In: DISEGNARE IDEE IMMAGINI. - ISSN 1123-9247. - STAMPA. - 34:(2007), pp. 36-49.
Dal Reale al Virtuale (e ritorno): il modello ligneo di Antonio da Sangallo per il Nuovo San Pietro in Vaticano From reality to virtuality (and back): the wooden model by Antonio da Sangallo for the new St. Peter's in Vatican
BIANCHINI, Carlo
2007
Abstract
In occasione delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla posa della prima pietra della Nuova Basilica Vaticana, la Veneranda Fabbrica di San Pietro ha dedicato alla Basilica Patriarcale e all’Apostolo Pietro la mostra intitolata Petros Eni/Pietro è qui che ha raccolto cento capolavori provenienti dai più importanti musei del mondo con l’obiettivo di illustrare sia il valore spirituale e religioso del luogo su cui è stata edificata la Basilica, sia l’iter ideativo, progettuale e costruttivo del Nuovo San Pietro. L’apporto del modello del Sangallo era dunque, in questo quadro, irrinunciabile; valutazioni di natura logistica e conservativa sconsigliavano tuttavia lo spostamento del plastico dalla sede in cui attualmente si trova (uno degli ottagoni della Basilica). È proprio sotto la spinta di queste urgenze contrapposte che è nato il progetto di ricerca che ha condotto alla costruzione di una Replica Virtuale del Modello sangallesco e alla realizzazione di un filmato volto ad illustrare le qualità spaziali e formali del progetto del Sangallo, proiettato nel corso della mostra. Sebbene l’obiettivo della ricerca fosse quello di costruire un prodotto multimediale con finalità essenzialmente divulgative, era ben chiaro fin dall’inizio che il vero problema sarebbe stato culturale più che tecnico: da un lato gli aspetti tecnici dell’operazione, sebbene rilevanti, avrebbero dovuto in ogni fase essere inquadrati in un rigoroso contesto scientifico (nel senso sperimentale del termine) in grado di indicare una metodologia applicabile a casi analoghi; dall’altro, l’occasione era troppo importante per non tentare di dare un contributo al dibattito sulle forme, sulla natura e sui fondamenti della cosiddetta rappresentazione digitale. Questo approccio ha indirizzato non solo la costruzione della Replica Virtuale (dall’acquisizione dei dati alla modellazione CAD), ma, in modo significativo, anche le successive scelte relative alla costruzione della scena virtuale e alla realizzazione del filmato definitivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.