Risultati preliminari delle indagini archeologiche in località Colle Fiorito in Roma (ora via Federico Filippini) che hanno evidenziato frequentazioni stanziali sviluppatesi in un arco cronologico compreso tra i secoli VII a.C. e III d.C. Nella parte bassa del pianoro sono stati individuati tracciati di antica viabilità: il primo relativo alla iniziale fase di occupazione del sito (fine del VII – inizio VI secolo a.C.), che sfruttava un invaso naturale, in seguito coperto da una successione di strati di dilavamento del terreno dalla collina sovrastante, con frammenti ceramici ed edilizi (periodo arcaico e repubblicano). Il secondo percorso in pietra di epoca romana è emerso nel versante orientale per una lunghezza di m 24. Nella parte alta del pianoro l’indagine ha messo in luce murature in opera laterizia, attribuibili ad una villa romana, già segnalata da due grossi interri alle pendici dello stesso pianoro. Ricco l’apparato decorativo: pitture parietali (recuperate in stato frammentario), marmi e terracotte del periodo medio-imperiale. A regolare l’adduzione idrica, la villa si serviva di un pozzo e relativo cunicolo rivestiti di malta idraulica. È emersa inoltre una necropoli pertinente all'impianto residenziale con 11 sepolture ed una tomba a camera quadrata (m 5×5) scavata nel banco di tufo, e costruita in muratura laterizia, della quale è stato recuperato il pavimento a mosaico con grandi tessere ed inserti marmorei. Il contributo si conclude con un'appendice archivistica.
Via Federico Filippini. Indagini archeologiche (Municipio XIV) / Tomassetti, Alessandra. - In: BULLETTINO DELLA COMMISSIONE ARCHEOLOGICA COMUNALE DI ROMA. - ISSN 0392-7636. - CXVIII:n.s. XXV(2017), pp. 313-319.
Via Federico Filippini. Indagini archeologiche (Municipio XIV)
Alessandra Tomassetti
2017
Abstract
Risultati preliminari delle indagini archeologiche in località Colle Fiorito in Roma (ora via Federico Filippini) che hanno evidenziato frequentazioni stanziali sviluppatesi in un arco cronologico compreso tra i secoli VII a.C. e III d.C. Nella parte bassa del pianoro sono stati individuati tracciati di antica viabilità: il primo relativo alla iniziale fase di occupazione del sito (fine del VII – inizio VI secolo a.C.), che sfruttava un invaso naturale, in seguito coperto da una successione di strati di dilavamento del terreno dalla collina sovrastante, con frammenti ceramici ed edilizi (periodo arcaico e repubblicano). Il secondo percorso in pietra di epoca romana è emerso nel versante orientale per una lunghezza di m 24. Nella parte alta del pianoro l’indagine ha messo in luce murature in opera laterizia, attribuibili ad una villa romana, già segnalata da due grossi interri alle pendici dello stesso pianoro. Ricco l’apparato decorativo: pitture parietali (recuperate in stato frammentario), marmi e terracotte del periodo medio-imperiale. A regolare l’adduzione idrica, la villa si serviva di un pozzo e relativo cunicolo rivestiti di malta idraulica. È emersa inoltre una necropoli pertinente all'impianto residenziale con 11 sepolture ed una tomba a camera quadrata (m 5×5) scavata nel banco di tufo, e costruita in muratura laterizia, della quale è stato recuperato il pavimento a mosaico con grandi tessere ed inserti marmorei. Il contributo si conclude con un'appendice archivistica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.