La raccolta sistematica di dati sulle biblioteche italiane è oggi azione fondamentale per una programmazione efficace delle politiche bibliotecarie e, più in generale, delle politiche culturali. C'è uno scarto tra la riflessione teorica che negli ultimi quarant’anni ha prodotto strumenti per la valutazione della performance e la pratica delle attività di monitoraggio. Ci sono esperienze diverse che contribuiscono a creare un quadro incerto sulle attività, i servizi, l'impatto delle biblioteche nel panorama sociale e culturale del nostro paese. Ciò può produrre pericolose distorsioni. La raccolta sistematica di dati sulle biblioteche fondata su metodologie condivise avrebbe, inoltre, un effetto che va oltre il campo della biblioteconomia e che investe il tema della valutazione delle politiche pubbliche in generale. La collaborazione avviata nel 2017 tra l’Università di Roma Sapienza e l’Istat nasce al fine di sopperire a questa anacronistica frammentarietà di dati nella cosiddetta epoca data driven e porta alla realizzazione della prima indagine Istat a carattere censuario sulle biblioteche in Italia. L’obiettivo primario della rilevazione è aggiornare uno strumento già esistente, l’Anagrafe delle biblioteche italiane ovvero la banca dati gestita dall’ICCU, e costruire un percorso virtuoso e sistematico di raccolta dati che permetta di andare oltre la frammentazione e di realizzare una mappatura concreta ed esaustiva delle biblioteche presenti nel nostro territorio.
Oltre la frammentazione dei dati. Verso un sistema informativo per le biblioteche italiane nel paradigma della sostenibilità / Faggiolani, Chiara; Federici, Alessandra; Massara, Flavia. - (2019), pp. 294-308. (Intervento presentato al convegno La biblioteca che cresce. Contenuti e servizi tra frammentazione e integrazione tenutosi a Milano).
Oltre la frammentazione dei dati. Verso un sistema informativo per le biblioteche italiane nel paradigma della sostenibilità
FAGGIOLANI, CHIARA
;MASSARA, FLAVIA
2019
Abstract
La raccolta sistematica di dati sulle biblioteche italiane è oggi azione fondamentale per una programmazione efficace delle politiche bibliotecarie e, più in generale, delle politiche culturali. C'è uno scarto tra la riflessione teorica che negli ultimi quarant’anni ha prodotto strumenti per la valutazione della performance e la pratica delle attività di monitoraggio. Ci sono esperienze diverse che contribuiscono a creare un quadro incerto sulle attività, i servizi, l'impatto delle biblioteche nel panorama sociale e culturale del nostro paese. Ciò può produrre pericolose distorsioni. La raccolta sistematica di dati sulle biblioteche fondata su metodologie condivise avrebbe, inoltre, un effetto che va oltre il campo della biblioteconomia e che investe il tema della valutazione delle politiche pubbliche in generale. La collaborazione avviata nel 2017 tra l’Università di Roma Sapienza e l’Istat nasce al fine di sopperire a questa anacronistica frammentarietà di dati nella cosiddetta epoca data driven e porta alla realizzazione della prima indagine Istat a carattere censuario sulle biblioteche in Italia. L’obiettivo primario della rilevazione è aggiornare uno strumento già esistente, l’Anagrafe delle biblioteche italiane ovvero la banca dati gestita dall’ICCU, e costruire un percorso virtuoso e sistematico di raccolta dati che permetta di andare oltre la frammentazione e di realizzare una mappatura concreta ed esaustiva delle biblioteche presenti nel nostro territorio.File | Dimensione | Formato | |
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