L’articolo analizza con compiutezza l’evoluzione degli istituti di governo del territorio e dei relativi profili problematici nella prospettiva della progressiva realizzazione della “città sostenibile”, quale luogo di affermazione di quel diritto fondamentale “alla città”, recentemente riconosciuto nel diritto internazionale e fine ultimo delle politiche dello sviluppo sostenibile elaborate a livello europeo e globale. Lo studio evidenzia, come principale ricaduta nel diritto interno, una crescente responsabilità dello Stato nel porre una disciplina generale del governo del territorio funzionale al soddisfacimento di diritti sociali fondamentali, con necessaria rivisitazione degli istituti giuridici tradizionali, improntata a valorizzazione delle autorità locali, moltiplicazione degli strumenti partecipativi, integrazione delle diverse politiche settoriali. Emerge, in particolare, l’esigenza di ripensamento degli strumenti pianificazione: da un rilancio della pianificazione di area vasta, ai fini di una adeguata integrazione delle politiche aventi riflessi sul territorio, a un nuovo modello di pianificazione generale, inquadrato in rinnovati rapporti tra “piano” e “progetto”, tra “pubblico” e “privato”, tra amministrazione e comunità cittadine. Attenzione viene prestata altresì ai moduli collaborativi tra amministrazione e cittadini ai fini della rigenerazione e gestione dei c.d. "beni comuni urbani" di cui si propone una ricostruzione teorica che muove della prospettiva della pluralità degli ordinamenti giuridici.
Lo sviluppo urbano sostenibile e gli strumenti del governo territoriale tra prospettive di coesione e tutela dei diritti fondamentali / DELLA SCALA, MARIA GRAZIA. - In: DIRITTO AMMINISTRATIVO. - ISSN 1720-4526. - 4:XXVI(2018), pp. 787-837.
Lo sviluppo urbano sostenibile e gli strumenti del governo territoriale tra prospettive di coesione e tutela dei diritti fondamentali
Della Scala Maria Grazia
2018
Abstract
L’articolo analizza con compiutezza l’evoluzione degli istituti di governo del territorio e dei relativi profili problematici nella prospettiva della progressiva realizzazione della “città sostenibile”, quale luogo di affermazione di quel diritto fondamentale “alla città”, recentemente riconosciuto nel diritto internazionale e fine ultimo delle politiche dello sviluppo sostenibile elaborate a livello europeo e globale. Lo studio evidenzia, come principale ricaduta nel diritto interno, una crescente responsabilità dello Stato nel porre una disciplina generale del governo del territorio funzionale al soddisfacimento di diritti sociali fondamentali, con necessaria rivisitazione degli istituti giuridici tradizionali, improntata a valorizzazione delle autorità locali, moltiplicazione degli strumenti partecipativi, integrazione delle diverse politiche settoriali. Emerge, in particolare, l’esigenza di ripensamento degli strumenti pianificazione: da un rilancio della pianificazione di area vasta, ai fini di una adeguata integrazione delle politiche aventi riflessi sul territorio, a un nuovo modello di pianificazione generale, inquadrato in rinnovati rapporti tra “piano” e “progetto”, tra “pubblico” e “privato”, tra amministrazione e comunità cittadine. Attenzione viene prestata altresì ai moduli collaborativi tra amministrazione e cittadini ai fini della rigenerazione e gestione dei c.d. "beni comuni urbani" di cui si propone una ricostruzione teorica che muove della prospettiva della pluralità degli ordinamenti giuridici.File | Dimensione | Formato | |
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