Le straordinarie opportunità offerte dal World Wide Web in relazione alla ricerca e scambio di informazioni tra utenti remoti è ormai prepotentemente entrato del senso comune, tanto che qualunque sia l’oggetto della ricerca per prima cosa si interrogano i database disponibili su Internet. Non sfugge d’altra parte a questa regola il settore dei Beni Culturali: milioni le pagine web che propongono in rete i più disparati dati, da quelli più strettamente scientifici a quelli destinati ai turisti. Tuttavia questo processo, finora sostanzialmente anarchico e in gran parte spontaneo, comincia a mostrare alcuni limiti significativi: le pagine web infatti sono concepite più o meno come quelle di un libro; il livello d’interazione tra utente e informazioni è basso e spesso strettamente unidirezionale (solo downloading); nessuna interazione è di solito prevista tra utente ed utente. Se dunque da un lato la rete web (o meglio l’utilizzo della rete web) non è dotata al momento di quegli auspicabili requisiti prestazionali che potrebbero soddisfare richieste informative di livello più elevato rispetto agli esempi che abbiamo appena proposto, dall’altro non si può non osservare come tale problema non derivi tanto dalla mancanza di dati, quanto dalla loro indisponibilità e disorganizzazione. La risposta che abbiamo immaginato si fonda essenzialmente sull’idea che tra le n dimensioni che caratterizzano la realtà di un qualsiasi oggetto, la sua forma geometrica costituisca il punto di partenza più efficace e condiviso per l’esplorazione interattiva delle sue innumerevoli informazioni: considerazione che costituisce già da anni la base della tecnologia hardware e software comunemente utilizzata nei simulatori (di volo, di guida, etc.) così come nei videogames. Il presente articolo racconta brevemente il lavoro svolto nel quadro del progetto Unimed Cultural Heritage 2 per ciò che attiene all’esplorazione ed interazione concurrent (più utenti contemporaneamente) e realtime via Internet di spazi virtuali 3D integrati da databases di varia natura illustrando alcuni esempi prototipo di web browsing 3D relativi alla Villa dei Volusii presso Roma e a porzioni della cupola centrale di Hagia Sophia ad Istanbul.
Modelli interattivi esplorabili in rete: nuove applicazioni del 3D Web Browsing al settore dei Beni Culturali Interactive models on the web: new applications of 3D Web Browsing in the field of cultural assets / Bianchini, Carlo. - In: DISEGNARE IDEE IMMAGINI. - ISSN 1123-9247. - STAMPA. - 28:(2004), pp. 62-69.
Modelli interattivi esplorabili in rete: nuove applicazioni del 3D Web Browsing al settore dei Beni Culturali Interactive models on the web: new applications of 3D Web Browsing in the field of cultural assets
BIANCHINI, Carlo
2004
Abstract
Le straordinarie opportunità offerte dal World Wide Web in relazione alla ricerca e scambio di informazioni tra utenti remoti è ormai prepotentemente entrato del senso comune, tanto che qualunque sia l’oggetto della ricerca per prima cosa si interrogano i database disponibili su Internet. Non sfugge d’altra parte a questa regola il settore dei Beni Culturali: milioni le pagine web che propongono in rete i più disparati dati, da quelli più strettamente scientifici a quelli destinati ai turisti. Tuttavia questo processo, finora sostanzialmente anarchico e in gran parte spontaneo, comincia a mostrare alcuni limiti significativi: le pagine web infatti sono concepite più o meno come quelle di un libro; il livello d’interazione tra utente e informazioni è basso e spesso strettamente unidirezionale (solo downloading); nessuna interazione è di solito prevista tra utente ed utente. Se dunque da un lato la rete web (o meglio l’utilizzo della rete web) non è dotata al momento di quegli auspicabili requisiti prestazionali che potrebbero soddisfare richieste informative di livello più elevato rispetto agli esempi che abbiamo appena proposto, dall’altro non si può non osservare come tale problema non derivi tanto dalla mancanza di dati, quanto dalla loro indisponibilità e disorganizzazione. La risposta che abbiamo immaginato si fonda essenzialmente sull’idea che tra le n dimensioni che caratterizzano la realtà di un qualsiasi oggetto, la sua forma geometrica costituisca il punto di partenza più efficace e condiviso per l’esplorazione interattiva delle sue innumerevoli informazioni: considerazione che costituisce già da anni la base della tecnologia hardware e software comunemente utilizzata nei simulatori (di volo, di guida, etc.) così come nei videogames. Il presente articolo racconta brevemente il lavoro svolto nel quadro del progetto Unimed Cultural Heritage 2 per ciò che attiene all’esplorazione ed interazione concurrent (più utenti contemporaneamente) e realtime via Internet di spazi virtuali 3D integrati da databases di varia natura illustrando alcuni esempi prototipo di web browsing 3D relativi alla Villa dei Volusii presso Roma e a porzioni della cupola centrale di Hagia Sophia ad Istanbul.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.