The essay analyzes the architectural consistency of the Orvieto Cathedral from its early construction phases to just before its late nineteenth century restoration. The considerations presented in this paper start with an analysis of early construction phases, reconsidered from the point of view of contemporary documents and rendered graphically both as floorplans and full figures, based on the current state, achieving new critical interpretations of the Medieval architectural organism, both in its functional aspects as in its structural elements. The essay continues with the observation of successive transformations, according to particular information drawn from the well-known mid-nineteenth century relief by the three Russian architects N. Benois, A. Resanoff and A. Krakau, the comparison with previous sources, and with the consideration of documentary material from the following years (in particular, the official papers of the General Directorate for Antiquities and Fine Arts of the Ministry of Education, under whose supervision restoration works were carried out). This comparison makes it possible to shed light on the still unclear state of the Cathedral, approximately two centuries after the 16th and 17th century restorations took place, and in the phase immediately preceding the 19th century restorations, arriving at the knowledge of elements present at that stage (such as the large central mullioned window on the left side of the cathedral) which no longer exist today.

Il saggio analizza la consistenza architettonica del duomo di Orvieto dalle prime fasi costruttive a quella precedente i restauri di ripristino di fine Ottocento. Le considerazioni esposte prendono avvio dall’analisi delle prime fasi costruttive, nuovamente riguardate attraverso i documenti dell’epoca e restituite graficamente in pianta e in alzato sulla base dello stato attuale, giungendo a nuove interpretazioni critiche dell’organismo architettonico medievale, sia nei suoi aspetti funzionali che nei suoi elementi strutturali. La trattazione prosegue con le trasformazioni successive prendendo spunto dalle singolari informazioni desunte dal rilievo di metà del XIX secolo dei tre architetti russi N. Benois, A. Resanoff, A. Krakau, messe a confronto con le fonti precedenti (costituite da un consistente apparato documentario, iconografico e bibliografico) e con il materiale documentario degli anni successivi (in particolare gli incartamenti ufficiali della Direzione Generale Antichità e Belle Arti del Ministero della Pubblica Istruzione, sotto la cui supervisione furono eseguiti i restauri di ripristino). Tale comparazione ha permesso di fare luce sullo stato di fatto del duomo (non ancora del tutto chiaro), circa due secoli dopo il rinnovamento cinque-seicentesco, nella fase immediatamente precedente i restauri ottocenteschi, pervenendo alla conoscenza di elementi presenti in quella fase (come la grande bifora centrale posta sul fianco sinistro del duomo) oggi non più esistenti.

Nuove precisazioni sull'architettura perduta del duomo di Orvieto / Manfredi, CARMEN VINCENZA. - In: QUADERNI DELL’ISTITUTO DI STORIA DELL’ARCHITETTURA. - ISSN 0485-4152. - nuova serie fascicolo 68(2018), pp. 25-48.

Nuove precisazioni sull'architettura perduta del duomo di Orvieto

Carmen Vincenza Manfredi
2018

Abstract

The essay analyzes the architectural consistency of the Orvieto Cathedral from its early construction phases to just before its late nineteenth century restoration. The considerations presented in this paper start with an analysis of early construction phases, reconsidered from the point of view of contemporary documents and rendered graphically both as floorplans and full figures, based on the current state, achieving new critical interpretations of the Medieval architectural organism, both in its functional aspects as in its structural elements. The essay continues with the observation of successive transformations, according to particular information drawn from the well-known mid-nineteenth century relief by the three Russian architects N. Benois, A. Resanoff and A. Krakau, the comparison with previous sources, and with the consideration of documentary material from the following years (in particular, the official papers of the General Directorate for Antiquities and Fine Arts of the Ministry of Education, under whose supervision restoration works were carried out). This comparison makes it possible to shed light on the still unclear state of the Cathedral, approximately two centuries after the 16th and 17th century restorations took place, and in the phase immediately preceding the 19th century restorations, arriving at the knowledge of elements present at that stage (such as the large central mullioned window on the left side of the cathedral) which no longer exist today.
2018
Il saggio analizza la consistenza architettonica del duomo di Orvieto dalle prime fasi costruttive a quella precedente i restauri di ripristino di fine Ottocento. Le considerazioni esposte prendono avvio dall’analisi delle prime fasi costruttive, nuovamente riguardate attraverso i documenti dell’epoca e restituite graficamente in pianta e in alzato sulla base dello stato attuale, giungendo a nuove interpretazioni critiche dell’organismo architettonico medievale, sia nei suoi aspetti funzionali che nei suoi elementi strutturali. La trattazione prosegue con le trasformazioni successive prendendo spunto dalle singolari informazioni desunte dal rilievo di metà del XIX secolo dei tre architetti russi N. Benois, A. Resanoff, A. Krakau, messe a confronto con le fonti precedenti (costituite da un consistente apparato documentario, iconografico e bibliografico) e con il materiale documentario degli anni successivi (in particolare gli incartamenti ufficiali della Direzione Generale Antichità e Belle Arti del Ministero della Pubblica Istruzione, sotto la cui supervisione furono eseguiti i restauri di ripristino). Tale comparazione ha permesso di fare luce sullo stato di fatto del duomo (non ancora del tutto chiaro), circa due secoli dopo il rinnovamento cinque-seicentesco, nella fase immediatamente precedente i restauri ottocenteschi, pervenendo alla conoscenza di elementi presenti in quella fase (come la grande bifora centrale posta sul fianco sinistro del duomo) oggi non più esistenti.
duomo Orvieto; fasi costruttive; trasformazioni; restauri
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Nuove precisazioni sull'architettura perduta del duomo di Orvieto / Manfredi, CARMEN VINCENZA. - In: QUADERNI DELL’ISTITUTO DI STORIA DELL’ARCHITETTURA. - ISSN 0485-4152. - nuova serie fascicolo 68(2018), pp. 25-48.
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