Alfonso Gatto è, certamente, una figura letteraria dall’intelligenza multiforme e dagli interessi eterogenei; ricordato spesso – e, a volte, unicamente – per il suo afflato poetico di marca ermetica, ha, in realtà, dedicato attenzione tra l’altro anche all’ambito televisivo, al cinema e allo sport. A tal proposito, proprio tra il settembre 1964 ed il dicembre 1965, subentrando a G. Fratini (autore della rubrica “La settimana televisiva”), A. Gatto si occupa di una rubrica di critica televisiva umoristicamente intitolata “Il Gatto in poltrona” sulle pagine della «Fiera letteraria», un settimanale domenicale di informazione culturale . A. Gatto, dunque, per più di un anno si rende spettatore e commentatore dei programmi televisivi del palinsesto Rai: ciò che ne emerge è la figura, da un lato, di un uomo di cultura ammaliato dalle potenzialità del nuovo mezzo, dall’altro di un intellettuale, certamente, impensierito dalla possibile banalizzazione della cultura e della comunicazione, connaturate, per certi versi, a tale tipologia comunicativa . Dalle pagine di “Il Gatto in poltrona” emergono, dunque, i nomi dei protagonisti televisivi negli anni Sessanta del Novecento: si passa dalle trasmissioni più marcatamente culturali agli spettacoli di varietà, che ritraggono figure di grande notorietà dell’epoca.
“Il gatto in poltrona” e la critica televisiva / Medaglia, Francesca. - In: SINESTESIE. - ISSN 1721-3509. - (2016), pp. 371-374.
“Il gatto in poltrona” e la critica televisiva
Francesca Medaglia
2016
Abstract
Alfonso Gatto è, certamente, una figura letteraria dall’intelligenza multiforme e dagli interessi eterogenei; ricordato spesso – e, a volte, unicamente – per il suo afflato poetico di marca ermetica, ha, in realtà, dedicato attenzione tra l’altro anche all’ambito televisivo, al cinema e allo sport. A tal proposito, proprio tra il settembre 1964 ed il dicembre 1965, subentrando a G. Fratini (autore della rubrica “La settimana televisiva”), A. Gatto si occupa di una rubrica di critica televisiva umoristicamente intitolata “Il Gatto in poltrona” sulle pagine della «Fiera letteraria», un settimanale domenicale di informazione culturale . A. Gatto, dunque, per più di un anno si rende spettatore e commentatore dei programmi televisivi del palinsesto Rai: ciò che ne emerge è la figura, da un lato, di un uomo di cultura ammaliato dalle potenzialità del nuovo mezzo, dall’altro di un intellettuale, certamente, impensierito dalla possibile banalizzazione della cultura e della comunicazione, connaturate, per certi versi, a tale tipologia comunicativa . Dalle pagine di “Il Gatto in poltrona” emergono, dunque, i nomi dei protagonisti televisivi negli anni Sessanta del Novecento: si passa dalle trasmissioni più marcatamente culturali agli spettacoli di varietà, che ritraggono figure di grande notorietà dell’epoca.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Medaglia_Gatto-in-poltrona_2016.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
2.46 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.46 MB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.