Il presente lavoro è volto ad esaminare come l’agiografia (e in particolare, l’agiografia siriaca) abbia concepito, reinterpretato e riscritto il rapporto tra santità e potere politico. Tuttavia osserviamo che spesso il testo agiografico non ha (solo) vita indipendente; spesso il testo, nella tradizione manoscritta e successivamente a stampa, fa parte di un complesso di testi più o meno ampio, di cui fanno parte, insieme ad esso, altri testi della stessa o di diversa natura: parliamo di collezioni agiografiche laddove ci troviamo di fronte a una raccolta di materiale testuale per lo più agiografico, composto da Vite e Martiri, cui possono talvolta associarsi testi di carattere spirituale/ascetico o dottrinale o altro. Il testo agiografico facente parte della collezione non può dunque più essere inteso esclusivamente come opera indipendente ma, per essere pienamente compreso in tutto il suo significato o per meglio dire nei potenziali vari significati che esso ha assunto nell’arco della sua storia, deve essere studiato “in contesto”, come parte integrante di un corpus testuale, che è la collezione agiografica. Alla luce di queste considerazioni, lo studio si sviluppa in tre direzioni: a) l’analisi delle collezioni agiografiche, della loro struttura e delle ragioni che si possono intravedere dietro questa (Part I.1); b) all’interno di un più ampio contesto rappresentato dal doppio rapporto che il testo agiografico ha con la letteratura e con la storia, il tentativo di analizzare come il rapporto tra santità e potere sia stato sviluppato attraverso le varie narrazioni e tipologie narrative, generi letterari e secoli (Part I.2); c) a livello filologico, le edizioni critiche di quattro testi agiografici (gli atti dei Martiri Persiani Barḥadbešabba, Badmā e Miles, Aboursam and Sinay, la versione siriaca degli Atti di Cristoforo cinocefalo) le cui ormai datate edizioni non rispecchiano i rigorosi criteri che la critica testuale contemporanea richiede (Part II).

Holiness and power in Syriac hagiographic collections / DI RIENZO, Annunziata. - (2019 Feb 18).

Holiness and power in Syriac hagiographic collections

DI RIENZO, ANNUNZIATA
18/02/2019

Abstract

Il presente lavoro è volto ad esaminare come l’agiografia (e in particolare, l’agiografia siriaca) abbia concepito, reinterpretato e riscritto il rapporto tra santità e potere politico. Tuttavia osserviamo che spesso il testo agiografico non ha (solo) vita indipendente; spesso il testo, nella tradizione manoscritta e successivamente a stampa, fa parte di un complesso di testi più o meno ampio, di cui fanno parte, insieme ad esso, altri testi della stessa o di diversa natura: parliamo di collezioni agiografiche laddove ci troviamo di fronte a una raccolta di materiale testuale per lo più agiografico, composto da Vite e Martiri, cui possono talvolta associarsi testi di carattere spirituale/ascetico o dottrinale o altro. Il testo agiografico facente parte della collezione non può dunque più essere inteso esclusivamente come opera indipendente ma, per essere pienamente compreso in tutto il suo significato o per meglio dire nei potenziali vari significati che esso ha assunto nell’arco della sua storia, deve essere studiato “in contesto”, come parte integrante di un corpus testuale, che è la collezione agiografica. Alla luce di queste considerazioni, lo studio si sviluppa in tre direzioni: a) l’analisi delle collezioni agiografiche, della loro struttura e delle ragioni che si possono intravedere dietro questa (Part I.1); b) all’interno di un più ampio contesto rappresentato dal doppio rapporto che il testo agiografico ha con la letteratura e con la storia, il tentativo di analizzare come il rapporto tra santità e potere sia stato sviluppato attraverso le varie narrazioni e tipologie narrative, generi letterari e secoli (Part I.2); c) a livello filologico, le edizioni critiche di quattro testi agiografici (gli atti dei Martiri Persiani Barḥadbešabba, Badmā e Miles, Aboursam and Sinay, la versione siriaca degli Atti di Cristoforo cinocefalo) le cui ormai datate edizioni non rispecchiano i rigorosi criteri che la critica testuale contemporanea richiede (Part II).
18-feb-2019
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1244449
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