Lo scopo di questa tesi è quello di illustrare un filone sempre più esteso e proficuo del panorama letterario contemporaneo francese, e include scrittori che si sono occupati della rivisitazione delle biografie di artisti italiani. Questo intento coinvolge molti autori, ma sono stati scelti due scrittori, Michèle Desbordes e Mathias Énard, i quali, ognuno secondo la propria poetica, possono mettere ben in evidenza alcuni aspetti principali di questa tendenza. Dopo un breve excursus sui cambiamenti ancora in atto che la letteratura francese contemporanea ha subìto a partire dalla seconda metà del Novecento, si analizzeranno gli strumenti e le tecniche adoperate dagli scrittori, come ad esempio l’ekphrasis, per rapportarsi alla tradizione, a tutti i documenti, ai materiali e alle fonti a loro disposizione per poter ricostruire la “biografia” dei maestri d’arte scelti nelle loro narrazioni. Non va messo in evidenza solo il processo di documentazione da parte di questi scrittori, ma soprattutto quello di invenzione e di manipolazione delle fonti nel quale sono coinvolti, che li spinge a mescolare elementi reali ad altri che non trovano nessun riscontro storico. Tra gli elementi di invenzione figura spesso nei testi la presenza di personaggi non documentati dalle biografie i quali, attraverso un rapporto di metaletterarietà, rappresentano il tema dell’ordinarietà e della quotidianità di fronte all’eccezionalità della vita degli artisti. Inoltre, questi personaggi sono un’incarnazione degli artisti italiani e gli scrittori presi in esame danno spazio a tali figure perché intuiscono che attraverso i loro prodotti artistici i maestri dell’arte italiana parlano anche di sé e soprattutto di ciò che non è visibile direttamente ed esplicitamente dal loro vissuto, così come ci è stato tramandato dalle biografie e dalle fonti. Alcuni di questi personaggi sembrano evocare le opere più celebri degli artisti stessi creando dei parallelismi perfetti tra realtà e finzione. La presenza di tali figure rappresenta anche una rievocazione stessa dell’esistenza degli scrittori. I primi due capitoli sono dedicati a Michèle Desbordes, rispettivamente al libro La demande (1999) e al racconto Artemisia dans la montagne tratto dalla raccolta Artemisia et autres proses (2006). Nel primo romanzo l’autrice ripercorre l’ultima parte della vita di Leonardo da Vinci in Francia affiancando al pittore la figura di una servante, una domestica che da un lato è frutto della biografia dell’artista e della manipolazione delle fonti dell’autrice, dall’altro è parte del vissuto stesso di Michèle Desbordes tanto da diventare un topos della sua produzione, come dimostrerà il secondo testo Artemisia et autres proses. Si tratta di un racconto di poche pagine nelle quali viene illustrata a grandi linee la vita di Artemisia Gentileschi e nel quale vengono messe in evidenza anche le interferenze autobiografiche dell’autrice, che vanno dall’insistenza su alcuni temi, come la presenza della servante e le allusioni al mare. Nell’ultimo capitolo, invece, si esaminerà l’altro autore al centro della tesi, Mathias Énard, con il romanzo Parle-leur de batailles, de rois et d'éléphants (2010), nel quale si ripercorre un episodio fittizio della vita di Michelangelo Buonarroti, il presunto viaggio a Costantinopoli. Da questo evento l’autore costruirà la sua narrazione, esplicitando alla fine del libro tutte le fonti dalle quali ha attinto per costruire il suo romanzo, diversamente da Michèle Desbordes, la quale non manifesta le fonti e il materiale analizzato per la sua ricerca. Tuttavia, il processo di documentazione non attenuerà quello dell’invenzione da parte di Énard, il quale costruisce un romanzo dinamico dove vengono messi in scena anche altri personaggi fittizi, i quali affiancano la figura dell’artista. Attraverso l’analisi di queste opere e dei loro autori non si vuole tracciare un panorama esaustivo della tendenza contemporanea francese verso la rivisitazione delle biografie di artisti. Esistono denominatori comuni e differenze, ma ciò che questa ricerca vuole mettere in risalto è la specificità della poetica di ogni singolo autore e i diversi modus operandi di fronte a uno stesso soggetto. Ciò consentirà di affinare le capacità critiche per poter riflettere autonomamente sui meccanismi in atto della narrativa attuale e a posteriori tracciare delle categorizzazioni che soltanto la distanza temporale può dare.
Gli artisti italiani nella letteratura francese contemporanea: Michèle Desbordes e Mathias Énard / Felici, Marta. - (2019 Feb 12).
Gli artisti italiani nella letteratura francese contemporanea: Michèle Desbordes e Mathias Énard
FELICI, MARTA
12/02/2019
Abstract
Lo scopo di questa tesi è quello di illustrare un filone sempre più esteso e proficuo del panorama letterario contemporaneo francese, e include scrittori che si sono occupati della rivisitazione delle biografie di artisti italiani. Questo intento coinvolge molti autori, ma sono stati scelti due scrittori, Michèle Desbordes e Mathias Énard, i quali, ognuno secondo la propria poetica, possono mettere ben in evidenza alcuni aspetti principali di questa tendenza. Dopo un breve excursus sui cambiamenti ancora in atto che la letteratura francese contemporanea ha subìto a partire dalla seconda metà del Novecento, si analizzeranno gli strumenti e le tecniche adoperate dagli scrittori, come ad esempio l’ekphrasis, per rapportarsi alla tradizione, a tutti i documenti, ai materiali e alle fonti a loro disposizione per poter ricostruire la “biografia” dei maestri d’arte scelti nelle loro narrazioni. Non va messo in evidenza solo il processo di documentazione da parte di questi scrittori, ma soprattutto quello di invenzione e di manipolazione delle fonti nel quale sono coinvolti, che li spinge a mescolare elementi reali ad altri che non trovano nessun riscontro storico. Tra gli elementi di invenzione figura spesso nei testi la presenza di personaggi non documentati dalle biografie i quali, attraverso un rapporto di metaletterarietà, rappresentano il tema dell’ordinarietà e della quotidianità di fronte all’eccezionalità della vita degli artisti. Inoltre, questi personaggi sono un’incarnazione degli artisti italiani e gli scrittori presi in esame danno spazio a tali figure perché intuiscono che attraverso i loro prodotti artistici i maestri dell’arte italiana parlano anche di sé e soprattutto di ciò che non è visibile direttamente ed esplicitamente dal loro vissuto, così come ci è stato tramandato dalle biografie e dalle fonti. Alcuni di questi personaggi sembrano evocare le opere più celebri degli artisti stessi creando dei parallelismi perfetti tra realtà e finzione. La presenza di tali figure rappresenta anche una rievocazione stessa dell’esistenza degli scrittori. I primi due capitoli sono dedicati a Michèle Desbordes, rispettivamente al libro La demande (1999) e al racconto Artemisia dans la montagne tratto dalla raccolta Artemisia et autres proses (2006). Nel primo romanzo l’autrice ripercorre l’ultima parte della vita di Leonardo da Vinci in Francia affiancando al pittore la figura di una servante, una domestica che da un lato è frutto della biografia dell’artista e della manipolazione delle fonti dell’autrice, dall’altro è parte del vissuto stesso di Michèle Desbordes tanto da diventare un topos della sua produzione, come dimostrerà il secondo testo Artemisia et autres proses. Si tratta di un racconto di poche pagine nelle quali viene illustrata a grandi linee la vita di Artemisia Gentileschi e nel quale vengono messe in evidenza anche le interferenze autobiografiche dell’autrice, che vanno dall’insistenza su alcuni temi, come la presenza della servante e le allusioni al mare. Nell’ultimo capitolo, invece, si esaminerà l’altro autore al centro della tesi, Mathias Énard, con il romanzo Parle-leur de batailles, de rois et d'éléphants (2010), nel quale si ripercorre un episodio fittizio della vita di Michelangelo Buonarroti, il presunto viaggio a Costantinopoli. Da questo evento l’autore costruirà la sua narrazione, esplicitando alla fine del libro tutte le fonti dalle quali ha attinto per costruire il suo romanzo, diversamente da Michèle Desbordes, la quale non manifesta le fonti e il materiale analizzato per la sua ricerca. Tuttavia, il processo di documentazione non attenuerà quello dell’invenzione da parte di Énard, il quale costruisce un romanzo dinamico dove vengono messi in scena anche altri personaggi fittizi, i quali affiancano la figura dell’artista. Attraverso l’analisi di queste opere e dei loro autori non si vuole tracciare un panorama esaustivo della tendenza contemporanea francese verso la rivisitazione delle biografie di artisti. Esistono denominatori comuni e differenze, ma ciò che questa ricerca vuole mettere in risalto è la specificità della poetica di ogni singolo autore e i diversi modus operandi di fronte a uno stesso soggetto. Ciò consentirà di affinare le capacità critiche per poter riflettere autonomamente sui meccanismi in atto della narrativa attuale e a posteriori tracciare delle categorizzazioni che soltanto la distanza temporale può dare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.