La mia tesi di Dottorato si interessa di una questione spinosa sia dal punto di vista interlinguistico che intralinguistico strettamente connesso alla lingua francese: l’acquisizione del genere grammaticale dei nomi. Questo lavoro si pone come obiettivo l’osservazione dei processi di acquisizione del genere grammaticale in Francese L2 da parte dei locutori italofoni. Nello specifico, si intende osservare il livello di preminenza della categorizzazione su base semantica o morfo-fonologica. Si tratta di un’osservazione variegata sia per quanto riguarda il corpus degli apprendenti osservati (studenti di età e di livello di istruzione differente) sia per le modalità di osservazione. In riferimento a questo ultimo punto, infatti, si è voluta attenzionare l’evoluzione ontologica degli apprendenti a seguito di un intero anno accademico per gli studenti universitari e una disamina sulla base di una somministrazione singola negli Istituti Secondari di Secondo Grado. Sono stati coinvolti studenti di provenienza diversa: a livello accademico le Università interessate sono state l’Università cattolica del Sacro Cuore, l’Università degli studi di Milano e l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, per quanto concerne gli Istituti secondari di Secondo Grado il test è stato somministrato in due Licei romani e in uno in Francia (Longwy). Avendo qui coinvolto un Liceo frequentato da studenti di origine italiana, rientra negli obiettivi di osservazione la divergenza dei risultati in relazione al contesto di acquisizione/apprendimento. Il primo capitolo si presenta come una disamina del genere (natura, origine, evoluzione e peculiarità) ed affronta l’analisi del genere grammaticale in italiano, in francese e nelle lingue ad esso correlate, quali il retoromanzo, le lingue creole a base francese o l’italiano antico, tra diacronia e sincronia. Il secondo capitolo intende offrire una attenta indagine circa la linguistica acquisizionale e l’interlingua. Di quest’ultima si osservano i relativi fenomeni di transfer, l’importanza della prossimità tra L1 e L2 e le nuove prospettive di osservazione e interpretazione degli errori commessi in fase di acquisizione. Il terzo capitolo descrive la natura, il ruolo e le interferenze tra gli indizi semantici e morfo-fonologici nell’attribuzione del genere grammaticale in francese. Dopo aver osservato i dati relativi al grado di predicibilità delle terminaisons e la loro co-occorrenza con altri indizi che interferiscono con essi, si passa a descrivere il test elaborato e sottoposto ai locutori, oggetto di studio del quarto capitolo. La descrizione degli intenti di osservazione e la motivazione che ci ha condotto a strutturare il test così come è stato elaborato costituiscono l’oggetto di attenzione della fase finale del capitolo. Il quarto capitolo, invece, intende offrire una attenta considerazione dei criteri di elaborazione e della struttura psicometrica del lavoro, dell’organizzazione degli elaborati, dei suoi intenti di osservazione e destinatari, dei risultati ottenuti nella somministrazione dei test e della relativa e personale interpretazione che abbiamo voluto dare a essi. Il numero di partecipanti coinvolti sono stati 76 studenti universitari intervistati nel primo incontro e 67 nel secondo, mentre sono stati 47 i liceali coinvolti nell’attività.

Il genere grammaticale e la sua acquisizione in FLE da parte degli studenti italofoni / DI PIETRO, Alessia. - (2019 Feb 12).

Il genere grammaticale e la sua acquisizione in FLE da parte degli studenti italofoni

DI PIETRO, ALESSIA
12/02/2019

Abstract

La mia tesi di Dottorato si interessa di una questione spinosa sia dal punto di vista interlinguistico che intralinguistico strettamente connesso alla lingua francese: l’acquisizione del genere grammaticale dei nomi. Questo lavoro si pone come obiettivo l’osservazione dei processi di acquisizione del genere grammaticale in Francese L2 da parte dei locutori italofoni. Nello specifico, si intende osservare il livello di preminenza della categorizzazione su base semantica o morfo-fonologica. Si tratta di un’osservazione variegata sia per quanto riguarda il corpus degli apprendenti osservati (studenti di età e di livello di istruzione differente) sia per le modalità di osservazione. In riferimento a questo ultimo punto, infatti, si è voluta attenzionare l’evoluzione ontologica degli apprendenti a seguito di un intero anno accademico per gli studenti universitari e una disamina sulla base di una somministrazione singola negli Istituti Secondari di Secondo Grado. Sono stati coinvolti studenti di provenienza diversa: a livello accademico le Università interessate sono state l’Università cattolica del Sacro Cuore, l’Università degli studi di Milano e l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, per quanto concerne gli Istituti secondari di Secondo Grado il test è stato somministrato in due Licei romani e in uno in Francia (Longwy). Avendo qui coinvolto un Liceo frequentato da studenti di origine italiana, rientra negli obiettivi di osservazione la divergenza dei risultati in relazione al contesto di acquisizione/apprendimento. Il primo capitolo si presenta come una disamina del genere (natura, origine, evoluzione e peculiarità) ed affronta l’analisi del genere grammaticale in italiano, in francese e nelle lingue ad esso correlate, quali il retoromanzo, le lingue creole a base francese o l’italiano antico, tra diacronia e sincronia. Il secondo capitolo intende offrire una attenta indagine circa la linguistica acquisizionale e l’interlingua. Di quest’ultima si osservano i relativi fenomeni di transfer, l’importanza della prossimità tra L1 e L2 e le nuove prospettive di osservazione e interpretazione degli errori commessi in fase di acquisizione. Il terzo capitolo descrive la natura, il ruolo e le interferenze tra gli indizi semantici e morfo-fonologici nell’attribuzione del genere grammaticale in francese. Dopo aver osservato i dati relativi al grado di predicibilità delle terminaisons e la loro co-occorrenza con altri indizi che interferiscono con essi, si passa a descrivere il test elaborato e sottoposto ai locutori, oggetto di studio del quarto capitolo. La descrizione degli intenti di osservazione e la motivazione che ci ha condotto a strutturare il test così come è stato elaborato costituiscono l’oggetto di attenzione della fase finale del capitolo. Il quarto capitolo, invece, intende offrire una attenta considerazione dei criteri di elaborazione e della struttura psicometrica del lavoro, dell’organizzazione degli elaborati, dei suoi intenti di osservazione e destinatari, dei risultati ottenuti nella somministrazione dei test e della relativa e personale interpretazione che abbiamo voluto dare a essi. Il numero di partecipanti coinvolti sono stati 76 studenti universitari intervistati nel primo incontro e 67 nel secondo, mentre sono stati 47 i liceali coinvolti nell’attività.
12-feb-2019
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Tesi_dottorato_DiPietro.pdf

accesso aperto

Tipologia: Tesi di dottorato
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 24.95 MB
Formato Adobe PDF
24.95 MB Adobe PDF

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1238810
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact