Jeanneret, meglio noto come Le Corbusier, è stato uno dei principali fautori del rinnovamento dell'architettura e dell'urbanistica a partire dagli anni '20, promuovendo una ricerca innovativa, molto più che "anticlassica", nata dall'esigenza di rappresentare i profondi cambiamenti in atto nel sostrato sociale, dei quali non si era ancora preso coscienza. Partendo da una formazione autodidatta al fianco di artisti nelle maggiori capitali europee, dove considera i diversi possibili usi del cemento armato come materiale innovativo dalle infinite risorse, giunge alla formulazione dei 5 capisaldi dell'architettura, che lo consacrano padre del Razionalismo. Le Corbusier applica i 5 punti nel progetto della celebre Villa Savoye qualche anno dopo, nel '29, con l'intento primario di armonizzare e annullare i confini tra l'ambiente interno e quello esterno, tra la nuova casa-tipo dell'uomo moderno e la vasta distesa erbosa dai toni bucolici che la circonda. L'applicazione dei 5 punti gli permette di creare un contatto istintivo ma sapientemente calcolato tra la geometricità delle forme e la mitezza dell'ambiente naturale, rinnovando completamente il vecchio sistema architettonico, e aprendo le porte all'architettura contemporanea, fino all'attualissima architettura liquida. Dalla cappella di Ronchamp, alla Maison Domino, dall'idea delle strade à redents teorizzate su Parigi alla Usine Verte progettata con Olivetti, l'intero lavoro lecorbusieriano sembra anticipare e gettare le basi per le moderne costruzioni che dagli anni '90 ad oggi hanno rivoluzionato la concezione dell'architettura, accomunando l'artista svizzero con alcuni dei più recenti e celebri architetti come Rem Koolhas o Renzo Piano, senza però dimenticare le antiche radici palladiane.
Le Corbusier: un viaggio verso la modernitàIn: BTA. BOLLETTINO TELEMATICO DELL'ARTE. - ISSN 1127-4883. - 758(2015).
Le Corbusier: un viaggio verso la modernità
-
2015
Abstract
Jeanneret, meglio noto come Le Corbusier, è stato uno dei principali fautori del rinnovamento dell'architettura e dell'urbanistica a partire dagli anni '20, promuovendo una ricerca innovativa, molto più che "anticlassica", nata dall'esigenza di rappresentare i profondi cambiamenti in atto nel sostrato sociale, dei quali non si era ancora preso coscienza. Partendo da una formazione autodidatta al fianco di artisti nelle maggiori capitali europee, dove considera i diversi possibili usi del cemento armato come materiale innovativo dalle infinite risorse, giunge alla formulazione dei 5 capisaldi dell'architettura, che lo consacrano padre del Razionalismo. Le Corbusier applica i 5 punti nel progetto della celebre Villa Savoye qualche anno dopo, nel '29, con l'intento primario di armonizzare e annullare i confini tra l'ambiente interno e quello esterno, tra la nuova casa-tipo dell'uomo moderno e la vasta distesa erbosa dai toni bucolici che la circonda. L'applicazione dei 5 punti gli permette di creare un contatto istintivo ma sapientemente calcolato tra la geometricità delle forme e la mitezza dell'ambiente naturale, rinnovando completamente il vecchio sistema architettonico, e aprendo le porte all'architettura contemporanea, fino all'attualissima architettura liquida. Dalla cappella di Ronchamp, alla Maison Domino, dall'idea delle strade à redents teorizzate su Parigi alla Usine Verte progettata con Olivetti, l'intero lavoro lecorbusieriano sembra anticipare e gettare le basi per le moderne costruzioni che dagli anni '90 ad oggi hanno rivoluzionato la concezione dell'architettura, accomunando l'artista svizzero con alcuni dei più recenti e celebri architetti come Rem Koolhas o Renzo Piano, senza però dimenticare le antiche radici palladiane.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.