Le pratiche meditative sono dei training fisici e mentali atti a sviluppare l’attenzione volontaria, il ricordo di sé, la coscienza fenomenica e la concentrazione unitiva. Originate all’interno delle tradizioni spirituali, dell’induismo e del buddhismo, sono oggetto di studio e di utilizzazione da parte delle neuroscienze e della psicologia clinica. Negli ultimi due decenni molte ricerche sono state dedicate alla meditazione mindfulness (samma sati), che cerca di sviluppare l’attenzione volontaria (Focus Attention Meditation), la coscienza del testimone (Open Monitoring Meditation) e la capacità di sostare nel momento presente (essere nel qui e ora). Oltre allo sviluppo di abilità cognitive, le pratiche di mindfulness coltivano in particolare alcuni atteggiamenti mentali (equanimità, gentilezza, lasciar andare), in grado di modificare le abitudini mentali negative. Studi di neuroscienze cliniche e sperimentali hanno evidenziato che le pratiche di meditazione unitiva (samma samadhi) sono correlate con le funzioni sottese dai lobi temporali e parietali, in particolare dalla giunzione temporo-parietale, mentre le pratiche di meditazione di consapevolezza (samma sati) sono correlate in particolare alle funzioni del lobo frontale e prefrontale. Per queste ragioni le pratiche meditative possono essere considerate come una sorta di ponte tra spiritualità, neuroscienze e psicologia clinica.

Gli stati di coscienza nelle pratiche meditative / Fabbro, Franco; D'Antoni, Fabio; Crescentini, Cristiano. - In: RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA. - ISSN 1129-6437. - 142:1(2018), pp. 93-109. [10.3280/RSF2018-001006]

Gli stati di coscienza nelle pratiche meditative

Franco Fabbro;D'ANTONI, FABIO;Cristiano Crescentini
2018

Abstract

Le pratiche meditative sono dei training fisici e mentali atti a sviluppare l’attenzione volontaria, il ricordo di sé, la coscienza fenomenica e la concentrazione unitiva. Originate all’interno delle tradizioni spirituali, dell’induismo e del buddhismo, sono oggetto di studio e di utilizzazione da parte delle neuroscienze e della psicologia clinica. Negli ultimi due decenni molte ricerche sono state dedicate alla meditazione mindfulness (samma sati), che cerca di sviluppare l’attenzione volontaria (Focus Attention Meditation), la coscienza del testimone (Open Monitoring Meditation) e la capacità di sostare nel momento presente (essere nel qui e ora). Oltre allo sviluppo di abilità cognitive, le pratiche di mindfulness coltivano in particolare alcuni atteggiamenti mentali (equanimità, gentilezza, lasciar andare), in grado di modificare le abitudini mentali negative. Studi di neuroscienze cliniche e sperimentali hanno evidenziato che le pratiche di meditazione unitiva (samma samadhi) sono correlate con le funzioni sottese dai lobi temporali e parietali, in particolare dalla giunzione temporo-parietale, mentre le pratiche di meditazione di consapevolezza (samma sati) sono correlate in particolare alle funzioni del lobo frontale e prefrontale. Per queste ragioni le pratiche meditative possono essere considerate come una sorta di ponte tra spiritualità, neuroscienze e psicologia clinica.
2018
Meditazione, mindfulness, attenzione, memoria, coscienza, carattere
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Gli stati di coscienza nelle pratiche meditative / Fabbro, Franco; D'Antoni, Fabio; Crescentini, Cristiano. - In: RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA. - ISSN 1129-6437. - 142:1(2018), pp. 93-109. [10.3280/RSF2018-001006]
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1234684
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact