Il saggio illustra le potenzialità delle analisi fisico-chimiche di laboratorio quando eseguite ad integrazione delle tradizionali indagini di rilevamento e delle ricerche storico-architettoniche sugli edifici storici. Prende spunto dall’attività svolta dal Laboratorio di Analisi dei Materiali (storici), già di Restauro, del Dipartimento di Storia dell’Architettura, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici della Facoltà di Architettura, Università “Sapienza” di Roma, con il quale l’Autrice ha dapprima collaborato per assumere negli anni Novanta il ruolo di coordinatore tecnico-scientifico sotto la responsabilità scientifica dapprima del prof. Giovanni Carbonara, poi del prof. Paolo Fancelli. Dopo una breve esposizione della metodologia di campionatura e di prelievo negli edifici storici messa a punto presso il Laboratorio, sono evidenziate le specificità e l’utilità d’impiego di ciascuna tipologia d’indagine fisico-chimica nello svolgimento di una ricerca applicata all’architettura. L’autrice passa poi ad esemplificare i risultati ottenuti in diversi casi di studio.L’articolo giunge a dimostrare che, se impostata con criteri scientifici, l’indagine di laboratorio pone precisi interrogativi ai fini della conoscenza storica e di un possibile restauro conservativo o critico-restitutivo. L’attività di laboratorio, se orientata con la competenza di ricercatori e architetti, non produce una sterile indagine scientifica estranea alla realtà che analizza. All’inverso, fornisce dati integrativi utili alla ricerca storica, oppure concorre ad indirizzare le scelte che stanno alla base dell’intervento di restauro, con risultati assimilabili a quelli conseguiti con l’indagine d’archivio. La ricerca di laboratorio, attuata mediante l’impiego di tecniche sofisticate per la migliore conoscenza dell’edificio, può intendersi come la logica estensione di alcuni aspetti del metodo “integrale” della ricerca storica o del restauro ‘scientifico’ teorizzati da Gustavo Giovannoni e di fatto costituisce un utile apporto alla problematica ‘critica’ del moderno restauro.

Il contributo della ricerca di laboratorio / Mannino, Natalina. - In: ARCHITETTI VITERBO. - STAMPA. - IX, 1:(1993), pp. 17-19.

Il contributo della ricerca di laboratorio

MANNINO, Natalina
1993

Abstract

Il saggio illustra le potenzialità delle analisi fisico-chimiche di laboratorio quando eseguite ad integrazione delle tradizionali indagini di rilevamento e delle ricerche storico-architettoniche sugli edifici storici. Prende spunto dall’attività svolta dal Laboratorio di Analisi dei Materiali (storici), già di Restauro, del Dipartimento di Storia dell’Architettura, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici della Facoltà di Architettura, Università “Sapienza” di Roma, con il quale l’Autrice ha dapprima collaborato per assumere negli anni Novanta il ruolo di coordinatore tecnico-scientifico sotto la responsabilità scientifica dapprima del prof. Giovanni Carbonara, poi del prof. Paolo Fancelli. Dopo una breve esposizione della metodologia di campionatura e di prelievo negli edifici storici messa a punto presso il Laboratorio, sono evidenziate le specificità e l’utilità d’impiego di ciascuna tipologia d’indagine fisico-chimica nello svolgimento di una ricerca applicata all’architettura. L’autrice passa poi ad esemplificare i risultati ottenuti in diversi casi di studio.L’articolo giunge a dimostrare che, se impostata con criteri scientifici, l’indagine di laboratorio pone precisi interrogativi ai fini della conoscenza storica e di un possibile restauro conservativo o critico-restitutivo. L’attività di laboratorio, se orientata con la competenza di ricercatori e architetti, non produce una sterile indagine scientifica estranea alla realtà che analizza. All’inverso, fornisce dati integrativi utili alla ricerca storica, oppure concorre ad indirizzare le scelte che stanno alla base dell’intervento di restauro, con risultati assimilabili a quelli conseguiti con l’indagine d’archivio. La ricerca di laboratorio, attuata mediante l’impiego di tecniche sofisticate per la migliore conoscenza dell’edificio, può intendersi come la logica estensione di alcuni aspetti del metodo “integrale” della ricerca storica o del restauro ‘scientifico’ teorizzati da Gustavo Giovannoni e di fatto costituisce un utile apporto alla problematica ‘critica’ del moderno restauro.
1993
Storia dell’Architettura; restauro; rilevamento; monumenti; ricerca; laboratorio; campioni; prelievi; campionatura; sezioni piane; cross-section; paramento murario; malte; intonaci; inerti; finiture; colore; analisi fisico-chimica; analisi spettrofotometrica; spettri di assorbimento; raggi infrarossi; dati termoigrometrici; dati colorimetrici; dissesti; indagini microbiologiche; studio stratigrafico; osservazione microscopica; microscopio stereoscopico; macrofotografia; tinteggiatura; pitturazione; pellicola pittorica; degrado; vernici; adesivi; leganti; pigmenti; Roma; Potenza; A. Mazzoni; G. Michelucci; G. Giovannoni; S. Maria della Quercia a Roma; villino Valiani; S. Maria degli Antropici a Nocara; Poste di Sabaudia
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Il contributo della ricerca di laboratorio / Mannino, Natalina. - In: ARCHITETTI VITERBO. - STAMPA. - IX, 1:(1993), pp. 17-19.
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