Gli studi presentati nella mia tesi di dottorato appartengono all’ambito della ricerca empirica in psicoterapia. Il focus principale, in linea con le tematiche studiate nell’ambito delle cosiddette Empirically Supported Relationships, è l’interazione tra fattori tecnici e relazionali. Il lavoro di tesi si è proposto di indagare congiuntamente i processi di rottura e riparazione dell’alleanza terapeutica e gli interventi del terapeuta mettendo a confronto pazienti con orientamento anaclitico e introiettivo. L’obiettivo generale è stato identificare le caratteristiche differenziali di questi due tipi pazienti nel processo terapeutico, al fine di delineare un quadro mediamente atteso di come un clinico possa relazionarsi in modo proficuo con questi pazienti, promuovere un clima di collaborazione in seduta e negoziare i momenti di rottura attraverso modalità “patient-tailored”. La tesi è articolata in tre studi principali: 1) la validazione della Collaborative Interactions Scale Revised (Colli, Gentile, Condino, Lingiardi, 2014a, 2017), strumento basato sui trascritti per la valutazione microanalitica dei processi di rottura e riparazione dell’alleanza terapeutica; 2) la validazione della Comparative Psychotherapy Process Scale (Hilsenroth, Blagys, Ackerman, Bonge, Blais, 2005), strumento basato su una scala Likert per la valutazione degli interventi del terapeuta; 3) un’indagine empirica su un campione di pazienti anaclitici e introiettivi. I primi due studi riguardano la validazione italiana degli strumenti adottati e il terzo studio riguarda la ricerca vera e propria. Le validazioni della CIS–R e del CPPS hanno mostrato buone caratteristiche psicometriche sia rispetto alla inter-rater reliability, sia rispetto alla validità convergente e di criterio. Lo studio esplorativo su pazienti anaclitici e introiettivi ha rilevato da un lato differenze significative rispetto alla presenza di rotture, collaborazioni e interventi del terapeuta nei due gruppi di pazienti, e ha identificato un effetto predittivo di alcuni interventi sulla collaborazione del paziente. Il lavoro presenta alcune implicazioni cliniche. Riconoscere i processi di rottura e riparazione appare assai utile sia nella pratica clinica quotidiana sia nel training degli psicoterapeuti. I risultati sembrano suggerire in primo luogo la necessità di un modello complesso e multidimensionale per la comprensione del “What works for whom?... and how?” (Roth e Fonagy, 2004). Comprendere quali siano gli interventi più efficaci con specifici tipi di pazienti può avere notevoli ricadute sul piano clinico e del trattamento, sia nei termini di una maggiore possibilità di cambiamento terapeutico sia nei termini di una prevenzione del drop out. I dati ottenuti sembrano in accordo con la letteratura sugli interventi del terapeuta che ha sottolineato l’importanza del tailoring degli interventi del terapeuta al fine di modulare una “psicoterapia su misura” del paziente (Horwitz, Allen, Gabbard, et al., 1996).

I processi di rottura e riparazione dell’alleanza terapeutica e gli interventi del terapeuta. Un’indagine empirica / Gentile, Daniela. - (2019 Feb 14).

I processi di rottura e riparazione dell’alleanza terapeutica e gli interventi del terapeuta. Un’indagine empirica

GENTILE, DANIELA
14/02/2019

Abstract

Gli studi presentati nella mia tesi di dottorato appartengono all’ambito della ricerca empirica in psicoterapia. Il focus principale, in linea con le tematiche studiate nell’ambito delle cosiddette Empirically Supported Relationships, è l’interazione tra fattori tecnici e relazionali. Il lavoro di tesi si è proposto di indagare congiuntamente i processi di rottura e riparazione dell’alleanza terapeutica e gli interventi del terapeuta mettendo a confronto pazienti con orientamento anaclitico e introiettivo. L’obiettivo generale è stato identificare le caratteristiche differenziali di questi due tipi pazienti nel processo terapeutico, al fine di delineare un quadro mediamente atteso di come un clinico possa relazionarsi in modo proficuo con questi pazienti, promuovere un clima di collaborazione in seduta e negoziare i momenti di rottura attraverso modalità “patient-tailored”. La tesi è articolata in tre studi principali: 1) la validazione della Collaborative Interactions Scale Revised (Colli, Gentile, Condino, Lingiardi, 2014a, 2017), strumento basato sui trascritti per la valutazione microanalitica dei processi di rottura e riparazione dell’alleanza terapeutica; 2) la validazione della Comparative Psychotherapy Process Scale (Hilsenroth, Blagys, Ackerman, Bonge, Blais, 2005), strumento basato su una scala Likert per la valutazione degli interventi del terapeuta; 3) un’indagine empirica su un campione di pazienti anaclitici e introiettivi. I primi due studi riguardano la validazione italiana degli strumenti adottati e il terzo studio riguarda la ricerca vera e propria. Le validazioni della CIS–R e del CPPS hanno mostrato buone caratteristiche psicometriche sia rispetto alla inter-rater reliability, sia rispetto alla validità convergente e di criterio. Lo studio esplorativo su pazienti anaclitici e introiettivi ha rilevato da un lato differenze significative rispetto alla presenza di rotture, collaborazioni e interventi del terapeuta nei due gruppi di pazienti, e ha identificato un effetto predittivo di alcuni interventi sulla collaborazione del paziente. Il lavoro presenta alcune implicazioni cliniche. Riconoscere i processi di rottura e riparazione appare assai utile sia nella pratica clinica quotidiana sia nel training degli psicoterapeuti. I risultati sembrano suggerire in primo luogo la necessità di un modello complesso e multidimensionale per la comprensione del “What works for whom?... and how?” (Roth e Fonagy, 2004). Comprendere quali siano gli interventi più efficaci con specifici tipi di pazienti può avere notevoli ricadute sul piano clinico e del trattamento, sia nei termini di una maggiore possibilità di cambiamento terapeutico sia nei termini di una prevenzione del drop out. I dati ottenuti sembrano in accordo con la letteratura sugli interventi del terapeuta che ha sottolineato l’importanza del tailoring degli interventi del terapeuta al fine di modulare una “psicoterapia su misura” del paziente (Horwitz, Allen, Gabbard, et al., 1996).
14-feb-2019
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Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1233137
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