Interrogarsi sul ruolo dell’ora di religione nella scuola pubblica italiana significa riflettere su nodi giuridici, storici e culturali di assoluta rilevanza, in particolare sulla questione del rapporto tra religioni/religione cattolica e laicità/istituzioni democratiche, quindi sulla relazione tra fede cristiana e cultura, confessione religiosa e razionalità storico- critica, storia del cristianesimo e storia delle religioni. Comunque, soltanto la consapevolezza del carattere critico ed autodecostruttivo della laicità, eredità paradossale della religione cristiana, consente di riconoscere il senso culturale, persino la sfida di una più consapevole e matura laicità rappresentati dall’aporia della presenza nella formazione culturale pubblica, doverosamente laica e pluralistica, di un’ora di religione confessionale (quella cattolica maggioritaria, ma – dove richiesta – anche quella di altre confessioni e religioni ricono- sciute dallo stato). Un approccio laico, pluralistico, storico-critico e non confessionale al fatto religioso, sempre più riconosciuto come culturalmente e socialmente decisivo, dovrebbe però essere garantito dall’introduzione di un parallelo, non opzionale, ma curriculare insegnamento di storia delle religioni. Questo dovrà essere impartito da docenti selezionati, formati ad un rigoroso metodo storico-religioso nelle università di stato, alcune delle quali già attivano corsi di laurea e curricula di scienze delle religioni. Reflection upon the role of religious education in Italian public schools means thinking about legal, historical, and cultural matters of absolute importance, to be specific about the question of the relationship between religions / Catholic religion and secularity / democratic institutions. In other words, we are called to think about the relationship between Christian faith and culture, religious confession, and historico- critical rationality, the history of Christianity and the history of religions. However, only an awareness of the critical and self-deconstructing nature of secularism – a paradoxical legacy of the Christian religion – allows us to recognize the cultural sense, even the challenge for a more mature and self-conscious secularism represented by the aporetic char- acter of the presence of one hour of teaching of confessional religion (predominantly Catholic, but - where needed - even that of other denominations and religions recognized by the state) in public cultural educa- tion, which has a duty to be secular and pluralistic. A secular, pluralistic, historico-critical, and non-denominational approach to religion, more and more recognized as culturally and socially crucial, should be guaranteed by the introduction of a parallel teaching of the history of religions that is not optional, but curricular. This should be taught by selected teachers, trained to a rigorous method of the history of religions in state universities, some of which have already activated degree programs and curricula of sciences of religions.
L’ora di religione come questione aporetica / Lettieri, Gaetano. - In: STUDI E MATERIALI DI STORIA DELLE RELIGIONI. - ISSN 0393-8417. - STAMPA. - 75:2(2009), pp. 535-563.
L’ora di religione come questione aporetica
LETTIERI, Gaetano
2009
Abstract
Interrogarsi sul ruolo dell’ora di religione nella scuola pubblica italiana significa riflettere su nodi giuridici, storici e culturali di assoluta rilevanza, in particolare sulla questione del rapporto tra religioni/religione cattolica e laicità/istituzioni democratiche, quindi sulla relazione tra fede cristiana e cultura, confessione religiosa e razionalità storico- critica, storia del cristianesimo e storia delle religioni. Comunque, soltanto la consapevolezza del carattere critico ed autodecostruttivo della laicità, eredità paradossale della religione cristiana, consente di riconoscere il senso culturale, persino la sfida di una più consapevole e matura laicità rappresentati dall’aporia della presenza nella formazione culturale pubblica, doverosamente laica e pluralistica, di un’ora di religione confessionale (quella cattolica maggioritaria, ma – dove richiesta – anche quella di altre confessioni e religioni ricono- sciute dallo stato). Un approccio laico, pluralistico, storico-critico e non confessionale al fatto religioso, sempre più riconosciuto come culturalmente e socialmente decisivo, dovrebbe però essere garantito dall’introduzione di un parallelo, non opzionale, ma curriculare insegnamento di storia delle religioni. Questo dovrà essere impartito da docenti selezionati, formati ad un rigoroso metodo storico-religioso nelle università di stato, alcune delle quali già attivano corsi di laurea e curricula di scienze delle religioni. Reflection upon the role of religious education in Italian public schools means thinking about legal, historical, and cultural matters of absolute importance, to be specific about the question of the relationship between religions / Catholic religion and secularity / democratic institutions. In other words, we are called to think about the relationship between Christian faith and culture, religious confession, and historico- critical rationality, the history of Christianity and the history of religions. However, only an awareness of the critical and self-deconstructing nature of secularism – a paradoxical legacy of the Christian religion – allows us to recognize the cultural sense, even the challenge for a more mature and self-conscious secularism represented by the aporetic char- acter of the presence of one hour of teaching of confessional religion (predominantly Catholic, but - where needed - even that of other denominations and religions recognized by the state) in public cultural educa- tion, which has a duty to be secular and pluralistic. A secular, pluralistic, historico-critical, and non-denominational approach to religion, more and more recognized as culturally and socially crucial, should be guaranteed by the introduction of a parallel teaching of the history of religions that is not optional, but curricular. This should be taught by selected teachers, trained to a rigorous method of the history of religions in state universities, some of which have already activated degree programs and curricula of sciences of religions.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.