Il moderno trattamento delle deformità assiali degli arti inferiori deve soddisfare molti requisiti. non ha quale unico scopo il ristabilimento della funzione e non può prescindere dal ripristino dell’anatomia, e dell’asse fisiologico del segmento affetto. Una valutazione specifica deve essere effettuata nei confronti del danno degenerativo secondario provocato dalla deformità sulle articolazioni vicine. Gli interventi correttivi nell’adulto possono pertanto avere un carattere definitivo oppure costituire un intervento preliminare in attesa di protesizzare l’articolazione degenerata. Non devono creare una deformitàsecondaria, ma rispettare e costruire la morfologia metafisaria e diafisaria. La sede della deformità e la presenza di una ipometria sono i fattori che condizionano la scelta terapeutica nell’adulto. Nelle deformità iuxtaarticolari e articolari, in assenza di gravi degenerazioni, la correzione della deformità assiale mediante osteotomia o corticotomia è intervento di elezione. La presenza di una ipometria associata lla deformità assiale può richiedere un atto chirurgicodi corticotomia o allungamento in prossimità della deformità. Qualora l’atto chirurgico di osteotomia effettuato in corrispondenza della deformità, permetta la correzione della deviazione assiale e il recupero della normale lunghezza del’arto, l’intervento di osteotomia associato alla sintesi interna può offrire migliori risultati.
Le deformità angolari degli arti inferiori nell'adulto / Massobrio, Marco; Lucarini, F; Postacchini, Franco. - In: GIORNALE ITALIANO DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA. - ISSN 0390-0134. - 30:(2004), pp. 169-182.
Le deformità angolari degli arti inferiori nell'adulto.
MASSOBRIO, Marco;POSTACCHINI, Franco
2004
Abstract
Il moderno trattamento delle deformità assiali degli arti inferiori deve soddisfare molti requisiti. non ha quale unico scopo il ristabilimento della funzione e non può prescindere dal ripristino dell’anatomia, e dell’asse fisiologico del segmento affetto. Una valutazione specifica deve essere effettuata nei confronti del danno degenerativo secondario provocato dalla deformità sulle articolazioni vicine. Gli interventi correttivi nell’adulto possono pertanto avere un carattere definitivo oppure costituire un intervento preliminare in attesa di protesizzare l’articolazione degenerata. Non devono creare una deformitàsecondaria, ma rispettare e costruire la morfologia metafisaria e diafisaria. La sede della deformità e la presenza di una ipometria sono i fattori che condizionano la scelta terapeutica nell’adulto. Nelle deformità iuxtaarticolari e articolari, in assenza di gravi degenerazioni, la correzione della deformità assiale mediante osteotomia o corticotomia è intervento di elezione. La presenza di una ipometria associata lla deformità assiale può richiedere un atto chirurgicodi corticotomia o allungamento in prossimità della deformità. Qualora l’atto chirurgico di osteotomia effettuato in corrispondenza della deformità, permetta la correzione della deviazione assiale e il recupero della normale lunghezza del’arto, l’intervento di osteotomia associato alla sintesi interna può offrire migliori risultati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.