Palazzo Ginnasi in Via delle Botteghe Oscure was deeply transformed because of the enlargement and rectification of the street made in the 1930s. The palace had undergone, since the third-fourth decade of the seventeenth century, a series of radical interventions promoted by Cardinal Domenico Ginnasi, who made it the seat of a Carmelite nuns' monastery reconstructing also the ancient church. It became later the Collegio Ginnasi and then the seat of the Casa Generalizia and pontifical Istituto maestre Pie Filippini. Some drawings for the building, commissioned by Francesco Ginnasi (1515-1587), doctor and professor of the Roman Studio, and by his son Alessandro (1547-1591), who followed his father's footsteps, are kept at the Accademia Nazionale di San Luca. A still unpublished drawing at the Istituto Centrale per la Grafica, Rome, documents Ottaviano Mascarino’s project for the building facade facing the small square that opened in Via della Botteghe Oscure. The presence of the serliana and other formal characteristics refer to the Roman culture of the first half of the sixteenth century (Bramante, Raffaello, Peruzzi, Sangallo) rather than to that of the end of the century, deeply influenced by followers of Michelangelo such as Giacomo Della Porta. Mascarino’s design represents an important case-study useful for revising some widespread but inadequate categories, of sociological derivation, in the history of architecture of this period.
Palazzo Ginnasi alle Botteghe Oscure è stato profondamento trasformato a causa dell’allargamento e della rettificazione della strada realizzati negli anni ’30. Il palazzo aveva subito, dal terzo-quarto decennio del Seicento, una serie di radicali interventi promossi dal cardinale Domenico Ginnasi, che ne fece la sede di un monastero di monache carmelitane ricostruendo l’antica chiesa. Divenne in seguito collegio Ginnasi e poi sede della Casa Generalizia e del pontificio Istituto maestre Pie Filippini. Per il palazzo, voluto da Francesco Ginnasi (1515-1587), medico e docente dello Studio romano, e da suo figlio Alessandro (1547-1591), che seguì le orme paterne, si conservano alcune piante e un prospetto del portale presso l’Accademia Nazionale di Santa Lucia. Un foglio tuttora inedito conservato presso l’Istituto Centrale per la Grafica di Roma documenta un progetto di Ottaviano Mascarino per il prospetto dell’edificio verso la piazza. La presenza della serliana ed altre caratteristiche formali rimandano alla cultura romana della prima metà del Cinquecento (Bramante, Raffaello, Peruzzi, Sangallo) piuttosto che a quella della fine del secolo, profondamente influenzato dai seguaci e continuatori di Michelangelo, come Giacomo Della Porta. Il foglio rappresenta un importante case-study utile per rivedere alcune diffuse ma inadeguate categorie nell’ambito della storia dell’architettura di questo periodo.
Ottaviano Mascarino e l’architettura del primo Cinquecento. Note su un disegno inedito per palazzo Ginnasi a Roma / Ricci, Maurizio. - In: ARCHISTOR. - ISSN 2384-8898. - VIII:15, 2021(2021), pp. 33-51. [10.14633/AHR311]
Ottaviano Mascarino e l’architettura del primo Cinquecento. Note su un disegno inedito per palazzo Ginnasi a Roma
Maurizio RicciPrimo
2021
Abstract
Palazzo Ginnasi in Via delle Botteghe Oscure was deeply transformed because of the enlargement and rectification of the street made in the 1930s. The palace had undergone, since the third-fourth decade of the seventeenth century, a series of radical interventions promoted by Cardinal Domenico Ginnasi, who made it the seat of a Carmelite nuns' monastery reconstructing also the ancient church. It became later the Collegio Ginnasi and then the seat of the Casa Generalizia and pontifical Istituto maestre Pie Filippini. Some drawings for the building, commissioned by Francesco Ginnasi (1515-1587), doctor and professor of the Roman Studio, and by his son Alessandro (1547-1591), who followed his father's footsteps, are kept at the Accademia Nazionale di San Luca. A still unpublished drawing at the Istituto Centrale per la Grafica, Rome, documents Ottaviano Mascarino’s project for the building facade facing the small square that opened in Via della Botteghe Oscure. The presence of the serliana and other formal characteristics refer to the Roman culture of the first half of the sixteenth century (Bramante, Raffaello, Peruzzi, Sangallo) rather than to that of the end of the century, deeply influenced by followers of Michelangelo such as Giacomo Della Porta. Mascarino’s design represents an important case-study useful for revising some widespread but inadequate categories, of sociological derivation, in the history of architecture of this period.File | Dimensione | Formato | |
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