un legame indissolubile con quest’ultimo, dato che le marche si appropriano simbolicamente di un più ampio immaginario preesistente nella società. Queste dinamiche danno spazio a possibili frizioni: da un lato si richiede agli attori responsabilità e attenzione maggiore per le proprie azioni, mentre, da un altro lato, lo sviluppo del marketing porta ad esporsi maggiormente attraverso l’uso di strategie commerciali che puntano a entrare fortemente nella vita del consumatore e nel suo immaginario. L’articolo punta a inquadrare, sotto opportuna cornice teorica, il case study della catena di ristoranti di cibo italiano “La Mafia”, marchio diffusosi con successo in Spagna dall’anno 2000 che ad oggi conta al suo attivo oltre 40 ristoranti di cucina italiana. Riallacciandosi al celebre film de “Il Padrino” di Francis Ford Coppola, la catena “La Mafia” cavalca da quasi vent’anni lo stereotipo di Cosa Nostra riproponendo ai suoi clienti un immaginario e uno stile comunicativo collegato al fenomeno di matrice italiana. La catena di ristoranti, a suon di slogan graffianti come “La Mafia crea lavoro”, ha dato luogo ad un vero e proprio caso internazionale suscitando accese polemiche anche presso i più alti livelli delle istituzioni; si contano infatti molteplici interrogazioni parlamentari, un coinvolgimento in prima persona dei membri della Commissione Antimafia, della Farnesina e dell’Ambasciata italiana a Madrid, fino a giungere al recente pronunciamento da parte dell’Ufficio Marchi dell’Unione Europea, il quale ha censurato il brand giudicandolo «contrario ai principi di moralità» accogliendo un ricorso dell’Italia per l'invalidità del marchio. L’obiettivo è quello di evidenziare il significato culturale di italianità che viene ivi trasmesso ai fruitori attraverso un’analisi della peculiare strategia comunicativa promozionale che caratterizza la catena di ristoranti “La Mafia”, indagando al contempo anche i possibili effetti negativi o positivi di tale strategia: se l’identità alimentare è il prodotto della storia culturale di una nazione, la sua contaminazione con il brand marketing in un’epoca di globalizzazione può generare un cortocircuito dagli esiti molteplici
"La mafia si siede a tavola". Un'altra faccia della globalizzazione del ristorante italiano / DEL GAUDIO, Daniele. - In: COMUNICAZIONEPUNTODOC. - ISSN 2282-0140. - (2018), pp. 61-67.
"La mafia si siede a tavola". Un'altra faccia della globalizzazione del ristorante italiano
Daniele Del Gaudio
2018
Abstract
un legame indissolubile con quest’ultimo, dato che le marche si appropriano simbolicamente di un più ampio immaginario preesistente nella società. Queste dinamiche danno spazio a possibili frizioni: da un lato si richiede agli attori responsabilità e attenzione maggiore per le proprie azioni, mentre, da un altro lato, lo sviluppo del marketing porta ad esporsi maggiormente attraverso l’uso di strategie commerciali che puntano a entrare fortemente nella vita del consumatore e nel suo immaginario. L’articolo punta a inquadrare, sotto opportuna cornice teorica, il case study della catena di ristoranti di cibo italiano “La Mafia”, marchio diffusosi con successo in Spagna dall’anno 2000 che ad oggi conta al suo attivo oltre 40 ristoranti di cucina italiana. Riallacciandosi al celebre film de “Il Padrino” di Francis Ford Coppola, la catena “La Mafia” cavalca da quasi vent’anni lo stereotipo di Cosa Nostra riproponendo ai suoi clienti un immaginario e uno stile comunicativo collegato al fenomeno di matrice italiana. La catena di ristoranti, a suon di slogan graffianti come “La Mafia crea lavoro”, ha dato luogo ad un vero e proprio caso internazionale suscitando accese polemiche anche presso i più alti livelli delle istituzioni; si contano infatti molteplici interrogazioni parlamentari, un coinvolgimento in prima persona dei membri della Commissione Antimafia, della Farnesina e dell’Ambasciata italiana a Madrid, fino a giungere al recente pronunciamento da parte dell’Ufficio Marchi dell’Unione Europea, il quale ha censurato il brand giudicandolo «contrario ai principi di moralità» accogliendo un ricorso dell’Italia per l'invalidità del marchio. L’obiettivo è quello di evidenziare il significato culturale di italianità che viene ivi trasmesso ai fruitori attraverso un’analisi della peculiare strategia comunicativa promozionale che caratterizza la catena di ristoranti “La Mafia”, indagando al contempo anche i possibili effetti negativi o positivi di tale strategia: se l’identità alimentare è il prodotto della storia culturale di una nazione, la sua contaminazione con il brand marketing in un’epoca di globalizzazione può generare un cortocircuito dagli esiti moltepliciFile | Dimensione | Formato | |
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