Titolo “Vinci Salvini!” Quando la propaganda incontra i social media Obiettivi della ricerca. Il paper analizza il video in cui Salvini presenta sui social media un'iniziativa della sua propaganda elettorale, denominata “Vinci Salvini!”. Questa iniziativa proponeva ai suoi followers di iscriversi con Facebook al concorso “Vinci Salvini!” e di cliccare “mi piace” ai post apparsi sulla pagina del leader politico. Il concorso era basato sul numero di Likes e sulla loro tempestività. Ogni giorno, il vincitore avrebbe chiacchierato telefonicamente con il leader della Lega e la sua foto sarebbe stata diffusa su tutti i canali social del leader. Inoltre, ogni settimana Salvini si impegnava a recarsi dai 4 vincitori con i punteggi più alti, per chiacchierare e prendere un caffè personalmente insieme con ognuno di loro, postando il video di questa loro interazione su facebook, twitter, instagram e you tube. Inquadramento teorico. Apparentemente, l'iniziativa “Vinci Salvini!” potrebbe essere considerata un ulteriore esempio del processo di personalizzazione: un fenomeno per cui nel corso della propaganda elettorale delle moderne democrazie le caratteristiche personali del leader politico hanno più importanza dell'immagine del partito cui appartiene. Pur emerso con chiarezza nell'elezione di Thatcher nel 1979 e di Reagan nel 1980, tale fenomeno può essere fatto risalire all'elezione del Primo Ministro canadese Trudeau del 1968. Un'analisi approfondita della sua diffusione sempre più massiccia ha permesso di concludere che la personalizzazione non rappresenti una minaccia per la democrazia (McAllister, 2007). Tuttavia, la personalizzazione può essere talvolta sostituita dal populismo, un fenomeno che invece minaccia le basi stesse delle interazioni democratiche. Secondo questa ideologia, la società non è composta di gruppi in conflitto ma di pari dignità, ma è composta di un popolo, considerato puro, che si contrappone nettamente alle élites, tutte indistintamente considerate inaffidabili e corrotte. Presentandosi come l'espressione autentica della volontà popolare, il leader populista non entra dunque in un agone democratico, ma si vuole come l'unico moralmente meritevole di potere (Mudde, 2004). Per la loro pervasività, i social possono facilitare sia la comunicazione personalizzata che quella populista. Il fine del nostro studio è quello di comprendere, tramite un'analisi in profondità, se la comunicazione di Salvini presenti caratteristiche proprie della personalizzazione o del parlato populistico. Metodologia Il lancio di “Vinci Salvini!” è stato analizzato tramite una griglia di osservazione multimodale, focalizzata sincronicamente sulla dimensione verbale e non verbale della comunicazione (Poggi, 2007). Tramite il Facial Action Coding System (Ekman, Friesen & Hager, 1978; Hager, Ekman & Friesen, 2002) sono state inoltre individuate le espressioni emotive presenti sul viso del parlante. Per la sua capacità di approfondimento, questo tipo di analisi, già applicata alla comunicazione politica personalizzata (Leone, Di Murro, Serlupi Crescenzi 2015; Leone, Antenore, Serlupi Crescenzi, in press), appare applicabile anche al parlato populista. Risultati attesi. L'analisi in profondità del video mette in luce, in una comunicazione apparentemente scherzosa rispetto alla personalizzazione politica delle società moderne, diversi aspetti tipici del parlato populista. Salvini si presenta come un uomo comune che, in quanto tale, può rappresentare l'unica forza autenticamente popolare, combattuta dagli altri gruppi politici, che vorrebbero soffocarla grazie ai loro ingiusti privilegi. Bibliografia essenziale 1. Ekman, P., Friesen, W. V., & Hager, J. C. (2002). Facial Action Coding System. Manual and Investigator’s Guide, Salt Lake City, UT: Research Nexus. 2. Ekman, P., Friesen, W.V. and Hager, J.C. (1978) Facial Action Coding System (FACS). A Technique for the Measurement of Facial Action. Palo Alto: Consulting. 3. Leone, G., Antenore, M., Serlupi Crescenzi, L. (in press). Tra condivisione ed empowerment: l'uso dei ricordi autobiografici in due discorsi di Barack Obama a studenti di alta o bassa classe sociale. Giornale Italiano di Psicologia. 4. Leone, G., Di Murro, F., & Serlupi Crescenzi, L. (2015). From Personalization to Parrhesia: A Multimodal Analysis of Autobiographical Recalls in Barack Obama’s Political Speech. In Conflict and Multimodal Communication (pp. 349-374). Cham: Springer. 5. McAllister, I. (2007). The personalization of politics. In The Oxford handbook of political behavior. Oxford: Oxford University Press. 6. Mudde, C. (2004). The populist zeitgeist. Government and opposition, 39(4), 541-563. 7. Poggi, I. (2007). Mind, hands, face and body: a goal and belief view of multimodal communication. Berlin: Weidler.
Vinci Salvini. Quando la propaganda incontra i social media / SERLUPI CRESCENZI, Livia; Canneddu, Marco. - (2018). (Intervento presentato al convegno III Conferenza Nazionale delle dottorande e dei dottorandi in scienze sociali tenutosi a Roma).
Vinci Salvini. Quando la propaganda incontra i social media
Livia Serlupi Crescenzi;
2018
Abstract
Titolo “Vinci Salvini!” Quando la propaganda incontra i social media Obiettivi della ricerca. Il paper analizza il video in cui Salvini presenta sui social media un'iniziativa della sua propaganda elettorale, denominata “Vinci Salvini!”. Questa iniziativa proponeva ai suoi followers di iscriversi con Facebook al concorso “Vinci Salvini!” e di cliccare “mi piace” ai post apparsi sulla pagina del leader politico. Il concorso era basato sul numero di Likes e sulla loro tempestività. Ogni giorno, il vincitore avrebbe chiacchierato telefonicamente con il leader della Lega e la sua foto sarebbe stata diffusa su tutti i canali social del leader. Inoltre, ogni settimana Salvini si impegnava a recarsi dai 4 vincitori con i punteggi più alti, per chiacchierare e prendere un caffè personalmente insieme con ognuno di loro, postando il video di questa loro interazione su facebook, twitter, instagram e you tube. Inquadramento teorico. Apparentemente, l'iniziativa “Vinci Salvini!” potrebbe essere considerata un ulteriore esempio del processo di personalizzazione: un fenomeno per cui nel corso della propaganda elettorale delle moderne democrazie le caratteristiche personali del leader politico hanno più importanza dell'immagine del partito cui appartiene. Pur emerso con chiarezza nell'elezione di Thatcher nel 1979 e di Reagan nel 1980, tale fenomeno può essere fatto risalire all'elezione del Primo Ministro canadese Trudeau del 1968. Un'analisi approfondita della sua diffusione sempre più massiccia ha permesso di concludere che la personalizzazione non rappresenti una minaccia per la democrazia (McAllister, 2007). Tuttavia, la personalizzazione può essere talvolta sostituita dal populismo, un fenomeno che invece minaccia le basi stesse delle interazioni democratiche. Secondo questa ideologia, la società non è composta di gruppi in conflitto ma di pari dignità, ma è composta di un popolo, considerato puro, che si contrappone nettamente alle élites, tutte indistintamente considerate inaffidabili e corrotte. Presentandosi come l'espressione autentica della volontà popolare, il leader populista non entra dunque in un agone democratico, ma si vuole come l'unico moralmente meritevole di potere (Mudde, 2004). Per la loro pervasività, i social possono facilitare sia la comunicazione personalizzata che quella populista. Il fine del nostro studio è quello di comprendere, tramite un'analisi in profondità, se la comunicazione di Salvini presenti caratteristiche proprie della personalizzazione o del parlato populistico. Metodologia Il lancio di “Vinci Salvini!” è stato analizzato tramite una griglia di osservazione multimodale, focalizzata sincronicamente sulla dimensione verbale e non verbale della comunicazione (Poggi, 2007). Tramite il Facial Action Coding System (Ekman, Friesen & Hager, 1978; Hager, Ekman & Friesen, 2002) sono state inoltre individuate le espressioni emotive presenti sul viso del parlante. Per la sua capacità di approfondimento, questo tipo di analisi, già applicata alla comunicazione politica personalizzata (Leone, Di Murro, Serlupi Crescenzi 2015; Leone, Antenore, Serlupi Crescenzi, in press), appare applicabile anche al parlato populista. Risultati attesi. L'analisi in profondità del video mette in luce, in una comunicazione apparentemente scherzosa rispetto alla personalizzazione politica delle società moderne, diversi aspetti tipici del parlato populista. Salvini si presenta come un uomo comune che, in quanto tale, può rappresentare l'unica forza autenticamente popolare, combattuta dagli altri gruppi politici, che vorrebbero soffocarla grazie ai loro ingiusti privilegi. Bibliografia essenziale 1. Ekman, P., Friesen, W. V., & Hager, J. C. (2002). Facial Action Coding System. Manual and Investigator’s Guide, Salt Lake City, UT: Research Nexus. 2. Ekman, P., Friesen, W.V. and Hager, J.C. (1978) Facial Action Coding System (FACS). A Technique for the Measurement of Facial Action. Palo Alto: Consulting. 3. Leone, G., Antenore, M., Serlupi Crescenzi, L. (in press). Tra condivisione ed empowerment: l'uso dei ricordi autobiografici in due discorsi di Barack Obama a studenti di alta o bassa classe sociale. Giornale Italiano di Psicologia. 4. Leone, G., Di Murro, F., & Serlupi Crescenzi, L. (2015). From Personalization to Parrhesia: A Multimodal Analysis of Autobiographical Recalls in Barack Obama’s Political Speech. In Conflict and Multimodal Communication (pp. 349-374). Cham: Springer. 5. McAllister, I. (2007). The personalization of politics. In The Oxford handbook of political behavior. Oxford: Oxford University Press. 6. Mudde, C. (2004). The populist zeitgeist. Government and opposition, 39(4), 541-563. 7. Poggi, I. (2007). Mind, hands, face and body: a goal and belief view of multimodal communication. Berlin: Weidler.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.