Lo scorso 4 marzo il 44,94% dei cittadini pugliesi ha scelto un candidato del Movimento 5 Stelle per il governo nazionale, così come del resto è avvenuto in altre regioni del sud Italia. Ma cosa accade a livello locale? Esiste una congruenza tra i dati nazionali e quelli locali? Se il voto è espressione di fiducia, cosa ha rappresentato il nuovo movimento politico per gli elettori del sud? Infine, cosa ne è stato delle organizzazioni di centro sinistra che sembravano radicate nel territorio? La primavera pugliese (2005-2015), fortunata commistione di partiti di centro-sinistra e di società civile, pur rappresentando il momento cruciale per lo sviluppo e il rilancio della regione, ha avuto però il grave limite di non coltivare futuri uomini politici. In questi ultimi anni una seconda generazione pare cominciare invece ad emergere. Sono tutti quei sindaci con identità culturale e storica di centro-sinistra non rinnegata che stanno costruendo più o meno consapevolmente il post-sinistra. È un civismo non individualista, che supera le frontiere di partito per avvicinare i cittadini con la ragionevolezza dell’operato amministrativo, che contrasta all’occorrenza figure politiche della propria area politica per l’interesse più generale del bene comune, arrivando in alcuni casi a contrapporsi alla lista del centro sinistra proponendo liste civiche alternative. Se la politica tradizionale ha tradito la fiducia dei cittadini, la risposta è stata la rottura con il centro e con le istituzioni che l’hanno rappresentato fino ad ora. L’elettore di sinistra ha preferito votare, a livello locale, l’èlite di governo più coraggiosa che si è esposta e ha dichiarato pubblicamente questa rottura. In alcune realtà la nascita di liste civiche senza riferimenti politici è stata fondamentale per sostenere il sindaco che altrimenti non avrebbe raccolto le preferenze di cittadini. Molti dei sindaci eletti lo scorso giugno, pur provenendo da un passato di militanza politica, hanno quindi cominciato a definirsi civici ma il dato inedito è la posizione alternativa che hanno assunto in campagna elettorale, proponendosi al di fuori da ogni schieramento politico e non rispettando più le alleanze partitiche.

La nascita di una nuova forma di civismo politico. I sindaci civici pugliesi / Labalestra, Rosanna. - (2018). (Intervento presentato al convegno Temi e leader oltre le ideologie. Convegno dell'Associazione italiana di comunicazione politica tenutosi a Perugia).

La nascita di una nuova forma di civismo politico. I sindaci civici pugliesi.

Rosanna Labalestra
Primo
2018

Abstract

Lo scorso 4 marzo il 44,94% dei cittadini pugliesi ha scelto un candidato del Movimento 5 Stelle per il governo nazionale, così come del resto è avvenuto in altre regioni del sud Italia. Ma cosa accade a livello locale? Esiste una congruenza tra i dati nazionali e quelli locali? Se il voto è espressione di fiducia, cosa ha rappresentato il nuovo movimento politico per gli elettori del sud? Infine, cosa ne è stato delle organizzazioni di centro sinistra che sembravano radicate nel territorio? La primavera pugliese (2005-2015), fortunata commistione di partiti di centro-sinistra e di società civile, pur rappresentando il momento cruciale per lo sviluppo e il rilancio della regione, ha avuto però il grave limite di non coltivare futuri uomini politici. In questi ultimi anni una seconda generazione pare cominciare invece ad emergere. Sono tutti quei sindaci con identità culturale e storica di centro-sinistra non rinnegata che stanno costruendo più o meno consapevolmente il post-sinistra. È un civismo non individualista, che supera le frontiere di partito per avvicinare i cittadini con la ragionevolezza dell’operato amministrativo, che contrasta all’occorrenza figure politiche della propria area politica per l’interesse più generale del bene comune, arrivando in alcuni casi a contrapporsi alla lista del centro sinistra proponendo liste civiche alternative. Se la politica tradizionale ha tradito la fiducia dei cittadini, la risposta è stata la rottura con il centro e con le istituzioni che l’hanno rappresentato fino ad ora. L’elettore di sinistra ha preferito votare, a livello locale, l’èlite di governo più coraggiosa che si è esposta e ha dichiarato pubblicamente questa rottura. In alcune realtà la nascita di liste civiche senza riferimenti politici è stata fondamentale per sostenere il sindaco che altrimenti non avrebbe raccolto le preferenze di cittadini. Molti dei sindaci eletti lo scorso giugno, pur provenendo da un passato di militanza politica, hanno quindi cominciato a definirsi civici ma il dato inedito è la posizione alternativa che hanno assunto in campagna elettorale, proponendosi al di fuori da ogni schieramento politico e non rispettando più le alleanze partitiche.
2018
Temi e leader oltre le ideologie. Convegno dell'Associazione italiana di comunicazione politica
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
La nascita di una nuova forma di civismo politico. I sindaci civici pugliesi / Labalestra, Rosanna. - (2018). (Intervento presentato al convegno Temi e leader oltre le ideologie. Convegno dell'Associazione italiana di comunicazione politica tenutosi a Perugia).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1198636
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