Introduzione. Numerosi sono i fattori che bloccano la riparazione delle soluzioni di continuo a prescindere dalla loro sede, dall’estensione e dalle condizioni generali del paziente. Ruolo preminente tra di essi è rappresentato dall’infezione. Tutte le ulcere devono essere considerate contaminate, da questo stadio si passa alla contaminazione critica, all’infiammazione, sino all’infezione conclamata con tutti i segni clinici correlati. Nei processi di riparazione lo stato infiammatorio iniziale è uno stimolo alla guarigione, se questo si prolunga nel tempo subentra un circolo vizioso con formazione di sostanze istiolesive che possono provocare danni cellulari ai leucociti e ad altre strutture cellulari con successiva liberazione di ulteriori tossine. Il vulnologo deve intervenire per rompere questo cerchio che porta alla cronicizzazione delle ulcere. E’ usuale riscontro la presenza di soluzioni di continuo che datano da anni o di lesioni che non rispondono alle terapie, anche se corrette, instaurate.
Studio osservazionale sull'applicazione di una nuova medicazione non aderente a base di idroalginato con argento nella prevenzione e trattamento dell'infezione delle ulcere croniche / Manfredelli, Simone; Saracino, Andrea; Piermattei, Maria Alessandra; Lorenzotti, Alfredo; DE LORENZO, Pasquale; Pastore, Piergiorgio. - In: ACTA VULNOLOGICA. - ISSN 1721-2596. - 8 S. 1 al N. 3:(2010), pp. 192-193.
Studio osservazionale sull'applicazione di una nuova medicazione non aderente a base di idroalginato con argento nella prevenzione e trattamento dell'infezione delle ulcere croniche
MANFREDELLI, SIMONE;SARACINO, ANDREA;PIERMATTEI, Maria Alessandra;LORENZOTTI, Alfredo;DE LORENZO, Pasquale;PASTORE, Piergiorgio
2010
Abstract
Introduzione. Numerosi sono i fattori che bloccano la riparazione delle soluzioni di continuo a prescindere dalla loro sede, dall’estensione e dalle condizioni generali del paziente. Ruolo preminente tra di essi è rappresentato dall’infezione. Tutte le ulcere devono essere considerate contaminate, da questo stadio si passa alla contaminazione critica, all’infiammazione, sino all’infezione conclamata con tutti i segni clinici correlati. Nei processi di riparazione lo stato infiammatorio iniziale è uno stimolo alla guarigione, se questo si prolunga nel tempo subentra un circolo vizioso con formazione di sostanze istiolesive che possono provocare danni cellulari ai leucociti e ad altre strutture cellulari con successiva liberazione di ulteriori tossine. Il vulnologo deve intervenire per rompere questo cerchio che porta alla cronicizzazione delle ulcere. E’ usuale riscontro la presenza di soluzioni di continuo che datano da anni o di lesioni che non rispondono alle terapie, anche se corrette, instaurate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.