L’elaborazione della categoria dello stato costituzionale costituisce l’approdo di un travagliato, e più complesso, itinerario culturale, iniziato durante gli anni della Repubblica di Weimar, il quale ha comportato un radicale mutamento di prospettiva (dalla Staatslehre alla Verfassungslehre: dallo stato alla costituzione) nello studio degli assetti delle comunità politiche. Ciò vuol dire non soltanto che il modello indicato tende a trascendere l’organizzazione degli stati, ma soprattutto che, anche con riferimento all’esperienza di questi, la costituzione non si (im)pone più come l’espressione della sovranità dello stato e dei suoi limiti, e che in essa convivono e si coordinano nel pluralismo sfere distinte, quella privata, quella pubblica (riferita alle molteplici forme di organizzazione dell’opinione pubblica), ed infine, ma senza alcuna pretesa di esclusività, quella statale. Inoltre, il legame fra costituzione e pluralismo investe non soltanto i contenuti di quella (ad es., con il rilievo delle associazioni, dei partiti, delle organizzazioni degli interessi, di svariate manifestazioni della sfera pubblica), ma le dinamiche costituzionali e le modalità attraverso le quali si afferma il valore della costituzione: il pluralismo diviene, in breve, elemento qualificante dell’effettività della costituzione.
Il costituzionalismo e lo stato costituzionale / Ridola, Paolo. - In: NOMOS. LE ATTUALITÀ NEL DIRITTO. - ISSN 1120-298X. - 2/2018(2018), pp. 1-13.
Il costituzionalismo e lo stato costituzionale
Paolo Ridola
2018
Abstract
L’elaborazione della categoria dello stato costituzionale costituisce l’approdo di un travagliato, e più complesso, itinerario culturale, iniziato durante gli anni della Repubblica di Weimar, il quale ha comportato un radicale mutamento di prospettiva (dalla Staatslehre alla Verfassungslehre: dallo stato alla costituzione) nello studio degli assetti delle comunità politiche. Ciò vuol dire non soltanto che il modello indicato tende a trascendere l’organizzazione degli stati, ma soprattutto che, anche con riferimento all’esperienza di questi, la costituzione non si (im)pone più come l’espressione della sovranità dello stato e dei suoi limiti, e che in essa convivono e si coordinano nel pluralismo sfere distinte, quella privata, quella pubblica (riferita alle molteplici forme di organizzazione dell’opinione pubblica), ed infine, ma senza alcuna pretesa di esclusività, quella statale. Inoltre, il legame fra costituzione e pluralismo investe non soltanto i contenuti di quella (ad es., con il rilievo delle associazioni, dei partiti, delle organizzazioni degli interessi, di svariate manifestazioni della sfera pubblica), ma le dinamiche costituzionali e le modalità attraverso le quali si afferma il valore della costituzione: il pluralismo diviene, in breve, elemento qualificante dell’effettività della costituzione.File | Dimensione | Formato | |
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