Partiranno è un romanzo singolare, all’interno della singolare biografia letteraria di Luce d’Eramo, il suo romanzo più amato, una storia di fantascienza, tra thriller poliziesco e spy story, un intreccio di generi letterari, di tipologie testuali e di materiali documentari di diversa natura, composto con sapiente operazione di cucitura, che si nutre anche di diverse prospettive e voci narranti. Lo sviluppo narrativo della trama è continuamente in bilico tra realtà e fantasia e la dimensione lirica ne fa un romanzo psicologico il cui nucleo centrale è la scoperta dell’alterità, fuori e dentro l’essere umano. In questa prospettiva, il lessico gioca un ruolo decisivo, e anche sotto questo riguardo si può a ragione parlare di una accorta operazione di “intarsio”. Il contributo prende in esame le strategie lessicali adottate da Luce d’Eramo nel romanzo: una compagine di tono medio che ospita spesso vocaboli colti, termini ricercati o poco diffusi nell’uso comune, inoltre una ricca messe di tecnicismi, innumerevoli e inattesi neologismi (neoformazioni, neologismi semantici o morfosintattici) e forestierismi, in particolare dal francese ma anche dall’inglese e dal tedesco che realizzano un procedimento di condensazione del linguaggio in immagini poetiche.
“Raccourcis”: strategie lessicali e forestierismi in "Partiranno" di Luce d'Eramo / Cantoni, Paola. - In: SINESTESIEONLINE. - ISSN 2280-6849. - VII:24(2018), pp. 22-30.
“Raccourcis”: strategie lessicali e forestierismi in "Partiranno" di Luce d'Eramo
PAOLA CANTONI
2018
Abstract
Partiranno è un romanzo singolare, all’interno della singolare biografia letteraria di Luce d’Eramo, il suo romanzo più amato, una storia di fantascienza, tra thriller poliziesco e spy story, un intreccio di generi letterari, di tipologie testuali e di materiali documentari di diversa natura, composto con sapiente operazione di cucitura, che si nutre anche di diverse prospettive e voci narranti. Lo sviluppo narrativo della trama è continuamente in bilico tra realtà e fantasia e la dimensione lirica ne fa un romanzo psicologico il cui nucleo centrale è la scoperta dell’alterità, fuori e dentro l’essere umano. In questa prospettiva, il lessico gioca un ruolo decisivo, e anche sotto questo riguardo si può a ragione parlare di una accorta operazione di “intarsio”. Il contributo prende in esame le strategie lessicali adottate da Luce d’Eramo nel romanzo: una compagine di tono medio che ospita spesso vocaboli colti, termini ricercati o poco diffusi nell’uso comune, inoltre una ricca messe di tecnicismi, innumerevoli e inattesi neologismi (neoformazioni, neologismi semantici o morfosintattici) e forestierismi, in particolare dal francese ma anche dall’inglese e dal tedesco che realizzano un procedimento di condensazione del linguaggio in immagini poetiche.File | Dimensione | Formato | |
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