Negli ultimi 25 anni, l’Albania si è trovata difronte a molteplici cambiamenti, che hanno toccato diversi punti della sua esistenza Stato tra cui, i più importanti, sono stati quelli relativi la “rivoluzione istituzionale” effettuata in ambito giuridico. Il passaggio dal sistema totalitario a quello di democratizzazione ha comportato per questo paese anche l’adozione di nuovi criteri giuridici basati su principi liberali ed universalmente riconosciuti. Così, un primo fondamentale approccio sistematico di trasformazione e riforma del sistema giuridico albanese fu fatto a cavallo tra gli anni 1993 - 1995, con l’introduzione dei primi codici democratici, ispirati ai principi umanistici e conformi a quanto stabilito dai Trattati e Convenzioni Internazionali tra i quali la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea. Successivamente, nel 1998, dopo un lungo iter parlamentare e una cospicua commissione ad hoc, composta dai massimi esperti giuristi albanesi, coadiuvati da eminenze giuridiche internazionali, fu approvata la prima Carta Costituzionale basata sui principi democratici dell’uguaglianza, della libertà e della fratellanza, sulla divisione dei poteri e del controllo infra-istituzionale, elevato a rango costituzionale. Ci sarebbero voluti, in seguito, altri 22 anni, acchè l’Albania si trovasse di nuovo difronte ad una realtà scomoda e caratterizzata da elementi di forte corruzione, in cui protagonista assoluto con necessità indiscutibile di riformazione in tutte le sue componenti, sarebbe stato proprio quello del sistema giudiziario. Vale evidenziare che dagli innumerevoli rapporti internazionali eseguiti ad esempio dalla Freedom House , dalla Commissione Europea – l’OCSE, ed altri organismi sovranazionali, la percezione della corruzione in ambito giudiziario in Albania ha evidenziato un altissimo indice di criticità, di qui la necessità di riformare il sistema ed adottare un nuovo parametro di suddivisione interna dell’ordinamento giudiziario.
La Riforma della Giustizia in Albania Profili attinenti la trasformazione dell’ordinamento giudiziario albanese / Bozheku, Enida. - 9(2017), pp. 55-66.
La Riforma della Giustizia in Albania Profili attinenti la trasformazione dell’ordinamento giudiziario albanese
Enida Bozheku
Writing – Original Draft Preparation
2017
Abstract
Negli ultimi 25 anni, l’Albania si è trovata difronte a molteplici cambiamenti, che hanno toccato diversi punti della sua esistenza Stato tra cui, i più importanti, sono stati quelli relativi la “rivoluzione istituzionale” effettuata in ambito giuridico. Il passaggio dal sistema totalitario a quello di democratizzazione ha comportato per questo paese anche l’adozione di nuovi criteri giuridici basati su principi liberali ed universalmente riconosciuti. Così, un primo fondamentale approccio sistematico di trasformazione e riforma del sistema giuridico albanese fu fatto a cavallo tra gli anni 1993 - 1995, con l’introduzione dei primi codici democratici, ispirati ai principi umanistici e conformi a quanto stabilito dai Trattati e Convenzioni Internazionali tra i quali la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea. Successivamente, nel 1998, dopo un lungo iter parlamentare e una cospicua commissione ad hoc, composta dai massimi esperti giuristi albanesi, coadiuvati da eminenze giuridiche internazionali, fu approvata la prima Carta Costituzionale basata sui principi democratici dell’uguaglianza, della libertà e della fratellanza, sulla divisione dei poteri e del controllo infra-istituzionale, elevato a rango costituzionale. Ci sarebbero voluti, in seguito, altri 22 anni, acchè l’Albania si trovasse di nuovo difronte ad una realtà scomoda e caratterizzata da elementi di forte corruzione, in cui protagonista assoluto con necessità indiscutibile di riformazione in tutte le sue componenti, sarebbe stato proprio quello del sistema giudiziario. Vale evidenziare che dagli innumerevoli rapporti internazionali eseguiti ad esempio dalla Freedom House , dalla Commissione Europea – l’OCSE, ed altri organismi sovranazionali, la percezione della corruzione in ambito giudiziario in Albania ha evidenziato un altissimo indice di criticità, di qui la necessità di riformare il sistema ed adottare un nuovo parametro di suddivisione interna dell’ordinamento giudiziario.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.