Il processo del perdono implica il superamento dei giudizi e dei sentimenti negativi verso l’offensore, rinunciando al diritto a provare rancore, a coltivare pensieri ed emozioni negativi e a volersi vendicare, insieme a un incremento dei sentimenti di benevolenza e compassione. Il perdono è una delle possibili risposte a un’offesa, un’offesa percepita di entità tale da essere in grado di provocare una reazione di vendetta, evitamento, o, per l’appunto, perdono. Le tipiche reazioni emotive alle offese gravi includono lo shock, il disorientamento, la rabbia, l’odio, la tristezza, il senso di colpa, la paura. Le attitudini comportamentali che si possono attivare sono tipicamente la vendetta, l’evitamento e il perdono. Vi sono numerosi dati correlazionali e longitudinali che mostrano come le persone con una più elevata disposizione al perdono facciano meno uso di farmaci, siano meno depressi, meno rabbiosi, meno ansiosi, presentino una più elevata qualità del sonno, e in generale una maggior soddisfazione di vita. Inoltre, ricerche sperimentali relative agli interventi sul perdono mostrano come essi contribuiscano alla promozione del benessere psicofisico. In particolare, numerosi studi clinici randomizzati controllati (RCTs) sull’efficacia di psicoterapie centrate sul perdono hanno dimostrato che esse riducono ansia, rabbia e depressione in campioni clinici. Recenti meta-analisi, inoltre, hanno messo in luce che gli interventi di terapia del perdono sono efficaci non solo nel ridurre la depressione, l’ansia e la rabbia, ma anche nell’incrementare, oltre che al perdono, la speranza.
Psicologia e psicoterapia del perdono / Barcaccia, Barbara. - (2018), pp. 9-10. (Intervento presentato al convegno Giornate Nazionali di Psicologia Positiva XI Edizione PSICOLOGIA POSITIVA E INTERCONNESSIONE: COMUNITÁ REALI E VIRTUALI tenutosi a Bari, Italy).
Psicologia e psicoterapia del perdono
Barbara Barcaccia
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2018
Abstract
Il processo del perdono implica il superamento dei giudizi e dei sentimenti negativi verso l’offensore, rinunciando al diritto a provare rancore, a coltivare pensieri ed emozioni negativi e a volersi vendicare, insieme a un incremento dei sentimenti di benevolenza e compassione. Il perdono è una delle possibili risposte a un’offesa, un’offesa percepita di entità tale da essere in grado di provocare una reazione di vendetta, evitamento, o, per l’appunto, perdono. Le tipiche reazioni emotive alle offese gravi includono lo shock, il disorientamento, la rabbia, l’odio, la tristezza, il senso di colpa, la paura. Le attitudini comportamentali che si possono attivare sono tipicamente la vendetta, l’evitamento e il perdono. Vi sono numerosi dati correlazionali e longitudinali che mostrano come le persone con una più elevata disposizione al perdono facciano meno uso di farmaci, siano meno depressi, meno rabbiosi, meno ansiosi, presentino una più elevata qualità del sonno, e in generale una maggior soddisfazione di vita. Inoltre, ricerche sperimentali relative agli interventi sul perdono mostrano come essi contribuiscano alla promozione del benessere psicofisico. In particolare, numerosi studi clinici randomizzati controllati (RCTs) sull’efficacia di psicoterapie centrate sul perdono hanno dimostrato che esse riducono ansia, rabbia e depressione in campioni clinici. Recenti meta-analisi, inoltre, hanno messo in luce che gli interventi di terapia del perdono sono efficaci non solo nel ridurre la depressione, l’ansia e la rabbia, ma anche nell’incrementare, oltre che al perdono, la speranza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.