Nelle società della Grande Mesopotamia, le élites dominanti fondarono il loro potere sulle comunità rurali principalmente attraverso il controllo delle materie prime, tra cui il cibo era uno dei beni più importanti. L’accumulo e la ridistribuzione del cibo, in contesti cerimoniali e amministrativi furono fattori determinanti nel processo che portò alle formazioni proto-statali, e furono strumenti politici, sociali ed economici essenziali nelle mani delle élite. La distribuzione dei pasti nelle “grandi organizzazioni” dei templi e dei palazzi costituì un elemento chiave per stabilire relazioni tra i poli centralizzati e la popolazione rurale, ma nei contesti urbani della prima età del Bronzo le aree di cottura specializzate private suggeriscono una maggiore variabilità nella preparazione e nel consumo di cibo. La ricerca sulle aree di cottura e sugli utensili per la produzione tali pasti si è dimostrata uno strumento importante per indagare non solo gli aspetti tecnologici relativi alla trasformazione dei prodotti alimentari, ma anche per avere una visione più profonda delle relazioni sociali ed economiche che hanno caratterizzato tali società. Il presente lavoro mira a confrontare i dispositivi di cottura, in particolare i forni, dalla Mesopotamia settentrionale e dall’Anatolia, nel momento cruciale dal tardo Calcolitico all’età del Bronzo Antico, quando i processi di urbanizzazione si svolgevano in Mesopotamia, ma non in Anatolia. Le differenze nell’organizzazione delle aree di cottura e nei diversi tipi di dispositivi culinari saranno presentate e studiate per definirne i contesti.
Domestic and communal cooking at the dawn of urbanisation in Greater Mesopotamia and the specialisation of bread production / Balossi Restelli, Francesca; Mori, Lucia. - In: SCIENZE DELL'ANTICHITÀ. - ISSN 1123-5713. - 24:1(2018), pp. 3-17.
Domestic and communal cooking at the dawn of urbanisation in Greater Mesopotamia and the specialisation of bread production
Balossi Restelli, Francesca;Mori, Lucia
2018
Abstract
Nelle società della Grande Mesopotamia, le élites dominanti fondarono il loro potere sulle comunità rurali principalmente attraverso il controllo delle materie prime, tra cui il cibo era uno dei beni più importanti. L’accumulo e la ridistribuzione del cibo, in contesti cerimoniali e amministrativi furono fattori determinanti nel processo che portò alle formazioni proto-statali, e furono strumenti politici, sociali ed economici essenziali nelle mani delle élite. La distribuzione dei pasti nelle “grandi organizzazioni” dei templi e dei palazzi costituì un elemento chiave per stabilire relazioni tra i poli centralizzati e la popolazione rurale, ma nei contesti urbani della prima età del Bronzo le aree di cottura specializzate private suggeriscono una maggiore variabilità nella preparazione e nel consumo di cibo. La ricerca sulle aree di cottura e sugli utensili per la produzione tali pasti si è dimostrata uno strumento importante per indagare non solo gli aspetti tecnologici relativi alla trasformazione dei prodotti alimentari, ma anche per avere una visione più profonda delle relazioni sociali ed economiche che hanno caratterizzato tali società. Il presente lavoro mira a confrontare i dispositivi di cottura, in particolare i forni, dalla Mesopotamia settentrionale e dall’Anatolia, nel momento cruciale dal tardo Calcolitico all’età del Bronzo Antico, quando i processi di urbanizzazione si svolgevano in Mesopotamia, ma non in Anatolia. Le differenze nell’organizzazione delle aree di cottura e nei diversi tipi di dispositivi culinari saranno presentate e studiate per definirne i contesti.File | Dimensione | Formato | |
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