Bandi di gara pubblica. BIM come requisito di ammissione o criterio di valutazione dell’offerta

Il d.m. 560 del 2016, di attuazione del citato articolo, con l’art. 5 ha stabilito che le stazioni appaltanti possono richiedere l’uso dei metodi e degli strumenti di cui all’art. 23, comma 1, lettera h) del codice dei contratti pubblici per le nuove opere nonché per interventi di recupero, riqualificazioni o varianti, subordinando l’adozione del BIM ad ulteriori tre adempimenti quali la redazione di un piano di formazione del personale, di un piano di acquisizione o di manutenzione degli strumenti hardware e software e di un atto organizzativo che espliciti il processo di controllo e gestione, in aggiunta a quello originariamente previsto.