Questo breve articolo vuole prendere in esame due nuove figure di antiquari: quella del truffaldino napoletano Francesco Alfani (?-1798) e del cavatore romano divenuto commerciante Giacomo Bellotti (1708-1792). Questi due personaggi, di cui ad oggi poco o nulla si sa, sono riemersi dallo studio della corrispondenza avvenuta fra il Conte di Caylus (1692-1765) ed il suo intermediario a Roma, il teatino Paolo Maria Paciaudi (1710-1785). Tale corrispondenza, avvenuta fra il 1757 e il 1765, è stata inoltre estremamente interessante al fine di comprendere meglio la figura e la “fama” di cui godevano gli antiquari nel pieno Settecento, così come per trovare informazioni utili sulla complessità dei procedimenti nelle compravendite dell’epoca.

“Il faut pourtant le prévenir, que ce sont des marchands plutot que de savans”. Francesco Alfani e Giacomo Bellotti intermediari del conte di Caylus a Roma / Odone, Ginevra. - In: ARTITALIES. - ISSN 2263-0783. - 24(2018), pp. 98-105.

“Il faut pourtant le prévenir, que ce sont des marchands plutot que de savans”. Francesco Alfani e Giacomo Bellotti intermediari del conte di Caylus a Roma

Odone, Ginevra
2018

Abstract

Questo breve articolo vuole prendere in esame due nuove figure di antiquari: quella del truffaldino napoletano Francesco Alfani (?-1798) e del cavatore romano divenuto commerciante Giacomo Bellotti (1708-1792). Questi due personaggi, di cui ad oggi poco o nulla si sa, sono riemersi dallo studio della corrispondenza avvenuta fra il Conte di Caylus (1692-1765) ed il suo intermediario a Roma, il teatino Paolo Maria Paciaudi (1710-1785). Tale corrispondenza, avvenuta fra il 1757 e il 1765, è stata inoltre estremamente interessante al fine di comprendere meglio la figura e la “fama” di cui godevano gli antiquari nel pieno Settecento, così come per trovare informazioni utili sulla complessità dei procedimenti nelle compravendite dell’epoca.
2018
Il s'agit, dans ce court article, d'examiner deux nouvelles figures d'antiquaires: celle de l'habile Napolitain Francesco Alfani (?-1798) et celle du fouilleur romain devenu commerçant Giacomo Bellotti (1708-1792). Ceux deux personnages, dont on ne sait rien, ou presque, aujourd'hui, sont réapparus à l'occasion de l'étude de la correspondance entre le comte de Caylus (1692-1765) et son intermediaire à Rome, le théatin Paolo Maria Paciaudi (1710-1785). Cette correspondance, qui eut lieu entre 1757 et 1765 a été également très intéressante pour mieux comprendre la figure de l'antiquaire et la réputation dont elle jouissait durant le Settecento, mais aussi pour trouver des informations utiles sur la complexité des procédés du commerce artistique de l'époque.
mercato d'arte; Settecento; XVIII secolo; Francesco Alfani; Giacomo Bellotti; arte
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
“Il faut pourtant le prévenir, que ce sont des marchands plutot que de savans”. Francesco Alfani e Giacomo Bellotti intermediari del conte di Caylus a Roma / Odone, Ginevra. - In: ARTITALIES. - ISSN 2263-0783. - 24(2018), pp. 98-105.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1174177
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