Quando si pensa alla società contemporanea, l’immagine che per prima, probabilmente, sovviene alla mente è quella di una grande collettività composta da persone in costante contatto tra loro, ma che faticano a trovare e a instaurare una dimensione comunicativa e relazionale che si allontani da quel modello comportamentale improntato all’egoismo e al mero utilitarismo che la nostra società continuamente ci propugna. Il paradigma che più di ogni altro, infatti, sembra caratterizzare la contemporaneità è quello che s’ispira al primato della ragione economicistica, ossia di una razionalità di tipo puramente strumentale, conseguenza di una sfera economica che non si riconosce più come una delle tante sfere di cui si compone il sistema sociale – e, dunque, come un sottosistema –, ma che si definisce coincidente con il sistema sociale stesso. Elementi come la fiducia e il dono, di fatto, sembrano estromessi dal modo attuale di pensare e di operare, poiché rimandano a modalità dell’agire diverse dalla pura razionalità. È davvero possibile, però, pensare a una realtà nella quale i soggetti possano relazionarsi tra di loro senza mai ricorrere all’elemento fiduciario o all’azione donativa? Sono realmente e definitivamente scomparse tali forme della reciprocità? Se ancora esistono, in che termini esse operano?
La fiducia e il dono. Due risorse relazionali nel panorama sociale contemporaneo / Iannuzzi, Ilaria. - In: STORIADELMONDO. - ISSN 1721-0216. - 85:(2017).
La fiducia e il dono. Due risorse relazionali nel panorama sociale contemporaneo
ilaria iannuzzi
2017
Abstract
Quando si pensa alla società contemporanea, l’immagine che per prima, probabilmente, sovviene alla mente è quella di una grande collettività composta da persone in costante contatto tra loro, ma che faticano a trovare e a instaurare una dimensione comunicativa e relazionale che si allontani da quel modello comportamentale improntato all’egoismo e al mero utilitarismo che la nostra società continuamente ci propugna. Il paradigma che più di ogni altro, infatti, sembra caratterizzare la contemporaneità è quello che s’ispira al primato della ragione economicistica, ossia di una razionalità di tipo puramente strumentale, conseguenza di una sfera economica che non si riconosce più come una delle tante sfere di cui si compone il sistema sociale – e, dunque, come un sottosistema –, ma che si definisce coincidente con il sistema sociale stesso. Elementi come la fiducia e il dono, di fatto, sembrano estromessi dal modo attuale di pensare e di operare, poiché rimandano a modalità dell’agire diverse dalla pura razionalità. È davvero possibile, però, pensare a una realtà nella quale i soggetti possano relazionarsi tra di loro senza mai ricorrere all’elemento fiduciario o all’azione donativa? Sono realmente e definitivamente scomparse tali forme della reciprocità? Se ancora esistono, in che termini esse operano?File | Dimensione | Formato | |
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