Introduzione: Internet è una vastissima fonte di informazioni, accessibile a molti italiani. In essa sono presenti anche siti italiani che forniscono informazioni scientifiche e commerciali in tema di chirurgia plastica. Al momento attuale non esiste un garante o una regolamentazione precisa in tema di advertising sanitario in rete o sanzioni che puniscano le informazioni non veritiere in Internet, come per altre forme di pubblicità. Scopo del nostro lavoro è stato di considerare le caratteristiche delle informazioni presenti su un campione di siti web di chirurghi italiani che praticano interventi di chirurgia plastica, analizzando in alcuni casi dimostrativi il rapporto con il possibile consenso informato che il paziente potrebbe essere indotto ad esprimere sulla base di immagini o postchirurgiche che non corrispondono a quanto riscontrato nella comune pratica clinica. Materiali e metodi: Per la ricerca dei siti attinenti alla chirurgia plastica sono stati utilizzati i due motori di ricerca italiani più utilizzati, Virgilio ed Arianna. Gli obiettivi della ricerca sono stati identici in entrambi i motori di ricerca: Chirurgia Plastica, chirurgia estetica, rinoplastica, mastoplastica, lifting, liposuzione. Sono stati trovati 10189 indirizzi, nella maggioranza siti personali di medici . Di questi, a campione , ne sono stati visitati 100 differenti, visionando le informazioni fornite sugli interventi di chirurgia plastica praticati dal titolare del sito. Risultati: Nella maggioranza dei casi abbiamo trovato una home page con il nome, il cognome , l’indirizzo professionale dove opera il chirurgo. Frequentemente non viene evidenziato se il medico è specialista in Chirurgia Plastica. Da questa pagina si accede sempre ad altre pagine che offrono spiegazioni per i diversi tipi d’interventi chirurgici anche con degli esempi fotografici. Spesso vengono fornite informazioni per ciascun intervento sul periodo di degenza, l’anestesia utilizzata e la durata del periodo postoperatorio. In alcuni casi le informazioni fornite non corrispondono a quanto comunemente riscontrato nella pratica clinica : alcuni di questi ultimi casi vengono esaminati valutandone le implicazioni medico-legali sulla liceità del consenso ottenuto in seguito all’esposizione ad informazioni non veritiere. Conclusioni: I siti che offrono una cattiva informazione che non riportano cioè anche le complicanze o alcuni aspetti degli esiti normali di interventi chirurgici (cicatrici, convalescenza ecc.), oppure che riportano interventi con mezzi che in Italia sono stati banditi, rappresentano una vera forma di pubblicità sleale, e come tale sono soggetti a censura dall’Ordine dei Medici. Accanto a questi siti sono però presenti molte pagine web che contengono tutti i dati necessari per consentire al paziente una scelta informata, e che offrono una tutela in più al chirurgo in caso di contestazioni non motivate sull’esito dell’intervento.
Osservazioni sulle caratteristiche delle notizie disponibili su siti italiani di chirurgia plastica presenti su internet ed informazione al paziente / Grippaudo, Francesca Romana; UMANI RONCHI, Giancarlo; Cigna, Emanuele; Renzi, L; SANTANELLI DI POMPEO, Fabio. - In: JURA MEDICA. - ISSN 0394-8218. - STAMPA. - n.13:3(2000), pp. 495-502.
Osservazioni sulle caratteristiche delle notizie disponibili su siti italiani di chirurgia plastica presenti su internet ed informazione al paziente.
GRIPPAUDO, Francesca Romana;UMANI RONCHI, Giancarlo;CIGNA, EMANUELE;SANTANELLI DI POMPEO, Fabio
2000
Abstract
Introduzione: Internet è una vastissima fonte di informazioni, accessibile a molti italiani. In essa sono presenti anche siti italiani che forniscono informazioni scientifiche e commerciali in tema di chirurgia plastica. Al momento attuale non esiste un garante o una regolamentazione precisa in tema di advertising sanitario in rete o sanzioni che puniscano le informazioni non veritiere in Internet, come per altre forme di pubblicità. Scopo del nostro lavoro è stato di considerare le caratteristiche delle informazioni presenti su un campione di siti web di chirurghi italiani che praticano interventi di chirurgia plastica, analizzando in alcuni casi dimostrativi il rapporto con il possibile consenso informato che il paziente potrebbe essere indotto ad esprimere sulla base di immagini o postchirurgiche che non corrispondono a quanto riscontrato nella comune pratica clinica. Materiali e metodi: Per la ricerca dei siti attinenti alla chirurgia plastica sono stati utilizzati i due motori di ricerca italiani più utilizzati, Virgilio ed Arianna. Gli obiettivi della ricerca sono stati identici in entrambi i motori di ricerca: Chirurgia Plastica, chirurgia estetica, rinoplastica, mastoplastica, lifting, liposuzione. Sono stati trovati 10189 indirizzi, nella maggioranza siti personali di medici . Di questi, a campione , ne sono stati visitati 100 differenti, visionando le informazioni fornite sugli interventi di chirurgia plastica praticati dal titolare del sito. Risultati: Nella maggioranza dei casi abbiamo trovato una home page con il nome, il cognome , l’indirizzo professionale dove opera il chirurgo. Frequentemente non viene evidenziato se il medico è specialista in Chirurgia Plastica. Da questa pagina si accede sempre ad altre pagine che offrono spiegazioni per i diversi tipi d’interventi chirurgici anche con degli esempi fotografici. Spesso vengono fornite informazioni per ciascun intervento sul periodo di degenza, l’anestesia utilizzata e la durata del periodo postoperatorio. In alcuni casi le informazioni fornite non corrispondono a quanto comunemente riscontrato nella pratica clinica : alcuni di questi ultimi casi vengono esaminati valutandone le implicazioni medico-legali sulla liceità del consenso ottenuto in seguito all’esposizione ad informazioni non veritiere. Conclusioni: I siti che offrono una cattiva informazione che non riportano cioè anche le complicanze o alcuni aspetti degli esiti normali di interventi chirurgici (cicatrici, convalescenza ecc.), oppure che riportano interventi con mezzi che in Italia sono stati banditi, rappresentano una vera forma di pubblicità sleale, e come tale sono soggetti a censura dall’Ordine dei Medici. Accanto a questi siti sono però presenti molte pagine web che contengono tutti i dati necessari per consentire al paziente una scelta informata, e che offrono una tutela in più al chirurgo in caso di contestazioni non motivate sull’esito dell’intervento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.