Il DFU (Harris, 1963) continua ad essere un utile strumento di screening soprattutto per bambini con difficoltà comunicative, nonostante i limiti legati sia ai presupposti teorici che al suo sistema di codifica oneroso e datato. Con il presente studio intendiamo testare un sistema di codifica più breve (DFUB; Bombi e Cannoni, 2017) che prevede 15 item relativi alle principali parti del corpo, per ciascuno dei quali si assegna un punteggio da 0 a 2 (0 = assenza; 1 = forma semplice; 2 = forma articolata). Un primo studio su disegni dell’Uomo e della Donna (182 partecipanti, 3-11 anni) ha individuato correlazioni significative, di entità da modesta a buona, tra DFU, DFUB e PM 47 (Raven, Raven & Court, 1998) tenendo sotto controllo l’età. Un secondo studio (73 partecipanti; 8-11 anni) ha replicato i risultati del precedente e ha individuato correlazioni negative e significative anche con il BVMGT (Bender, 1938).
Proposta di codifica abbreviata per il Disegno della Figura Umana (DFU): studi correlazionali / Cannoni, E.; Norcia, Di. - (2017), pp. 8-8. (Intervento presentato al convegno Giornate di aggiornamento sull’uso degli strumenti in psicologia clinica dello sviluppo tenutosi a Bologna).
Proposta di codifica abbreviata per il Disegno della Figura Umana (DFU): studi correlazionali.
Cannoni E.
Primo
;Di NorciaSecondo
2017
Abstract
Il DFU (Harris, 1963) continua ad essere un utile strumento di screening soprattutto per bambini con difficoltà comunicative, nonostante i limiti legati sia ai presupposti teorici che al suo sistema di codifica oneroso e datato. Con il presente studio intendiamo testare un sistema di codifica più breve (DFUB; Bombi e Cannoni, 2017) che prevede 15 item relativi alle principali parti del corpo, per ciascuno dei quali si assegna un punteggio da 0 a 2 (0 = assenza; 1 = forma semplice; 2 = forma articolata). Un primo studio su disegni dell’Uomo e della Donna (182 partecipanti, 3-11 anni) ha individuato correlazioni significative, di entità da modesta a buona, tra DFU, DFUB e PM 47 (Raven, Raven & Court, 1998) tenendo sotto controllo l’età. Un secondo studio (73 partecipanti; 8-11 anni) ha replicato i risultati del precedente e ha individuato correlazioni negative e significative anche con il BVMGT (Bender, 1938).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.