Stepanova comincia a pubblicare alla fine degli anni 90 i suoi testi, mai semplici o banali, in cui parla della situazione dell’uomo contemporaneo, rifiutandosi di farne un innocuo tema da salotto, un piacevole argomento di conversazione, perché il ruolo del poeta è di parlare come se fosse in cattedra, dal punto di vista della transizione nel non essere, sebbene a volte parli di vere e proprie inezie. Un livello alto di disagio esistenziale è qualcosa che assomiglia a un’esigenza imprescindibile, che il poeta avanza ai suoi lettori. È come se i versi dovessero essere corredati da testimonianze visibili delle disgrazie dell’autore: esilio, malattia, povertà, amori infelici fungono da credenziali, confermano che l’autore è veramente stato là da dove la vita sembra senza speranza e da lì ha riportato nuove conoscenze, nuove visioni, nuovi rapporti fra gli oggetti. I testi qui tradotti, poesia e prosa, costituiscono il primo libro italiano di Maria Stepanova, provengono da varie raccolte, abbracciano un arco di tempo che va dal 2001 ai nostri giorni, testimoniano i cambiamenti intervenuti nella sua poetica e tracciano un’ideale linea di sviluppo che muovendosi dalla contemporaneità guarda al passato per ricostruire la memoria storica perduta.
Spogliatoio femminile. Poesia e prosa / Scandura, Claudia. - STAMPA. - (2017), pp. 10-109. - GATTOMERLINO.
Spogliatoio femminile. Poesia e prosa.
Claudia Scandura
2017
Abstract
Stepanova comincia a pubblicare alla fine degli anni 90 i suoi testi, mai semplici o banali, in cui parla della situazione dell’uomo contemporaneo, rifiutandosi di farne un innocuo tema da salotto, un piacevole argomento di conversazione, perché il ruolo del poeta è di parlare come se fosse in cattedra, dal punto di vista della transizione nel non essere, sebbene a volte parli di vere e proprie inezie. Un livello alto di disagio esistenziale è qualcosa che assomiglia a un’esigenza imprescindibile, che il poeta avanza ai suoi lettori. È come se i versi dovessero essere corredati da testimonianze visibili delle disgrazie dell’autore: esilio, malattia, povertà, amori infelici fungono da credenziali, confermano che l’autore è veramente stato là da dove la vita sembra senza speranza e da lì ha riportato nuove conoscenze, nuove visioni, nuovi rapporti fra gli oggetti. I testi qui tradotti, poesia e prosa, costituiscono il primo libro italiano di Maria Stepanova, provengono da varie raccolte, abbracciano un arco di tempo che va dal 2001 ai nostri giorni, testimoniano i cambiamenti intervenuti nella sua poetica e tracciano un’ideale linea di sviluppo che muovendosi dalla contemporaneità guarda al passato per ricostruire la memoria storica perduta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.