Il susseguirsi di attentati terroristici nel corso degli ultimi anni in Europa, e ancora gli ultimi avvenimenti di qualche settimana fa sono fonte di preoccupazione dei Parlamenti e dei Governi, ma anche dei singoli individui che vivono in società a base democratica. Si tratta di fenomeni che trascendono l’immaginazione e si sottraggono a possibili profezie, i quali tuttavia, pur costituendo l’estremo sanguinoso limite a cui può condurre l’avversione cieca verso tutto ciò che è differente da se´, non sono altro che l’espressione condotta al punto estremo di atteggiamenti mentali e di strumentalizzazioni di idee riflesse nei diversi continenti attraverso comunicazioni di gruppi politici ammantati da sedicenti credenze religiose, attività discriminatorie di fazioni, movimenti e sette intolleranti, proclami con diffusione di immagini che si ispirano a principi di intolleranza, di vendetta, di odio e insofferenza. Questi fenomeni si sono rafforzati e moltiplicati nel web. Di fronte a questo desolante e preoccupante scenario i giuristi hanno reagito sia esprimendo l’orientamento delle istituzioni a cui sono legati, sia nella loro funzione sociale di difensori dei diritti e quindi di protettori delle minoranze discriminate, delle categorie deboli non adeguatamente tutelate, dei singoli che si trovano in pericolo o sono indicati come portatori di disvalori o fungono da simbolo di status avversati e dileggiati. Il nuovo secolo si è dunque aperto all’insegna della continuità del “secolo breve”, non ha saputo sconfiggere i movimenti sovversivi, intolleranti, discriminatori, ne´ ripudiare le atrocità commesse nel secolo passato in ragione delle idee che li sostenevano.
Autonomia privata, diritti fondamentali e “linguaggio dell’odio” / Alpa, G.. - In: CONTRATTO E IMPRESA. - ISSN 1123-5055. - 34:1(2018), pp. 45-80.
Autonomia privata, diritti fondamentali e “linguaggio dell’odio”
ALPA G.
2018
Abstract
Il susseguirsi di attentati terroristici nel corso degli ultimi anni in Europa, e ancora gli ultimi avvenimenti di qualche settimana fa sono fonte di preoccupazione dei Parlamenti e dei Governi, ma anche dei singoli individui che vivono in società a base democratica. Si tratta di fenomeni che trascendono l’immaginazione e si sottraggono a possibili profezie, i quali tuttavia, pur costituendo l’estremo sanguinoso limite a cui può condurre l’avversione cieca verso tutto ciò che è differente da se´, non sono altro che l’espressione condotta al punto estremo di atteggiamenti mentali e di strumentalizzazioni di idee riflesse nei diversi continenti attraverso comunicazioni di gruppi politici ammantati da sedicenti credenze religiose, attività discriminatorie di fazioni, movimenti e sette intolleranti, proclami con diffusione di immagini che si ispirano a principi di intolleranza, di vendetta, di odio e insofferenza. Questi fenomeni si sono rafforzati e moltiplicati nel web. Di fronte a questo desolante e preoccupante scenario i giuristi hanno reagito sia esprimendo l’orientamento delle istituzioni a cui sono legati, sia nella loro funzione sociale di difensori dei diritti e quindi di protettori delle minoranze discriminate, delle categorie deboli non adeguatamente tutelate, dei singoli che si trovano in pericolo o sono indicati come portatori di disvalori o fungono da simbolo di status avversati e dileggiati. Il nuovo secolo si è dunque aperto all’insegna della continuità del “secolo breve”, non ha saputo sconfiggere i movimenti sovversivi, intolleranti, discriminatori, ne´ ripudiare le atrocità commesse nel secolo passato in ragione delle idee che li sostenevano.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Alpa_Autonomia-privata_2018.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Documento in Post-print (versione successiva alla peer review e accettata per la pubblicazione)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
262.67 kB
Formato
Adobe PDF
|
262.67 kB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.