La L. 189/2012 ha introdotto un nuovo concetto di colpa grave in materia di responsabilità professionale medica ravvedendo nell'adesione alle linee guida un motivo di esclusione da profili penalisticamente rilevanti della condotta del sanitario. Nessun riferimento, tuttavia, viene riservato alla qualità delle stesse che rimangono pure e semplici “raccomandazioni”, prive, come tali, di requisiti di tassatività e vincolo. L'obiettivo di questo studio è stato quello di sottoporre una linea guida italiana alla valutazione di qualità da parte di revisori attraverso uno strumento scientificamente riconosciuto e condiviso. La linea guida presa in esame riguarda il trauma cranico severo, lo strumento impiegato l'AGREE II (Appraisal of Guidelines for Research and Evaluation) ed i revisori scelti tra professionisti delle neuroscienze (un neurochirurgo, un neurologo ed un neurofisiopatologo) e medici legali. La significativa variabilità riscontrata tra le singole valutazioni dei reviewers, in taluni casi persino appartenenti alla stessa branca specialistica, depone per una difficoltà applicativa della norma in sede valutativa medico legale. La recente normativa impone l'acquisizione non solo da parte del clinico, ma anche del medico legale, di strumenti concettuali che consentano un'analisi critica delle migliori evidenze scientifiche disponibili ai fini della valutazione della condotta medica, scevra, però, da un rigido inquadramento per vincoli precostituiti che predispongano ad un approccio al dato scientifico di tipo condizionato.
Linee guida e responsabilità professionale medica. Un'analisi ed interpretazione dell'obiettività dell'evidence based medicine / Ricci, P; Massoni, F; Ricci, L; Del Rio, A; Ricci, S.. - In: RIVISTA ITALIANA DI MEDICINA LEGALE E DEL DIRITTO IN CAMPO SANITARIO. - ISSN 2499-2860. - 2017:2(2017), pp. 563-583.
Linee guida e responsabilità professionale medica. Un'analisi ed interpretazione dell'obiettività dell'evidence based medicine
Ricci P;Massoni F;Ricci L;Del Rio A;Ricci S.
2017
Abstract
La L. 189/2012 ha introdotto un nuovo concetto di colpa grave in materia di responsabilità professionale medica ravvedendo nell'adesione alle linee guida un motivo di esclusione da profili penalisticamente rilevanti della condotta del sanitario. Nessun riferimento, tuttavia, viene riservato alla qualità delle stesse che rimangono pure e semplici “raccomandazioni”, prive, come tali, di requisiti di tassatività e vincolo. L'obiettivo di questo studio è stato quello di sottoporre una linea guida italiana alla valutazione di qualità da parte di revisori attraverso uno strumento scientificamente riconosciuto e condiviso. La linea guida presa in esame riguarda il trauma cranico severo, lo strumento impiegato l'AGREE II (Appraisal of Guidelines for Research and Evaluation) ed i revisori scelti tra professionisti delle neuroscienze (un neurochirurgo, un neurologo ed un neurofisiopatologo) e medici legali. La significativa variabilità riscontrata tra le singole valutazioni dei reviewers, in taluni casi persino appartenenti alla stessa branca specialistica, depone per una difficoltà applicativa della norma in sede valutativa medico legale. La recente normativa impone l'acquisizione non solo da parte del clinico, ma anche del medico legale, di strumenti concettuali che consentano un'analisi critica delle migliori evidenze scientifiche disponibili ai fini della valutazione della condotta medica, scevra, però, da un rigido inquadramento per vincoli precostituiti che predispongano ad un approccio al dato scientifico di tipo condizionato.File | Dimensione | Formato | |
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