Una gastrectomia con linfadenectomia D2, pancreas- ed eventualmente spleen-preserving, può in centri specializzati migliorare la sopravvivenza rispetto alla D1 senza incrementare la mortalità e la morbidità operatorie, anche se attualmente non può essere proposta come standard europeo. La questione risulta ancora più complessa qualora si consideri che, per i chirurghi che ritengono le linfadenectomie ³ D2 il trattamento di scelta potenzialmente curativo nel carcinoma gastrico, i temi di dibattito più attuali riguardano le indicazioni a tali linfadenectomie estese in categorie di pazienti non usuali: si discute, infatti, se tali linfadenectomie possano essere indicate nei pazienti oltre i 75 anni di età, considerando che l’influenza sulla sopravvivenza a lungo termine può risultare limitata mentre la mortalità e la morbidità postoperatorie possono essere maggiori rispetto a dissezioni più limitate. Di attualità è lo studio dell’effetto della linfadenectomia in pazienti con metastasi peritoneali sottoposti ad interventi chirurgici non curativi, dati i vantaggi recentemente dimostrati di una chirurgia curativa con dissezione estesa in carcinomi gastrici con simultanea metastasi al peritoneo adiacente (P1); ancora più interessanti risultano le indagini sull’effetto, benefico secondo alcuni Autori, della D2 sulla sopravvivenza di pazienti con citologia peritoneale positiva come unico fattore di non curatività, contrariamente all’opinione di quanti finora destinavano i casi CY1 ad interventi palliativi. Un altro argomento di attualità è la necessità della linfadenectomia per carcinomi gastrici sottomucosi (early sm).

[State of the art in surgery of gastric cancer] / Peparini, Nadia; Maturo, Alessandro; Patrizi, Gregorio. - In: IL GIORNALE DI CHIRURGIA. - ISSN 0391-9005. - 24:4(2003), pp. pp. 105-107.

[State of the art in surgery of gastric cancer].

PEPARINI, Nadia;MATURO, Alessandro;PATRIZI, Gregorio
2003

Abstract

Una gastrectomia con linfadenectomia D2, pancreas- ed eventualmente spleen-preserving, può in centri specializzati migliorare la sopravvivenza rispetto alla D1 senza incrementare la mortalità e la morbidità operatorie, anche se attualmente non può essere proposta come standard europeo. La questione risulta ancora più complessa qualora si consideri che, per i chirurghi che ritengono le linfadenectomie ³ D2 il trattamento di scelta potenzialmente curativo nel carcinoma gastrico, i temi di dibattito più attuali riguardano le indicazioni a tali linfadenectomie estese in categorie di pazienti non usuali: si discute, infatti, se tali linfadenectomie possano essere indicate nei pazienti oltre i 75 anni di età, considerando che l’influenza sulla sopravvivenza a lungo termine può risultare limitata mentre la mortalità e la morbidità postoperatorie possono essere maggiori rispetto a dissezioni più limitate. Di attualità è lo studio dell’effetto della linfadenectomia in pazienti con metastasi peritoneali sottoposti ad interventi chirurgici non curativi, dati i vantaggi recentemente dimostrati di una chirurgia curativa con dissezione estesa in carcinomi gastrici con simultanea metastasi al peritoneo adiacente (P1); ancora più interessanti risultano le indagini sull’effetto, benefico secondo alcuni Autori, della D2 sulla sopravvivenza di pazienti con citologia peritoneale positiva come unico fattore di non curatività, contrariamente all’opinione di quanti finora destinavano i casi CY1 ad interventi palliativi. Un altro argomento di attualità è la necessità della linfadenectomia per carcinomi gastrici sottomucosi (early sm).
2003
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
[State of the art in surgery of gastric cancer] / Peparini, Nadia; Maturo, Alessandro; Patrizi, Gregorio. - In: IL GIORNALE DI CHIRURGIA. - ISSN 0391-9005. - 24:4(2003), pp. pp. 105-107.
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