In Italia, i medici e gli operatori sanitari (ma anche gli studenti di questi corsi) fumano più della popolazione generale e ciò è un controsenso perché, non solo costituiscono un modello negativo, ma sono anche meno motivati a promuovere la cessazione tra i pazienti. Per favorire la cessazione dell’abitudine al fumo è necessario indurre modifiche al comportamento. Il modello COM-B identifica tre fattori che lo influenzano e sui quali si può agire: la capacità, la motivazione, l’opportunità. La Risk Acceptance Ladder (RAL) è stata sviluppata per studiare come i primi due fattori, interni all’individuo, possano essere utilizzati per identificare le persone potenzialmente suscettibili a cambiare il proprio comportamento e smettere di fumare. La RAL, sviluppata come scala composta da 10 asserzioni (items) connesse con l’abitudine al fumo e la volontà di smettere, articolate secondo le seguenti categorie: ignoranza (item 1), negazione (items 2 e 3), accettazione (items 4 e 5), fatalismo (items 6 e 7), ricerca del rischio (item 8), differimento (item 9), coinvolgimento (item 10), è stata testata intervistando gli studenti di medicina e delle professioni sanitarie di alcuni ospedali romani a cui è stato chiesto di scegliere l’asserzione che più li rappresentava e di compilare un questionario sulle caratteristiche demografiche e l’abitudine al fumo. Oltre il 50% degli studenti intervistati (n=855) si è classificato nella categoria della RAL “differimento”, cioè considera la possibilità di smettere di fumare, ma non la ritiene un’azione prioritaria. Il “test-retest” è stato alto (kappa 0.71 p<0.001 e 82% di concordanza tra le risposte ai tempi 1 e 2). La RAL potrebbe essere utilizzata come strumento per identificare le categorie alle quali appartengono le persone per le quali si vuole promuovere il cambiamento di comportamento permettendo così di organizzare interventi per la cessazione più mirati e conseguentemente più efficaci.
Strategie per favorire la cessazione del fumo di tabacco: la Risk Acceptance Ladder e gli studenti di medicina e delle professioni sanitarie / Cattaruzza, Maria Sofia; Marani, Alessandra; Giordano, Felice; Amendola, Mariano; Osborn, John Frederick; West, R.. - ELETTRONICO. - (2016), pp. 677-677. (Intervento presentato al convegno 49° Congresso Nazionale Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI). tenutosi a Napoli - Stazione Marittima nel 16-19 novembre 2016).
Strategie per favorire la cessazione del fumo di tabacco: la Risk Acceptance Ladder e gli studenti di medicina e delle professioni sanitarie.
CATTARUZZA, Maria Sofia;MARANI, ALESSANDRA;AMENDOLA, MARIANO;OSBORN, John Frederick;
2016
Abstract
In Italia, i medici e gli operatori sanitari (ma anche gli studenti di questi corsi) fumano più della popolazione generale e ciò è un controsenso perché, non solo costituiscono un modello negativo, ma sono anche meno motivati a promuovere la cessazione tra i pazienti. Per favorire la cessazione dell’abitudine al fumo è necessario indurre modifiche al comportamento. Il modello COM-B identifica tre fattori che lo influenzano e sui quali si può agire: la capacità, la motivazione, l’opportunità. La Risk Acceptance Ladder (RAL) è stata sviluppata per studiare come i primi due fattori, interni all’individuo, possano essere utilizzati per identificare le persone potenzialmente suscettibili a cambiare il proprio comportamento e smettere di fumare. La RAL, sviluppata come scala composta da 10 asserzioni (items) connesse con l’abitudine al fumo e la volontà di smettere, articolate secondo le seguenti categorie: ignoranza (item 1), negazione (items 2 e 3), accettazione (items 4 e 5), fatalismo (items 6 e 7), ricerca del rischio (item 8), differimento (item 9), coinvolgimento (item 10), è stata testata intervistando gli studenti di medicina e delle professioni sanitarie di alcuni ospedali romani a cui è stato chiesto di scegliere l’asserzione che più li rappresentava e di compilare un questionario sulle caratteristiche demografiche e l’abitudine al fumo. Oltre il 50% degli studenti intervistati (n=855) si è classificato nella categoria della RAL “differimento”, cioè considera la possibilità di smettere di fumare, ma non la ritiene un’azione prioritaria. Il “test-retest” è stato alto (kappa 0.71 p<0.001 e 82% di concordanza tra le risposte ai tempi 1 e 2). La RAL potrebbe essere utilizzata come strumento per identificare le categorie alle quali appartengono le persone per le quali si vuole promuovere il cambiamento di comportamento permettendo così di organizzare interventi per la cessazione più mirati e conseguentemente più efficaci.File | Dimensione | Formato | |
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